Archivi annuali: 2019

Wikipedia in italiano e il mistero della sesquimilionesima voce

Prima che vi affanniate a cercarla su un vocabolario, la parola “sesquimilionesimo” non esiste. Prima che io scrivessi questo post, nemmeno San Google la riportava. Certo, magari qualcuno ha studiato, sa che il prefisso sesqui- significa una volta e mezzo, e quindi capisce che sto parlando della voce numero 1.500.000 di Wikipedia in lingua italiana, un traguardo che è stato raggiunto venerdì mattina. E qual è questa voce, vi chiederete? Non si sa. Il mistero è questo.

Quello che è successo è stato infatti molto particolare, e l’ho scoperto per caso. Esiste un contatore del numero delle voci, {{NUMBEROFARTICLES}}, che per esempio è sfoggiato in alto a destra nella pagina principale di Wikipedia in italiano. Di solito il contatore viene incrementato automaticamente con la creazione di una voce (e decrementato con la cancellazione…), ma a volte si perde qualcosa. Il modo pratico per ovviare a questo fatto è lo stesso che avviene nei censimenti: si va avanti con le stime, ma ogni tanto si rifà un conteggio da capo. Per quanto riguarda Wikipedia, questo capita due volte al mese: per un caso del destino, quando è partito a mezzanotte (ora di San Francisco, le nostre 9 del mattino) del primo febbraio ha scoperto che non erano state contate un migliaio circa di voci: più di quelle che mancavano per raggiungere il milione e mezzo.

In definitiva, è impossibile sapere quale è stata esattamente la voce “premiata”! Mi diverto a pensare a tutti quelli che avevano in canna nuove voci da aggiungere al momento giusto e sono stati fregati da questo assestamento: ma è anche vero che la mia filosofia preferisce la qualità alla quantità e quindi non è un punto di vista neutrale…

Quizzino della domenica: Obliquità

Prendete un quadrato, un punto al suo interno, e tracciate da esso due segmenti perpendicolari tra loro che tocchino ciascuno dei suoi lati. Dimostrate che questi segmenti hanno la stessa lunghezza.


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p360.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Futility Closet.)

Ultimo aggiornamento: 2019-02-04 23:13

Groundhog Day

+++ PUNXSUTAWNNEY, PA – MARMOTTA PHIL TROVATA MORTA PER CONGELAMENTO. IMPOSSIBILE RICAVARE LE PREVISIONI PER IL GIORNO DELLA MARMOTTA +++

Ultimo aggiornamento: 2019-02-10 10:32

_Patria 1978-2010_ (ebook)

Trentadue anni di storia patria, più di mille pagine (e fortuna che ho comprato la versione in ebook): se dovessi definire in una parola questo libro (Enrico Deaglio, Patria 1978-2010, Il Saggiatore 2010, pag. 1035, € 6,99, ISBN 9788856502138, link Amazon) lo definirei monumentale. Per ogni anno dal 1978 al 2010 – gli ultimi tre sono stati aggiunti nella seconda edizione – troviamo una serie di schede su alcuni avvenimenti occorsi, legati insieme dal punto di vista di Deaglio che racconta di una patria assediata dalle mafie, dai politici corrotti e dagli imprenditori dappoco. Ogni anno termina con un libro e una canzone scelti come rappresentativi, e a volte con un ricordo personale di Deaglio. Ci sono imprecisioni qua e là, come il dimenticarsi che monsignor Luigi Bettazzi scrisse esplicitamente di essere andato a votare ai referendum sulla fecondazione assistita sfidando il non expedit del cardinal Ruini qui narrato; ma in complesso il libro mi è stato utilissimo soprattutto per la storia dei primi anni, che ho sì vissuto di persona ma che come adolescente non mi erano stati così chiari.

Macron e il “sopraprezzo”?

Leggo sul sito BBC che da oggi in Francia non si può più vendere a prezzo di costo o quasi, ma che ci deve essere almeno un ricarico del 10% sul prezzo all’ingrosso. La cosa non mi è molto chiara: l’articolo inglese dice che «big food and drink brands can no longer be sold at cost price» ma aggiunge subito dopo che «many shops’ own-brand products are expected to get a bit cheaper. Such goods often come from smaller firms», e soprattutto scrive che scopo del provvedimento nasce per favorire i piccoli produttori. Ho provato a dare un’occhiata a Libération e fr.wiki pur con la mia scarsa conoscenza del francese e la mia pigrizia che non mi fa usare i traduttori automatici: se non sbaglio il ricarico minimo è per tutti i prodotti. Immagino che la combinazione grande marchio / grande catena di distribuzione permetta di tagliare i profitti su un prodotto molto venduto, rifacendosi sul resto: per un piccolo produttore questo dovrebbe essere meno facile. Ma questo non è affatto detto, e in effetti sembra che in Francia non siano così felici di questa legge. Chissà che si direbbe da noi…

Ultimo aggiornamento: 2019-02-01 16:00

E questo come spunta?

Mi è appena arrivato sulla casella di posta aziendale un messaggio da parte di sedicente «liuda baradina », con titolo «Thank you». Il messaggio è chiaramente uno spam: tanto per dire mi è stato inviato in Bcc e non in To. Fin qui insomma nulla di strano. Quello che è strano è che il testo del messaggio è «Maurizio Codogno Thank you for the help yesterday. Will keep in touch! Regards».

Ora, non è difficile per uno spammatore recuperare il mio nome e cognome se ha il mio indirizzo aziendale di posta elettronica, visto che c’è scritto. Però a questo punto tanto vale mandarmi il messaggio direttamente con un To:, cosa che darebbe anche più l’idea di un vero messaggio. E spero che Microsoft Exchange non abbia una metavariabile che venga tradotta con nome-e-cognome, perché quello sì che sarebbe un problema.

Qualcuno ne sa di più? Sarà solo un test da parte del nostro gruppo interno antispam?

Ultimo aggiornamento: 2019-02-01 12:44

No al 5G?

Stamattina, tra le pubblicità passate su Radio Popolare, ce n’era una di un’associazione contro le antenne per i telefoni 5G. Il mio commento è uno solo: non si sono svegliati un po’ tardi? Secondo loro gli operatori telefonici non si farebbero ridare tutti i miliardi sborsati per poter usare le frequenze, insieme ai soldi spesi per le infrastrutture?

Ultimo aggiornamento: 2019-01-31 15:39

Proprio come venti mesi fa

Nel 2017 avevo raccontato di come il prezzo del caffè alle macchinette dell’ufficio fosse aumentato da 33 a 36 centesimi senza preavviso, giusto con un piccolo adesivo appiccicato sulla macchinetta. Lunedì un nuovo adesivo ha portato il prezzo a 40 centesimi, un po’ più del 10% di aumento. (La macchinetta col caffè Lavazza è “solo” passata da 50 a 53 centesimi, per la cronaca).
Ho come il sospetto che la mia grande azienda abbia preteso un rincaro dell’affitto dei locali, e il fornitore si sia adeuato nel modo più classico: ma come disse Pasolini (era lui?) non ho le prove.