Puigdemont non è più accusato di sedizione

Il Tribunale Supremo spagnolo ha fatto cadere le accuse di sedizione nei riguardi dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, che nel 2017 aveva indetto un referendum per l’indipendenza della Catalogna senza l’autorizzazione del governo centrale. Il tutto perché il governo Sánchez ha approvato una nuova legge che riduce molto l’ambito del reato di sedizione.

Detto tra noi, Puigdemont non mi è mai piaciuto, e tanto per quanto lo riguarda togliere il reato di sedizione non lo libera certo dalle altre accuse di malversazione. Però la cosa è sicuramente a favore degli altri indipendentisti, per cui presumibilmente non ci sono altre accuse. È abbastanza chiaro che Sánchez ha potuto fare quella mossa perché il consenso popolare per l’indipendenza della Catalogna è calato parecchio, ma in ogni caso mi pare che almeno ci sia una volontà del governo centrale di ripartire su basi più condivise.

I misteri dei tempi Amazon

Martedì mattina, 9 gennaio, ho ordinato su Amazon – occhei, ho usato l’account di Anna che è prime e ho ordinato – la partitura vocale della Johannes Passion di Bach, visto che se va tutto bene la canterò il 26 marzo. La data di arrivo stimata, Prime o non Prime, era tra il 7 e il 9 febbraio. Vabbè, tanto al momento mi hanno prestato delle fotocopie, ho pensato. Adesso (12 gennaio alle 13:30) è indicato in arrivo domani entro le 22: e comunque è già all’hub di Somma Lombardo, immagino dietro Malpensa, da una manciata di minuti.

Mi chiedo solo quale sia la logica di indicare un mese di tempo per una spedizione che arriva sì dal Belgio – non chiedetemi perché non dalla Germania, visto che ho preso l’Urtext Bärenreiter – ma immagino fosse comunque presente in un qualche magazzino…

Riduzioni in negativo


Non entro su vantaggi o svantaggi del rendere (quasi) tutta Milano una “città a 30 all’ora”. Entro però nel fatto che non è vero, come scrive Linkiesta, che “Passando dai cinquanta ai trenta chilometri orari, i tempi di viaggio possono ridursi di due secondi ogni cento metri.” Ovviamente rallentando la velocità i tempi aumentano.
Poi possiamo chiedere perché la differenza di tempo è indicata su cento metri. Su un percorso di tre chilometri abbiamo un minuto in più, che oggettivamente non è una gran cosa, però è più facilmente comprensibile. Forse faceva paura a qualcuno?

(io continuo ad andare in bicicletta o coi mezzi se possibile)

narrazioni farlocche

Guardate questo tweet e ditemi cosa capite. Poi (se potete) leggete l’articolo. Scoprirete che a essere irregolari è la metà dei distributori controllati, 2.809 violazioni in dieci mesi rispetto a 5.187 interventi. (e già qui non sappiamo se i controlli sono casuali o mirati: nel primo caso possiamo assumere che anche in generale la percentuale sia quella, nel secondo no).

Ma soprattutto scoprirete che in queste violazioni «Quasi sempre (in 2.092 casi) il problema era la mancata comunicazione al Ministero, così come prevede la norma, del prezzo praticato per la benzina. Comunicazione che deve avvenire ogni otto giorni. Mentre negli altri casi (717) c’era un difetto di trasparenza nell’esposizione del prezzo al consumatore: il caso più frequente, veniva applicato quello del “servito” a chi invece faceva “self”.» In nessuno dei due casi si parla di aumenti del prezzo della benzina verso i consumatori.

Andando avanti, la GdF vuole controllare che non sia stato gonfiato lo stoccaggio dei depositi «chi ha comprato con un’accisa, potrebbe rivenderlo (se ha mentito su quanto carburante aveva in deposito) con una tassa più alta, lucrando così alle spalle dello Stato e del consumatore.» Ovviamente il lucro è solo alle spalle dello Stato. Il consumatore paga le accise che ci sono in questo momento.

L’unico punto in cui parla di una possibile frode ai danni dei consumatori è nascosto in fondo: un’indagine sulla filiera produttiva che potrebbe intervenire con «manovre distorsive della corretta dinamica di formazione dei prezzi». (Probabilmente lo ha fatto, e ho come il sospetto che l’abbia fatto legalmente, sfruttando i prezzi di riferimento calcolati su un mercato drogato). Però in questo modo il governo mostra di avere il pugno di ferro, e la stampa sedicente di opposizione segue a ruota. Niente male, no?

Aggiornamento: (12:30) Questo sito mostra i prezzi della benzina con e senza tasse. I dati (quelli che vedo oggi sono al 2 gennaio) mostrano un’alta variabilità tra le nazioni UE, dai 58,6 cent/litro a Malta ai 94,9 dell’Ungheria. L’Italia, con 76,9 cent, è leggermente sotto la mediana (tredicesimo posto su 27) e perfettamente nella media dei prezzi senza tasse. “Casualmente” nessuno dei politici e nessuno dei giornalisti che parla a sproposito cita questi dati. Sono misteri misteriosi, nevvero?

La mia vita raccontata male (teatro)

La scorsa settimana Anna e io siamo andati a vedere spettacolo di Claudio Bisio al Piccolo. Usciti, ci siamo guardati e abbiamo detto entrambi “meh”. Il giudizio non è su Bisio, che è stato come sempre bravo, e lo si vede anche dai siparietti che immagino faccia sempre ma sembrano comunque naturali. Sono proprio i testi di Francesco Piccolo che secondo me non ingranano, soprattutto se messi tutti in fila. Qualcuno è molto riuscito, come quello di “e che sarà mai?”; altri sono stati troppo lunghi, come quello sul giapponese che pure aveva delle belle trovate o la telefonata forse di Mara Venier; altri ancora piuttosto debolucci, come quello finale sulla figlia che torna dal volontariato in Perù (e le due parole finali di Bisio erano ovvie). In definitiva non posso dire che lo spettacolo è stato brutto, ma non so se lo consiglierei.

Francesco Giubilei, chi è costui?

Sì, lo so, basta cercare Wikipedia (in inglese, per il momento) e scoprire che – oltre a essere consigliere straordinario del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – vive a Roma. Quello che mi chiedo è perché la mia bolla Twitter continui a citarlo, senza accorgersi che evidentemente è uno dei parafulmini del governo Meloni per evitare che si parli di quello che (non) fa il suddetto governo.

ItsArt (no more)

Chi dice che il governo Meloni sta anche facendo cose buone ha una nuova freccia al suo arco: la piattaforma Itsart, una delle tante idee meravigliose di Dario Franceschini, verrà chiusa.

Le malelingue diranno che è un altro attacco governativo alla cultura, ma in questo caso la situazione è ben diversa. Nata come “la Netflix italiana” un anno e mezzo fa, nel 2022 ha avuto costi per quasi otto milioni e ben 245000 euro di ricavi, né si vedeva una strategia all’orizzonte (che fosse anche semplicemente regalare abbonamenti per convincere la gente a provarla e magari trovarla interessante). Non credo la rimpiangerà nessuno.

Quizzino della domenica: quadrato a pezzi

Il quadrato qui sotto (non disegnato in scala) è composto da cinque rettangoli tutti della stessa area. Il lato verticale del rettangolo in alto a sinistra, come mostrato in figura, è lungo 3. Qual è l’area del quadrato?


(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p625.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di World of Engineering, da Twitter.)