La musica più brutta del mondo [Pillole]
Per il fine settimana vi lascio una curiosità: la musica più brutta del mondo, almeno secondo il suo autore, il matematico Scott Rickard (“musica così brutta che poteva scriverla solo un matematico”). Nel TED citato, Rickard spiega che la musica “bella” ha delle strutture: non solo le alternanze strofa-ritornello, ma anche pezzi simili ma non uguali. Pensate a Fra Martino Campanaro: la scala ascendente su “Fra Marti…” e “campana…” ritorna più acuta in “dormi tu”. Rickard ha voluto comporre della musica completamente senza strutture, e si è affrettato a spiegare che è una cosa diversa dall’essere casuale. Il tutto nasce dai suoi studi matematici nel campo del riconoscimento di sagome con il sonar, per la cronaca.
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