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Uno dei blog di .mau.

Problemini per Pasqua 2015

Stavolta i problemini sono tratti da varie gare matematiche (per giovani, non preoccupatevi…) e recuperati dal sito Gifted Mathematics.

1. Non troppa area

All’interno (quindi non sul perimetro!) di un quadrato di lato 1 ci sono nove punti. Dimostrare che se ne possono trovare tre che formano un triangolo di area minore di 1/8. Ovviamente tre punti collineari formano un triangolo di area 0.

2. Radici, solo radici

Calcolate il valore (ammesso che sia finito…) dell’espressione qui sotto.

sqrt(6+sqrt(6+sqrt(6+...)))

3. Prodotti notevoli

A parte la soluzione banale (0,0), quante altre soluzioni intere (positive o negative) ci sono per la seguente equazione?
(m2+n)(m+n2) = (m+n)3

4. Cancellazioni

Vi viene detto che in una delle soluzioni dell’equazione
x1x2 + x2x3 + x3x4 + … + xnx1 = 0 tutti gli xi hanno valore +1 oppure −1. Dimostrate che n dev’essere multiplo di 4.

5. Zigzag

zigzag Il triangolo ABC qui a fianco ha i lati lunghi 4. Il punto A1 è a metà del segmento AC e il segmento A1B1 è perpendicolare ad AC; similmente il punto A2 è a metà del segmento A1C e il segmento A2B2 è perpendicolare ad A1C, e così via all’infinito. Quanto vale la somma di tutti i segmenti BA1+B1A2+B2A3+…?

05/04/2015 Uncategorized

Cause, effetti e bias

Con ogni probabilità avrete sentito una volta o l’altra le giaculatorie trite e ritrite sulla grande qualità del liceo classico italiano, che forma grandi menti, e avrete letto i dotti commenti pro e contro di esso. Ve ne aggiungo un altro, che non è mio ma di Piero Angela, che ne ha parlato in questa intervista de L’Inkiesta. Cito il brano, con le due domande fattegli da Dario Ronzoni:

[D] Per cui un liceo come il classico, per riprendere una polemica recente, andrebbe chiuso o riformato?
Sul classico ho una mia posizione personale. Io l’ho fatto, ai tempi. Si diceva all’epoca, e forse si dice anche adesso, che la formazione del classico permetteva a tutti quelli che ne uscivano di frequentare ogni università, anche quelle scientifiche, senza reali problemi. Era vero. Ma la spiegazione di questo fenomeno non va cercata nella scuola.

[D] E dove?
Nella famiglia. Il classico era e, in forma minore, è anche adesso, il liceo della borghesia colta. I ragazzi che lo frequentavano provenivano da famiglie dove avevano già ricevuto una particolare formazione: ascoltavano certi discorsi, leggevano certi libri, erano esposti a una quantità di informazioni maggiore e più raffinata. Questo faceva la differenza.

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27/11/2014 Uncategorized , , , ,

Mersenne 48

No, quello del titolo non è il codice del taxi che sto aspettando: quello lo lasciamo a Geoffrey Hardy e al suo amico Ramanujan. La notizia è un’altra: è stata ufficialmente comunicata la scoperta di un nuovo numero primo di Mersenne, il quarantottesimo. Questo numero è pari a 2 elevato alla 57.885.161 potenza meno 1 (in notazione matematica 257885161−1). Il numero in questione ha quasi 17 milioni e mezzo di cifre, e al momento è il più grande numero primo conosciuto: il primatista precedente non arrivava nemmeno (si fa per dire…) a 13 milioni. Non esattamente noccioline, insomma.

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06/02/2013 Uncategorized , ,

Protected: Eptadecagono

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10/10/2014 Uncategorized , , , ,

Protected: Tutta colpa della matematica

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14/10/2014 Uncategorized , ,

Protected: polimini rettificabili [Pillole]

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08/10/2014 Uncategorized ,

Protected: Numeri indicibili

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03/10/2014 Uncategorized ,

Protected: Quando una “dimostrazione” è una dimostrazione?

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15/09/2014 Uncategorized ,

Carnevale della Matematica #74

canta gorgheggiando
(Poesia gaussiana)

[logo]

Benvenuti all’edizione numero 74 del Carnevale della Matematica! Il tema (teorico, come sempre) del mese era “la matematica che vorresti vedere insegnata a scuola” ed era un tranello. Perché mai qualcuno dovrebbe scrivere sul proprio blog di matematica che non vorrebbe venisse fatta a scuola? Solo per avere l’esclusiva dei post?

