Parole matematiche: vertice
Vi ricordate le lezioni di geometria, con tutti quegli angoli al vertice, i vertici di un triangolo e così via? Cosa hanno a che fare con i vertici di maggioranza, anzi con i summit come si dice oggidì perché volete mettere la parola inglese che tutti usano e nessuno capisce? Beh, la storia è molto lunga, e soprattutto piuttosto strana anche in un campo come quello dell’etimologia che riserva spesso sorprese.
Innanzitutto una novità forse scioccante per gli affezionati lettori di queste mie noticine: il lemma “vertice” non è attestato in Dante. L’ingresso nella lingua italiana è di quasi due secoli posteriore, a merito del napoletano Jacopo Sannazaro, con il senso di “cima, sommità”. Altro sesquicentenario, e Galileo gli diede il significato di “punto più alto”, anche in senso figurato. Da qui non ci volle probabilmente molto (ma i miei testi di riferimento non danno cenni al riguardo) per passare al significato strettamente geometrico: in fin dei conti se guardiamo un poligono e lo rigiriamo bene è immediato accorgersi come il vertice… beh, sia il punto più in alto dopo di cui si scollina. Ah, sì: anche la parola “verticale” è un derivato di “vertice”: in un certo senso si prende la strada più veloce verso la cima.
Ma la parola latina vertex, verticis deriva a sua volta da un altra parola latina: vortex. Sì, il vortice. Secondo Quintiliano, il passaggio logico sarebbe stato “vortice” → “gorgo di capelli” (ah, la Medusa…) → “testa” → “cima di un monte”, il che prova che anche i Latini avevano delle idee ben strane di derivazione di termini.
Resta ancora da raccontare del summit politico; questo uso della parola inglese fu coniato nel 1950 da Winston Churchill «per indicare il livello più alto d’incontro tra due o più stati per cercare un accordo su gravi problemi e contrasti di politica internazionale», come afferma il Cortellazzo-Zoli. “Summit” è una parola abbastanza sovrapponibile al nostro “vertice”, tanto che il Merriam-Webster dà come sinonimi “top, apex, peak”; e in effetti la parola, con un giro per il francese medievale, arriva dal latino summus… la sommità dell’inizio di questo post! Visto come torna tutto alla fine, in un vortice di nomi e significati?
Leave a comment