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Uno dei blog di .mau.

Il Premio Abel 2012 a Endre Szemerédi

Sapete cos’è il Premio Abel? È il premio Nobel per la matematica. Ho già raccontato che la storia di Alfred Nobel che non creò il premio per la matematica per una questione di corna è una leggenda metropolitana: più interessante forse sapere che nel 1902 il re di Svezia aveva anche pensato a istituirlo per conto proprio, più o meno come avvenne qualche decennio dopo con il cosiddeto Nobel per l’economia che ufficialmente è il “premio per l’economia in memoria di Alfred Nobel”; ma la separazione della Norvegia dalla Svezia tre anni dopo, oltre a lasciare a Oslo il Nobel per la pace, bloccò il progetto, che fu ripreso solo un secolo dopo per il bicentenario della nascita di Henrik Abel (più un anno, visto che il primo premio venne assegnato nel 2003 e Abel nacque nel 1802). A differenza delle medaglie Fields che sono assegnate solo a matematici under 40, il premio Abel è un riconoscimento globale, proprio come il Nobel. (Due parole su Abel: matematico norvegese, morto a 27 anni di tubercolosi che gli era anche stata diagnosticata ma che lui era convinto di non avere, sfigato anche come matematico visto che il pio e disordinato Cauchy perse le memorie consegnategli. Fare algebra all’inizio del XIX secolo non portava bene)

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29/03/2012 Uncategorized

Maturità distribuita

La notizia è arrivata come una bomba la scorsa settimana. A quanto pare, il testo delle prove della maturità non verrà più distribuito nelle famigerate buste guardate a vista da non so bene chi e aperte il mattino stesso, senza effettivamente chissà quale cerimonia. Tutto questo costa troppo: così si è stabilito che verrà usato l’Internét, o meglio «la trasmissione telematica delle tracce delle prove scritte». Non conosco i dettagli di come avverrà questa trasmissione telematica; avevo disegnato una vignetta, ma immagino e spero che le cose non funzioneranno così. Senza voler togliere il lavoro ai tecnici di viale Trastevere, ecco alcune semplici considerazioni, a mezza via tra matematica, informatica e ingegneria sociale.

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26/03/2012 Uncategorized

È (già) primavera!

Oggi il Google Doodle rappresenta il primo giorno di primavera, specificando “design by Marimekko”. Ma come? Oggi è il 20 marzo, non il 21! Io che come sempre le cose le vengo a sapere da colleghi e amici ho sentito commenti che andavano dal “Google è fuori fase” al “Se lo dice Google, dev’essere così”. Ma in effetti anche la pagina di Wikipedia sull’equinozio afferma che la primavera 2012 inizia il 20 marzo alle 5:14 UTC, insomma alle 6:14 di stamattina per noi italiani. Uno scherzo molto ben elaborato? Colpa dei Maya? No, il motivo di tutto questo è come sempre colpa di Gregorio XIII. Ma andiamo con ordine.

Il Google Doodle che festegga l'inizio della primavera

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20/03/2012 Uncategorized

La legge di Benford e il voto in Russia

Ieri ci sono state le elezioni presidenziali in Russia. Il risultato, immagino non esattamente imprevisto, è stato che Vladimir Putin ha vinto al primo turno, superando il 60% dei voti. Meno voti di otto anni fa (alle elezioni precedenti non poté presentarsi perché c’è un limite di due mandati consecutivi) ma pur sempre tanti voti. Molti avevano parlato già a priori di brogli elettorali, e sono subito stati pronti a gridare alla manomissione dei voti: beh, al Guardian hanno provato a fare un rapido test statistico, con risultato…

