Una serie di fortunati eventi (libro)

Si dice sempre che siamo frutto del caso. Ma quanto è davvero così? Secondo Sean Carroll lo è molto di più di quanto possiamo mai pensare. In questo libro racconta l’insieme di eventi che ci hanno portato ad esistere, a partire dal famoso asteroide che ha cancellato quasi tutta la vita sulla Terra e ha permesso ai mammiferi di uscire dalla propria nicchia per colonizzare il pianeta, per arrivare a una spiegazione di come mai possono esserci mutazioni – non ci crederete: una fluttuazione quantistica può modificare una base del DNA anche senza nessun errore di trascrizione da parte dell’RNA messaggero. Ci sono alcuni esempi di persone particolarmente fortunate o sfortunate, ma mi pare siano stati messi solo per colorire un po’ il testo. Carroll afferma chiaramente che è inutile ipotizzare l’esistenza di Dio, visto che il caso spiega tutto; nell’ultimo capitolo del libro costruisce un panel immaginario con vari umoristi e comici (più Camus e Monod, suoi idoli) sul tema “perché voi siete statisticamente meno legati al concetto di Dio” che mi è parso piuttosto fuori contesto. Buona la traduzione di Allegra Panini.

(Sean B. Carroll, Una serie di fortunati eventi : Il caso e la nascita della Terra, della vita e di tutti noi [A Series of Fortunate Event], Codice 2022 [2020], pag. 250, € 23, ISBN 9788875789749, trad. Allegra Panini)
Voto: 4/5

2003 giorni

Sono così interessato alle statistiche del mio blog che non mi sono neppure accorto di essere arrivato a 2000 giorni consecutivi di post: oggi è il giorno 2003. Questo significa che sono sei anni e mezzo che vi ammorbo tutti i giorni con qualcosa, più o meno interessante. Non potete negare che io sia un tipo ostinato!

alla faccia della comunicazione

Dopo la morte di mia suocera, ci tocca cambiare le varie intestazioni delle utenze a Chiavari. La scorsa settimana abbiamo fatto la voltura per l’acqua, direttamente nell’ufficio Iren di Chiavari: ieri c’è arrivata una lettera con oggetto ACCETTAZIONE RICHIESTA SERVIZIO IDRICO INTEGRATO e con il testo che comincia come in figura, seguito dal nome dell’intestatario (mia moglie, non mia suocera). Chiamo immediatamente il numero verde, e un’operatrice mi rassicura: “è il testo della lettera che è scritto male, all’inizio siamo rimasti spiazzati pure noi”.

Beh, forse qualcuno del loro settore comunicazione avrebbe dovuto rimettere mano al testo, no?

Anno nuovo, server nuovo

Il mio provider ha spostato il mio sito su un nuovo server (con nuovo sistema operativo, ecc. ecc.). Se leggete questo messaggio allora almeno qualcosa funziona :-), ma è possibile che ci siano ancora cose da modificare. Avvisatemi di qualunque stranezza trovate!

Sfruttati da ChatGPT

Io sono abbastanza vecchio per ricordarmi di ELIZA, il primo chatbot – ma allora non li si chiamava certo così – che simulava una conversazione con una persona facendo la parte di uno psicologo rogeriano. Non che il modello di ELIZA affermasse di comprendere il testo che riceveva: cercava semplicemente parole chiave nelle risposte e le riformulava come domande. È passato mezzo secolo abbondante. I bot ormai sono onnipresenti nelle interazioni con un’azienda per risparmiare sugli operatori dei call center, ma non è che funzionino tanto meglio. Pare che però la nuova generazione di intelligenze artificiali funzioni molto meglio: da un mesetto tutti possono provare a fare domande di ogni tipo a ChatGPT e vedere con i propri occhi le sue abilità. Occhei, la mia bolla di Twitter continua a mostrare trascrizioni di interazioni dove ChatGPT non ha capito un tubo, tipicamente postate da persone che vogliono mostrare di essere più furbe del computer. Mah.

Quello che vedo io è un modo per i creatori di ChatGPT per testare il proprio sistema con utenti che perdono volontariamente e gratuitamente tempo. Per quanto grande sia il suo corpus di addestramento, non è certo sufficiente per simulare vere conversazioni, che come sappiamo sono spesso poco coerenti e sul pezzo. L’unico modo per avere un feedback reale è portare l’AI nel mondo reale: in questo modo, anziché pagare gli esperti per trovare regole pratiche, si sfruttano le regole empiriche di chi non capisce di essere adoperato. Non è un grande problema, non credo che noi siamo anche solo vicini alla singolarità predetta da Kurzweil. Ma resta un punro di attenzione.

Statistiche dei post per il 2022

Anno Nr.articoli Media caratteri per articolo Caratteri tot per articolo Media commenti Commenti totali
2024 427 1,646 702,834 2.1 882
2023 493 1,641 808,582 2.5 1,245
2022 483 1,333 643,773 3.1 1,476
2021 496 1,374 681,463 3.0 1,477
2020 486 1,583 769,022 3.3 1,590
2019 514 1,395 717,012 2.5 1,275
2018 498 1,373 683,422 3.1 1,539
2017 498 1,398 695,784 3.6 1,792
2016 508 1,333 676,801 4.4 2,247
2015 411 1,513 621,552 4.6 1,872
2014 359 1,494 536,143 4.0 1,449
2013 450 1,324 595,623 4.2 1,889
2012 447 1,414 631,800 4.9 2,189
2011 490 1,457 713,904 6.1 3,002
2010 585 1,261 737,162 5.2 3,016
2009 929 1,364 1,266,525 5.8 5,400
2008 1,070 1,498 1,602,358 5.0 5,369
2007 990 1,225 1,212,164 3.3 3,247
2006 745 1,146 853,112 2.3 1,715
2005 606 995 602,640 1.8 1,095
2004 612 1,010 617,928 1.2 730
2003 521 776 404,143 0.3 174
2002 214 725 155,056 0.0 0
2001 40 680 27,175 0.0 0

Sempre grazie al plugin del povero Wolly, eccovi le statistiche dei miei post per il 2022. Direi che tutto è rimasto più o meno stabile…

Distributori a secco?

Venerdì sera ho scoperto che da Capodanno la benzina sarebbe aumentata di 18 centesimi al litro perché non era stato rinnovato lo sconto sulle accise. (Due note a latere: era facile per Salvini promettere di ridurre le accise finché stava all’opposizione, ora che governa si è casualmente accorto che quei soldi servono eccome allo Stato; e mi aspetto che se Cottarelli andrà al governo aumenterà l’Irpef ai redditi alti e introdurrà una patrimoniale, visto che scrive che la fine del taglio delle accise è una buona cosa perché è un’imposta regressiva. Ma non divaghiamo.)

Sabato mattina, dopo aver fatto la spesa, andiamo a far benzina. Il distributore a Cinisello davanti al Brico, che al mattino era pieno di gente, era chiuso con i coni; quello dopo Bertoni aveva le pompe fuori servizio; quello in viale del Regno Italico funzionava, ma solo con i contanti. Solo al quarto tentativo sono riuscito a fare benzina. La mia domanda è “è solo un caso?” Non credo che abbiano terminato la benzina tra venerdì sera e sabato mattina, e comunque credo ancora di meno alla possibilità che le autocisterne arrivino a san Silvestro (ieri sera era di nuovo funzionante). D’altra parte, non ha nemmeno senso pensare che aspettassero i rincari per guadagnare di più, visto che le accise per loro sono una partita di giro. Idee?