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Uno dei blog di .mau.

Il premio Nobel mancato

Come sapete, non esiste il premio Nobel per la matematica. Le malelingue dicono che è tutta una storia di corna, con la moglie di Alfred Nobel che lo lasciò per mettersi insieme al più grande matematico svedese del tempo, Gösta Mittag-Leffler: peccato però che Nobel fosse scapolo. Più facile che uno che aveva fatto i milioni inventando la dinamite considerasse la matematica come una scienza di nessuna utilità pratica e non gli fosse nemmeno venuto in mente di premiare chi la studiasse; in fin dei conti i soldi erano i suoi, e tanto alla fine qualche matematico il Nobel se l’è vinto lo stesso di sguincio. Ma se si dovesse assegnare una tantum il prestigioso premio, non avrei alcun dubbio su chi lo meriterebbe: Martin Gardner. Lui non ha mai dimostrato nessun risultato; ma è stato colui che ha fatto sì che migliaia di persone scegliessero di studiare matematica, e studiosi di almeno tre generazioni sono anche se indirettamente suoi discepoli.

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08/05/2010 Uncategorized , , ,

Meno per meno (più o meno)

Quando a scuola viene insegnata la regola dei segni (ve la ricordate? più per più uguale più; più per meno uguale meno; meno per più uguale meno; meno per meno uguale più) è facile prevedere quale sarà l’effetto sugli studenti. La maggioranza accetta supinamente quanto propinatogli dall’insegnante, senza porsi altra domanda che “come farò a ricordamela?” Ma quasi sempre c’è uno che si lamenta perché a suo parere non ha senso che meno per meno faccia più: com’è possibile che esca fuori dal cappello un numero positivo quando siamo partiti da due numeri negativi?

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11/05/2010 Uncategorized

750 miliardi in biglietti di piccolo taglio

Avete letto tutti di come lo scorso weekend i ministri finanziari europei abbiano approntato un piano di stabilizzazione dei mercati del valore di 750 miliardi di euro. È chiaro che questi soldi sono immateriali, nel senso che esistono ma non vengono certo stampati; però chiaccherando nel blog del Bubbo Grasso è uscita fuori questa domanda: “Per portare via 750 miliardi in banconote da 50 euro ti ci vuole la macchina, il TIR o basta una valigetta?” Si può dare la risposta senza consultare Google e senza nemmeno carta e penna: quello che importa è sapere i trucchi adatti per fare delle stime, trucchi alla portata di ognuno di noi. Vediamo come.

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14/05/2010 Uncategorized ,

Win for Life (non proprio)

Leggendo il blog di divulgazione scientifica Gravità Zero ho scoperto che i fortunati – si fa per dire – vincitori del concorso Win for Life di sabato 13 marzo alle ore 19 non hanno vinto i 4000 euro al mese per vent’anni promessi dalla pubblicità. In effetti il regolamento dice che il jackpot viene diviso tra tutti i vincitori; in genere ce ne sono al massimo due, ma quella volta ce n’erano stati ben 59, e così a ciascuno di essi sono toccati 67,80 euro il mese. Ma quali erano stati i dieci numeri usciti? Non ci crederete: 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10. Un caso oppure un’estrazione truccata?

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17/05/2010 Uncategorized , ,

Il paradosso di Berry

Oggi, almeno per quanto riguarda la matematica, mi limito al minimo indispensabile: i numeri interi positivi. Lo sapete che tutti i numeri interi sono interessanti? Tanto per iniziare, 1 è interessante per tantissime ragioni, per esempio perché è l’unico intero n il cui inverso 1/n sia intero; 2 è interessante perché tra l’altro è l’unico numero primo pari; 1729 lo è in quanto il più piccolo intero esprimibile come somma di due cubi in due modi diversi, come Ramanujan fece notare a Hardy (le somme sono 103+93 e 123+13), e così via. Se ci fossero dei numeri non interessanti, ci sarebbe anche il più piccolo tra essi. Ma a questo punto non vorreste forse concedermi che un numero con la caratteristica di essere il minore tra i numeri non interessanti è ipso facto interessante? E dopo averlo spostato nella categoria “interessanti”, cosa facciamo del nuovo numero minore tra i non interessanti?

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19/05/2010 Uncategorized

Sistema anti-intercettazioni

Stavolta posto un problema matematico – non aritmetico, non occorre fare nessun conto per risolverlo! Tra qualche giorno posterò anche la risposta, di modo che abbiate tempo per spremervi le meningi e decidere se l’idea vi piace oppure no.

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21/05/2010 Uncategorized ,

Come siamo arrivati al sudoku?

Lo so. Il sudoku non è un gioco aritmetico. Il fatto che gli schemi presentino dei numeri è del tutto ininfluente nella sua risoluzione: sarebbe la stessa cosa se ci fossero delle lettere, dei colori, dei dingbats ✆✈✎✪, oppure delle faccine. Ma un po’ di matematica in fin dei conti è nascosta, e soprattutto la storia di come il gioco è nato (che ho trovato sul libro di David Bodycombe The Riddles of the Sphinx, ma è anche presente su wikipedia, almeno in parte) è abbastanza simpatica da meritare di essere raccontata.

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25/05/2010 Uncategorized ,

Storia dell’infinito

Dell’infinito si può parlare all’infinito, mi sa. E non è detto che ci si riesca a mettere d’accordo. D’altro canto, ho sempre dei dubbi che degli esseri finiti come noi possano effettivamente concepire l’infinito: ma qui scivoliamo nella filosofia che non è esattamente il mio forte. Prima di parlare dell’infinito usato in matematica negli ultimi 120 anni, penso però che sia utile vedere come ci si approcciava in passato.

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28/05/2010 Uncategorized ,

Sistema anti-intercettazioni 2

Eravamo rimasti alla ricerca di un metodo perché Giulietta e Romeo potessero scambiarsi messaggi senza che nessuno, anche se riuscisse a intercettarli, fosse in grado di leggerli. I due amanti potevano racchiudere il messaggio in una scatola chiusa con un lucchetto, ma non avevano la possibilità di scambiarsi le chiavi dei lucchetti. E allora?

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22/05/2010 Uncategorized ,

Il paradosso delle circonferenze

Quando si parla di paradosso in matematica ci possono essere due casi distinti. Il primo tipo, come nel paradosso di Berry che ho esposto un paio di settimane fa, è un’affermazione logicamente inconsistente, che ci fa capire che c’è qualcosa che non va nelle nostre definizioni. Il secondo tipo di paradosso si dovrebbe etichettare più accuratamente come fallacia; si fa una specie di gioco di prestigio, nascondendo un errore matematico in quella che appare come una dimostrazione in piena regola ma che porta a un risultato assurdo. Eccovi un esempio del secondo tipo.

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31/05/2010 Uncategorized ,