Prima di iniziare con i contributi, però, vediamo qualche proprietà del numero 74. Esiste un modello di nave a vela molto diffuso nel XVIII secolo che si chiama settantaquattro, perché la struttura di base ha 74 cannoni… ma qui siamo parecchio fuori tema. In chimica il 74 è il numero atomico del tungsteno (detto anche wolframio, il che ci dà una tenuissima connessione con la matematica); in aritmetica è un numero (molto) difettivo, un semiprimo perché si scompone come prodotto di due primi e un numero nontotiente (cioè non esiste nessun intero n per cui &phi(n)=74).

Ciancio alle bande, insomma, e vediamo che cosa ci è giunto. Andrea, di Science4Fun, si mette a fare le pulci alle Iene, che in occasione delle elezioni europee hanno fatto un controsondaggio con numeri un po’ strani. Il post è Elezioni, informazione e dati spazzatura…e se avessero votato tutti gli Italiani?.

Spartaco Mencaroni dice invece che il Direi che il Coniglio Mannaro ha sviluppato al contrario! Il suo racconto Polvere rossa “è esattamente ciò che NON vorremmo dalla scuola. Che chiudesse la mente, oscurasse la luce, nascondesse la verità: anche quando è dura, da digerire.”

I Rudi Mathematici hanno un’ottima messe di materiale. (1) Il PM del Capo dal nome sibilllino “Ζ” (non si vede, ma quella zeta è greca); (2) Un Quick&Dirty che ha fatto litigare e giocare i loro lettori per un sacco di tempo con gettoni colorati che si vedono (o no): Gettoni sul reticolo; (3) La soluzione del problema del mese, Analogie per strategie; (4) Un compleanno, 10 Giugno 1887 – Buon Compleanno, Vladimir Ivanovich! (ma il titolo originale era “La compagnia del Ginnasio”), che celebra tanti matematici in una volta sola. Inoltre, e a loro detta è un miracolo, dopo tanto tempo Rudi Mathematici (con l’acca) numero 185 è uscito nella prima settimana del mese. (e non sapete che hanno anche scritto un ebook? proseguite con la lettura!)

Annalisa Santi, nel suo blog Matetango, scrive Matematica……..ma quale?, in cui si chiede cosa si possa fare per migliorare l’insegnamento della matematica nella scuola secondaria: secondo lei occorre giungere a una matematica in cui il “far di conto” venga finalmente considerato solo uno strumento per “far di matematica”.

Il “traditore” Roberto Zanasi ci segnala Sensori in tasca: un “post fisico”, come ci dice, nel quale però si può trovare una bella sinusoide, trovando conferma
del fatto che ogni tanto la fisica funziona :-)

Paolo Alessandrini, Mr Palomar, continua invece la presentazione dei premi Turing: James H Wilkinson, che studiò la stabilità delle soluzioni numeriche alle equazioni (forse non lo sapete, ma tra il dire matematico e il fare informatico c’è di mezzo un mare di errori di arrotondamento); e John McCarthy, che ha fatto di tutto: dal Lisp agli algoritmi di garbage collection.

Dioniso, sfruttando l’occasione di un corso che avrebbe tenuto a Mumbai, ha invece pensato per una volta di non parlare di matematica degli antichi greci quanto di matematica indiana, in La matematica degli Hindu: Śulbasūtra, influenze greche e zero posizionale.

Dicevo che il tema di questo mese non era poi da prendere sul serio? Leonardo Petrillo ha pensato bene di seguirlo alla lettera! Ha così realizzato un racconto, intitolato “Il prof. Merlino e le meraviglie della matematica”, diviso in quattro parti. La prima introduce la figura del prof. Merlino, contrapponendola a quella del collega Trinciamucche (ottimo emblema di ciò che un insegnante NON dovrebbe essere). La seconda è focalizzata sul calcolo combinatorio e sulla sua presenza nel videogame Diablo 3. La terza si incentra sul concetto di probabilità, con diversi collegamenti multidisciplinari. La quarta ed ultima parte si concentra sul tema della velocità.

le incombenze di fine anno scolastico, il caldo, le cavallette, il terremoto hanno limitato la produzione di Popinga a un solo post: Il mirabile birapporto, grandezza che merita di essere conosciuta in quanto è uno strumento importante in geometria, possedendo il grande merito di essere invariante rispetto a proiezioni arbitrarie.

