Archivi annuali: 2006

Merluzzo Felice (ristorante)

Ieri sera siamo andati a cenare in questo ristorante (via Lazzaro Papi 6, zona Porta Romana a Milano): cucina siciliana, ambiente molto raccolto (ci saranno sì e no trenta coperti). Punti a favore: si mangia bene, soprattutto per chi ama il pesce; e il prezzo è onesto, considerando appunto che il pesce è sempre caro. In quattro abbiamo speso 122 euro, con una bottiglia di buon vino. Punti a sfavore: il servizio è un po’ approssimativo. Non ho detto “pessimo”: le due signore ai tavoli si fanno in quattro. Però non è possibile che si dimentichino di far preparare il mio piatto di pasta, mentre i miei commensali stavano mangiando amabilmente, e non venga loro nemmeno in mente di chiedere se andava tutto bene. Né è possibile che siamo riusciti a stare due ore abbondanti senza nessuno che abbia ordinato dolci, caffè o simili…

Ultimo aggiornamento: 2006-12-31 18:57

Saddam

Io sono già in genere contrario alla pena di morte: è molto peggio un ergastolo in carcere duro.
Ma l’impiccagione di Saddam Hussein, anche dal punto di vista di un giustizialista, lascia l’amaro in bocca. È stato infatti condannato per una serie per così dire “minore” di omicidi di cui è stato il mandante: il vero grande processo che lo vedeva imputato, quello sul genocidio dei curdi, finisce così che se l’è sfangato, come direbbe Paolo Guzzanti. D’altra parte era tutto scritto fin dal principio: non avrebbero mai consegnato Saddam al Tribunale Internazionale, visto che (a) gli USA non lo riconoscono – e sappiamo che anche se formalmente è il governo iracheno ad averlo giudicato e condannato, nella migliore delle ipotesi l’hanno fatto per captatio benevolentiae – e soprattutto che (b) l’Aia non dà pene di morte.
Non so se Saddam diventerà un martire: penso comunque di no. Ma non penso nemmeno che si possa dire “giustizia è fatta”.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-30 17:46

frasi memorabili

«Si puó osservare – conclude guzzanti- che Litvinenko morendo avvelenato l’ha scampata bella: oggi sarebbe inseguito da un mandato di cattura internazionale per calunnia aggravata». Paolo Guzzanti ipse.

Ultimo aggiornamento: 2006-12-29 22:16

Il caos e le code in autostrada

Alcuni giorni fa Slashdot segnalava questo articolo che spiegava come si possono formare le code in autostrada anche senza che sia capitato nessun incidente. La risposta è molto semplice: se il traffico è molto intenso, basta un idiota che cambi corsia costringendo quello dietro di lui a frenare per non tamponarlo, e la reazione a catena creerà una coda che potrebbe diventare lunga vari chilometri.
Oltre che pensare che togliere a certa gente la patente potrebbe servire a migliorare almeno un po’ la situazione della nostra rete autostradale, provo a rispondere a DElyMyth che si chiede perché uno deve farsi tante pippe mentali. A parte che c’è gente che si diverte a farsi queste pippe qua – se qualcuno vuole, vado a riesumare un articolo di quindici anni fa di A.K.Dewdney che su Algorithm aveva descritto una simulazione di autostrada a due corsie – lo studio dei sistemi in condizioni limite può essere utilizzato in altri ambiti, e un sistema essenzialmente monodimensionale come quello di un’autostrada è il più semplice da trattare. L’unico vero guaio di questi sistemi caotici è che non si può dare una loro trattazione, ma solo una metatrattazione, nel senso che si può dire quando vanno nel caos ma non quanto durerà: ma noi matematici siamo sempre bravi a farci le pippe mentali, no?

Ultimo aggiornamento: 2006-12-29 16:30

_Storia d’Italia al rovescio (2006-2001)_ (libro)

[copertina]
È un peccato che Leonardo abbia un blog. Se avesse una rubrica periodica su un quotidiano, avrebbe molti più lettori, e se li meriterebbe tutti, perché come commentatore politico – di parte, ça va sans dire – è davvero imbattibile, a differenza di quando si dedica al racconto: 2025 non era il massimo.
Ma qui (Leonardo, Storia d’Italia al rovescio (2006-2001), Scrittomisto, Unwired Media, 2006, pag. 90, € 6.5, ISBN 8860840228) abbiamo una selezione dei migliori articoli… ehm, post del nostro, che ci permettono di riportare alla mente quanto successo negli ultimi anni e di rivederlo con una doppia lente: quella del tempo passato che ci permette di vedere tutto in un contesto più ampio, e quella di Leonardo, che si diverte a spostare il punto di vista per sconcertare il lettore. Quando ad esempio parla della Sura della Genesi, sono certo che a qualcuno verrà un colpo!
Vale insomma la pena di comprarlo anche se si è già letto tutto online a suo tempo come ad esempio aveva fatto il sottoscritto, e nonostante qualche refuso che è scappato. E nella peggiore delle ipotesi, lo si legge in fretta…

Ultimo aggiornamento: 2016-09-11 20:23

desaparecido

Ieri per caso mi è capitato di passare sulla voce di Wikipedia dedicata a Pietro Longo, e di notare che non era indicata la data di nascita. Bene, faccio io, mi metto a fare una ricerchina con Google e la trovo subito. Sbagliato: nonostante io sia piuttosto bravo nelle ricerche, non ho trovato nulla. (Per i curiosi: la notte porta consiglio, e stamattina ho fatto una ricerca mirata sul sito della Camera). I vecchietti come me dovrebbero ricordarsi bene come il faccione di Longo comparisse in mille vignette satiriche. Adesso, nulla, se non rumore di fondo (al limite, la sua presenza nelle liste P2). Come cambia il vento…

Ultimo aggiornamento: 2006-12-29 12:21

Altro che il MLBN!

Forse avete sentito parlare del Movimento per la Liberazione dei Babbo Natale, che in questi giorni ha colpito nel bergamasco. Noi non si fa nulla del genere, ma vorrei far notare come la professione dello scalatore che ha sostituito quella dell’arrampicatore giù per i camini – del resto dice Formigoni che non li si può usare, e allora che si vuole? – può presentare dei gravi rischi. Guardate qua! (via Porro Lambertenghi a Milano, per i curiosi). Spero ardentemente che siano assicurati presso l’INAIL.
(ps: diamo ad Anna quel che è di Anna. Io non me n’ero nemmeno accorto… è stata lei a farmi notare l'”incidente”)

Ultimo aggiornamento: 2006-12-28 21:18

indovina la citazione

«[È] politicamente e moralmente scorretto addebitare ai governi precedenti le colpe e le responsabilità delle proprie azioni».
«Il Governo è pienamente consapevole della difficoltà […] per lo stato dei conti pubblici ereditato dal precedente esecutivo».
(aiutini: 1, 2)

Ultimo aggiornamento: 2006-12-28 20:37