È morto Kenneth Appel [Pillole]
Il nome forse non vi dice molto, e non penso sia un caso che sia morto il 19 aprile ma non ne avevo sentito parlare fino a stamattina: ma Appel (qui il suo ricordo sull’Economist), insieme a Wolfgang Haken, nel 1976 fecero una rivoluzione nella filosofia matematica, dimostrando il teorema dei quattro colori – ne ho già parlato sul Post mediante un pesante uso del computer.
Perché parlo di filosofia matematica, e non di matematica? Semplice. La dimostrazione di Appel e Haken dal punto di vista matematico non è elegante ma funziona: i due avevano trovato una funzione semplificatrice per le mappe, e dimostrato che se si provava che il teorema era vero per 1936 mappe particolari (“inevitabili”, le chiamavano) allora sarebbe stato vero per tutte le possibili mappe. Il computer ha semplicemente eseguito le prove con la forza bruta, un po’ come se per dimostrare che ciascun essere umano ha meno di dieci milioni di capelli si andasse a contarli su tutte le sette miliardi e oltre di teste invece che trovare un limite superiore per il numero di bulbi in un centimetro quadro e per il numero di centimetri quadri di una testa. Metodo costoso e sfiancante, ma non per un computer.
La dimostrazione del teorema dei quattro colori non ha certo portato alla fine della matematica, anche se non ha certo portato nuovi sviluppi né metodologie “nuove”: contare i casi possibili è sempre stato un modo possibile. Ma ha fatto vedere il mondo in maniera diversa, e questo è il compito della filosofia!
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