Jean Morales, nel suo Con le mele | e con le pere, ci presenta due contributi: Non confondere il movimento con il progresso, in cui una passeggiata aleatoria, costituita da sei possibili movimenti compositi tutti ugualmente inconcludenti, presenta un gran numero di possibili variazioni; e Triangolo al settimo cielo, in cui descrive una particolare trasformazione applicabile a un triangolo qualsiasi e pone una domanda connessa con l’applicazione ripetuta di questa trasformazione.

Gianluigi Filippelli ci parla infine del dilemma di Tarzan: in un articolo uscito a fine 2013 veniva proposto un semplice dilemma: Tarzan deve superare una pozza di sabbie mobili e ha a disposizione una liana. Quando deve staccarsi da essa per superare la pozza? Per risolvere il dilemma sono necessarie conoscenze di fisica, matematica e informatica per un compito decisamente multidisciplinare.

Post scriptum: Annarita Ruberto ci manda i link a due post: un’animazione che mostra tre curve al prezzo di una, Cardioide, Deltoide E Cicloide: Tre Curve In Una Unica Animazione, e il link a un articolo di Aldo Bonet, Il Diagramma Di Argilla: L’Alba Del Pensiero Scientifico. Da Maddmaths! arrivano invece Lavorare meglio matematicamente … con tutta la vita davanti, che parla di Optit, uno spin-off dell’Alma Mater, Università di Bologna specializzato in Ottimizzazione Matematica e Ricerca Operativa, e del suo apprezzatissimo software per l’ottimizzazione della gestione delle risorse di un Customer Contact Centre di una grande “multi-utility”; e O come Omogeneizzazione da l’Alfabeto della matematica. Sapevate che il materiale Gore-Tex è solo uno dei tanti miracoli dell’omogeneizzazione matematica?

Ah sì, ci sarei anch’io. Innanzitutto metto il cappellino di curatore della collana di ebook #40kmate e ricordo che è uscito Di 28 ce n’è 1, il libro dei Rudi Mathematici (ve l’avevo detto che ne avrei parlato in seguito, no?) La mia recensione è qui. Per il resto, qui sul Post ho raccontato in Euclide e l’infinità dei numeri primi di come non è vero che Euclide ha dimostrato che ci sono “infiniti” numeri primi, e non è nemmeno vero che ha fatto una dimostrazione per assurdo, e in Geometria a pallini ho fatto notare che punto, retta e piano non sono concetti così naturali da non poter essere pensati in maniera diversa. C’è anche una pillola, Per i diversamente matematici, in cui mi chiedo (senza avere avuto risposte) se nel mio Matematica e infinito sono stato davvero così poco chiaro. Ho poi scritto in un mio blog poco conosciuto STRAFALCIONI: Virata a 360 gradi. Chi glielo dice al direttore di Quattroruote che con una virata a 360 gradi non si fa molto? Nelle Notiziole ho le mie solite recensioni: L’America dimenticata, con annessa diatriba con Lucio Russo (che continua anche su Maddmaths!); e se volete La scienza dal giocattolaio, visto che alcuni dei “giochi scientifici” sono in fin dei conti matematici. Ho sparato sulla crocerossa in Scalfari e le percentuali, due concetti in antitesi tra loro; infine nella colonna “matematica light” parlo di Palindromi con le operazioni, mostrando un esempio di operazione che può essere letta da sinistra a destra o da destra a sinistra.

Ricordo infine che la prossima edizione del Carnevale (nome in codice: “tra i cespugli, il merlo tra i cespugli”), la numero 75, sarà ospitata da Dioniso il 14 luglio prossimo.

14/06/2014 Uncategorized

Recensione: Il matematico continua a curiosare

Giovanni Filocamo in realtà è laureato in fisica, anche se ora sta prendendo un dottorato in matematica: ma sicuramente la sua opera divulgativa a Genova, presso MateFitness, è più legata a quest’ultima materia. Il suo approccio pragmatico si vede molto bene nei due libri che ha scritto per i tipi di Kowalski: Il matematico curioso del 2010 (ne avevo parlato sulle mie Notiziole) e il suo prosieguo, appena pubblicato (Il matematico continua a curiosare : Dall’algebra della pizza alla formula del cacciavita, Kowalski 2013, pagine 237, euro 13).

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11/11/2013 Uncategorized