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tanto è la cosa di cui parlo di più da un anno a questa parte

Il Covid c’è ancora

Da una decina di giorni il Covid è stato declassato da pandemia a “semplice” epidemia. Questo significa per esempio che non ci dovrebbero più essere tamponi a prezzo calmierato e cose del genere, oltre alla fine dell’obbligo di portare la mascherina negli studi medici (ma resta nelle RSA, se non ho capito male). E ammetto che anch’io sto rilassandomi fin troppo.

Però il virus gira eccome: al Giro d’Italia ci sono già stati sei ritiri, anche se non obbligatori, causa Covid e ieri ha lasciato la corsa Remco Evenepoel, che pure domenica aveva vinto la crono sotto la pioggia. La cosa ha intristito un tifoso di ciclismo come me, perché Evenepoel era il grande favorito per la vittoria: questo però ci fa capire che da un lato il virus è più trattabile che tre anni fa, grazie soprattutto ai vaccini, ma che appunto non dovremo abbassare la guardia. (poi vabbè, i complottisti ci sono sempre).

Monoclonali che non funzionano con le varianti Covid

Leggo sullo Scientific American che gli anticorpi monoclonali attuali contro il covid non funzionano sulle nuove varianti. Se sbaglio, qualche medico mi correggerà: ma il punto dei monoclonali non è per l’appunto trovare anticorpi per uno specifico virus? Se il virus muta, è come avere un foro tondo per un piolo quadrato, è ovvio che non succede nulla.

Ultimo aggiornamento: 2023-01-03 14:09

tamponi e AUTHCODE, aspetta e spera

Ieri mattina un po’ prima delle 9 Jacopo e io siamo andati a fare il tampone di controllo al Drive-through di Niguarda. (Ci si può anche andare a piedi: Jacopo si è lamentato perché non abbiamo preso il tram per UNA fermata, ma lasciamo stare). Ci è stato detto “se il tampone è positivo arriva un sms dopo tre ore circa; altrimenti ci vuole un po’ di più ma arriva il greenpass”.

Alle 11:30 è arrivata la ferale notizia per me: sono ancora positivo. Jacopo? Non pervenuto. Ieri sera alle 19 mi sono scocciato, sono finito sul sito governativo, ho smanettato un po’ e ho recuperato il certificato di tampone negativo. E la regione nel frattempo che ha fatto? Misteri. (Per dire, quando ho fatto fare la settimana scorsa il tampone ai gemelli in farmacia, sia la positività di Jacopo che la negatività di Cecilia sono arrivate sul mio telefono, quindi il problema non è lato mio)

due anni e mezzo e non ci sono ancora arrivati

Leggo su Repubblica a proposito dei tanti morti di covid di questa settimana:

Se si prende in considerazione una settimana nella quale si è avuto più o meno lo stesso numero di casi di infezione, quella tra il 6 e il 12 di giugno (i casi furono 144 mila contro i 150 mila di quella appena conclusa), si vede che i morti furno 442, cioè molti meno degli attuali.

Sono due anni e mezzo che ci appioppano giornalmente le statistiche Covid. Penso che anche i sassi sappiano ormai che c’è uno sfasamento di un paio di settimane tra il numero di casi e quello dei decessi. Dunque, che senso ha prendere come confronto due settimane con un numero simile di casi, ma una all’inizio e una alla fine di un’ondata? È ovvio che la seconda vedrà più decessi. Il confronto era da fare considerando il delay, senza curarsi del fatto che il numero di casi sarà ben diverso.

D’accordo, per me questa considerazione è automatica, ma non tutti sono matematici dentro. Verissimo. Ma in due anni e mezzo magari lo si poteva anche cominciare a introiettare. In fin dei conti si è arrivati a guardare i dati settimanali e non giornalieri, così da non stupirsi del fatto che la domenica e il lunedì i nuovi casi calavano per l’orrima ragione che si facevano meno tamponi… (il livello successivo, quello della media mobile a sette giorni, forse è troppo avanzato: ma tanto nel contesto non era indispensabile)

Ultimo aggiornamento: 2022-08-22 14:59

Ce li stiamo giocando tutti

In giro per Milano: un bel 30% di gente ancora con la mascherina, compresi dei giovani. La schiavitù mentale è più forte di quella legislativa.

Che una cosa come questa la dica Diego Fusaro è una non-notizia, e infatti non avevo nemmeno perso tempo a commentarla. Che la dica Enrico Ruggeri, oltre a farci ricordare che è sempre meglio seguire una persona solo nei campi in cui esperta, merita due parole in più.

Io ho dei grossi dubbi sull’utilità pratica di indossare mascherine all’aperto quando si va in giro, a meno che non ci si trovi in una ressa e quindi si stia vicino alle stesse persone per un po’ di tempo. Questo significa che venerdì mattina ho immediatamente smesso di portarla, e finalmente posso di nuovo vedere cosa c’è intorno a me. (Avete presente gli occhiali appannati?) Ma se qualcuno continua a portare la mascherina quando non c’è obbligo a me non cambia la vita né in un senso né nell’altro. Evidentemente c’è invece gente che ritiene di dover diffondere il suo Verbo, dando dell’imbecille agli altri.

e le mascherine?

Da Natale bisogna girare con la mascherina anche all’aperto. Ieri, mentre tornavo a casa a piedi, ho incrociato almeno una decina di persone senza mascherina. Qualcuno mi deve spiegare perché mettono l’obbligo, se tanto non viene fatto rispettare.

Taroccare i dati del Covid

Le regioni hanno paura di finire in zona arancione, il che bloccherebbe parecchie attività. La soluzione scelta? la più semplice: taroccare i dati. Ma per fare un buon tarocco occorre una certa creatività, che non manca certo alla conferenza delle regioni. La richiesta che dà il titolo è “togliere i positivi asintomatici dal numero di casi”. Questo non ha nessun effetto nel posizionamento “colorato” della regione, visto che quel parametro non è più praticamente considerato da mesi; la vera modifica è sul fatto che queste persone non dovrebbero andare più in quarantena e quindi essere pienamente produttive, per la gioia di Confindustria. Ma quella che conta davvero è la seconda richiesta delle regioni: se qualcuno viene ricoverato perché chessò si è rotta una gamba e si scopre che è positivo asintomatico, allora non deve entrare nel conteggio degli ospedalizzati Covid e non deve finire nei reparti attrezzati. Questo sì che cambia le carte in tavola: a parità di letti totali occupati – non è che quelli lì vengano dimessi… – la percentuale di occupazione magicamente si riduce.

Certo, tutto questo potrebbe essere un trucco favoloso per ottenere con le buone o con le cattive quell’immunità di gregge che sembra sempre più un miraggio. (Ve lo dico subito: io sono ragionevolmente certo che andremo avanti a una/due dosi di richiamo l’anno fino a che non troveremo farmaci davvero efficaci, e dopo avremo la vaccinazione annuale per quelli dalla mia età in su come si fa per l’influenza). Paradossalmente per una volta quei novax della Verità hanno ragione: è probabile che attualmente il virus lo diffondano di più i vaccinati per una banalissima questione numerica che sovrasta la loro minore carica virale. Se non fosse per il fatto che anche i vaccinati sono a rischio, seppure molto minore, si potrebbe davvero pensare di fare un “liberi tutti” e vedere se davvero sopravviverebbero solo i più adatti…

Ultimo aggiornamento: 2022-01-13 09:05