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05/03/2012 Uncategorized

Quando i matematici sbagliano

A quanto pare i neutrini non vanno più veloci della luce: o perlomeno dal Cern hanno appena comunicato che nelle misurazioni «c’era un problema con il cavo in fibra ottica che connette il ricevitore gps usato per registrare i tempi di spostamento dei neutrini con una scheda nel computer». Cose da non credere. Ma non penserete mica che i matematici siano immuni da questo tipo di errori? Macché! La storia della matematica presenta tanti esempi di dimostrazioni che non lo erano affatto, o di assunzioni talmente tanto ovvie da risultare poi false. Non sto parlando delle fallacie che nascono apposta per “dimostrare” qualcosa di errato, come quelle che mostrano come 1=2 oppure che π = 2; e nemmeno delle congetture che poi si è scoperto essere false, visto che la definizione stessa di congettura lascia spazio ai dubbi. No, intendo proprio teoremi la cui dimostrazione è stata poi scoperta essere falsa; a volte si è riusciti a metterci una pezza, altre volte no.

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23/02/2012 Uncategorized

Una dimostrazione errata è meglio che nessuna dimostrazione

Io e la fisica non siamo mai andati molto d’accordo. Una cosa però dalle lezioni di Fisica 2 me la ricordo bene: l’affermazione del professor Emilio Picasso che «è meglio un cattivo numero che nessun numero». Certo, l’affermazione è da prendersi con un pizzico di sale: un numero sbagliato di una decina di ordini di grandezza non è un cattivo numero, è un disastro completo. Ma un errore di un fattore 2, 5 o anche 10 può comunque dare un’idea di quello che sta succedendo: meglio che nulla. Certo, la fisica è la fisica e la matematica è qualcosa di un po’ diverso. Il concetto di “dimostrazione errata” è un ossimoro: una dimostrazione o è corretta o non è una dimostrazione. Ma la matematica spesso è come il maiale… non si butta via nulla.

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13/02/2012 Uncategorized

La magia delle soluzioni

Domenica scorsa ho postato sul mio blog personale un “problema della domenica”: quizzini generalmente non troppo complicati, che sto raccogliendo su una pagina apposita. Stavolta però il problema era più complicato del solito, e nessuno l’ha risolto: non solo, ma ci sono state lamentele sulla soluzione da me fornita. Eccovi il problema:

Dimostrate che dato un qualunque numero intero k, il prodotto di k interi consecutivi è divisibile per k!, dove il punto esclamativo indica il fattoriale e cioè il prodotto dei numeri da 1 a k. Per esempio, il prodotto degli undici interi da 13 a 23 è divisibile per 11!.

Se volete cimentarvici, smettete di leggere: la soluzione è qui sotto.

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08/02/2012 Uncategorized

Parole matematiche: monotono

In una delle millanta interviste da lui rilasciate – diciamocelo: il suo presenzialismo ha fatto impallidire quello berlusconiano – il presidente del Consiglio Mario Monti ha cercato di spiegare agli italiani che il posto di lavoro fisso se lo devono scordare, e per addolcire la pillola ha commentato che “che monotonia, un posto fisso per tutta la vita!” La parola scelta, e soprattutto il suo corrispondente aggettivo monovocalico monotono, hanno una storia non lunghissima ma comunque con qualche simpatico guizzo.

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06/02/2012 Uncategorized

Cinque bastano

Il primo febbraio Terry Tao ha comunicato sul suo blog di avere pubblicato su arXiv il preprint di un suo articolo, dove dimostra che ogni numero dispari maggiore di 1 è esprimibile come la somma di al più cinque numeri primi. Detto così non sembra una gran cosa: ma questo è un nuovo piccolo passo verso la dimostrazione di uno dei teoremi di teoria dei numeri dall’enunciato semplicissimo ma dalla dimostrazione elusiva, un po’ come l’oramai risolto Ultimo Teorema di Fermat.

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03/02/2012 Uncategorized ,

Parole matematiche: cifra

“Quella tipa là mi piace una cifra!” La frase che ho appena scritto non sarà probabilmente un esempio di bello scrivere, ma è accettabile in italiano: uno dei significati per estensione di cifra, se preceduto da un articolo indeterminativo, è per l’appunto “moltissimo”. La cosa divertente è che in questo modo il significato originario viene totalmente rovesciato! Ma d’altra parte si direbbe che la parola voglia davvero dire tutto e il contrario di tutto?

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21/01/2012 Uncategorized