Archivi annuali: 2003

costo marginale

Volevamo andare a teatro stanotte. Poi abbiamo scoperto che il costo marginale del bere un bicchiere di spumante con gli attori è 40 euro a testa. Andremo domani pomeriggio.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-31 22:11

Dietrologi

L’altro ieri, a cena con amici, qualcuno è uscito fuori dicendo che lo scandalo Parlamat è uscito fuori adesso non tanto perché Calisto Tanzi ha tra i suoi amici De Mita, quanto perché possiede Odeon TV. Quindi è tutta una storia di Berlusconi per potersi tenere le sue televisioni.
No, non ci credo. Inoltro solamente.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-31 20:21

Non dite gatto

Ieri siamo finalmente passati a Torino, e così siamo rientrati con la pianta che Sheyla ci aveva regalato per il matrimonio. Il guaio è che abbiamo sottostimato la rabbia delle nostre gatte per essere rimaste da sole tutto il giorno, e la loro fame – mangiano troppo, e stanotte avevamo ridotto un po’ la dose di scatolette.
Stamattina la nostra sala era un teatro di guerra. Ariel ha un animo di scavatrice, tanto che le altre piante o sono messe in alto o hanno il vaso coperto con pietre: bene, avevamo terra e muschio in un raggio di quasi due metri dalla povera pianta.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-31 20:11

ho miserabilmente fallito

Antefatto. Se digitate con Google “miserable failure”, il primo risultato che ritorna è la biografia ufficiale di Giorgino “doppiavu” Bush. Non è un caso: l’algoritmo che Google usa per mettere in ordine i risultati considera importante che la chiave di ricerca sia usata all’interno di un collegamento: insomma, “se la usano per cliccare sopra una pagina, vuol dire che quella pagina è proprio su quell’argomento!” Così un po’ di gente negli USA si è messa a creare questi link sulle proprie pagine, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Anche in Italia volevano provare a fare la stessa cosa: il piano era far puntare la frase “miserabile fallimento” alla biografia del Cav. Silvio B. Peccato che in realtà apparissero ai primi posti le pagine dei blog che parlavano di questo, come fosse una vendetta del Nostro!
Commentando sul blog di Luciano, feci tutto uno spiegone al riguardo, dicendo che il problema era che i blog italiani si sparlavano addosso, e quindi Google – che nei suoi risultati ama particolarmente i blog perché hanno tanti link in genere – preferiva quei risultati.
Capita però che da ieri, come Massimo mi fa gentilmente notare, il “progetto Banana” stia funzionando, come si può vedere facendo la ricerca su Google.
Onestà intellettuale vuole che affermi pubblicamente di essermi sbagliato. Ho delle idee a riguardo, ma non voglio sputtanarmi ulteriormente :-)

Ultimo aggiornamento: 2003-12-31 20:05

Pensavate di avere dei diritti?

Se cliccate sul sito www.armani.it trovate una sentenza del tribunale di Bergamo, che dispone il trasferimento del nome a dominio in questione dalla persona che l’aveva registrato a Giorgio Armani. Peccato che “la persona” faccia di cognome Armani. Avevo già scritto a questo proposito: potete trovare il mio articolo su Beta oppure sul mio sito. Penso però che sia opportuno rendere noto che Armani (Luca, non Giorgio) sta facendo uno sciopero della fame.
Una cosa sola: i miei amici esperti legali mi dicono che tecnicamente la sentenza non fa una grinza. Questo è ancora peggio, perché significa che la legge e il buon senso non sembrano andare d’accordo quando da una parte c’è qualcuno che ha i soldi, e può far dimostrare che un timbrificio può trarre un indebito vantaggio usando un nome corrispondente a un marchio, ma solo su Internet!

Ultimo aggiornamento: 2003-12-29 16:40

il bello delle feste

Stamattina sono andato in ufficio. Nonostante la pioggia battente e l’essere partito alle 8:15, ci ho messo meno di quaranta minuti ad arrivare in ufficio: ovviamente in auto. Il traffico era un po’ da addormentati (che è diverso dalla naturale cautela visto il tempaccio), ma ce n’era così poco che la cosa non infastidiva affatto: mi sono addirittura concesso il lusso di uscire dalla tangenziale nella direzione corretta, invece che prendere l’altra direzione e fare il giro turistico di Rozzano come mi tocca fare di solito data la coda infinita e la mancanza di un semaforo.
Non parliamo di come si riesce a lavorare con calma, visto che il telefono non squilla.
Dov’è che si firma per rimanere così?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-29 10:13

Cina perduta (mostra)

La giornata di oggi non ispirava molto. Almeno fosse nevicato si faceva a pallate, ma con la pioggia? Ne abbiamo approfittato per andare a vedere la mostra di fotografie scattate in Cina tra il 1893 e il 1914 dal missionario Leone Nani. La mostra (ingresso 5 €) si trova nei sotterranei di Palazzo Reale, e resterà fino al 25 gennaio, per essere poi allestita a Bergamo, presso il Museo Diocesano “Bernareggi”.
L’abbiamo trovata piacevole. Nulla di trascendentale, e forse qualche spiegazione in più sul contesto del tempo sarebbe stata utile, ma le fotografie parlavano già da sole, mostrando questa grande nazione che stava appena aprendosi allo scambio con gli occidentali. Così si vedono i benestanti del tempo che si facevano fotografare… con un orologio al centro dell’immagine! Ma ci sono anche le foto dei contadini e degli operai di allora, che danno un contrasto ancora maggiore.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-28 18:44

chiuso per ponte

Sarà che oggi la giornata non dà grandi soddisfazioni meteorologiche, a differenza di Natale e Santo Stefano; sarà che in quei giorni in realtà non sono poi andato in giro e comunque non mi aspettavo chissà che: ma oggi Milano aveva proprio l’aria di non essere nei negozi, non foss’altro che perché erano in gran parte chiusi. Ingorghi ce n’erano comunque, ma davano più l’aria di essere legati ai riflessi bradipici degli automobilisti che a una reale presenza di traffico.
Poi ci si mette anche Repubblica con le sue statistiche sbattute in prima pagina per mostrare il calo drammatico dei consumi natalizi. Peccato che poi aprendo le pagine interne si scopre che quelli erano le stime dell'”Intesa Consumatori” (?), mentre Confesercenti ha cifre relativamente positive. Non mi si venga a dire che i commercianti fanno finta di non piangere miseria, o che hanno tenuto chiuso oggi perché ormai distrutti dalla mancanza di clienti.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-27 16:36