Macron e il “sopraprezzo”?

Leggo sul sito BBC che da oggi in Francia non si può più vendere a prezzo di costo o quasi, ma che ci deve essere almeno un ricarico del 10% sul prezzo all’ingrosso. La cosa non mi è molto chiara: l’articolo inglese dice che «big food and drink brands can no longer be sold at cost price» ma aggiunge subito dopo che «many shops’ own-brand products are expected to get a bit cheaper. Such goods often come from smaller firms», e soprattutto scrive che scopo del provvedimento nasce per favorire i piccoli produttori. Ho provato a dare un’occhiata a Libération e fr.wiki pur con la mia scarsa conoscenza del francese e la mia pigrizia che non mi fa usare i traduttori automatici: se non sbaglio il ricarico minimo è per tutti i prodotti. Immagino che la combinazione grande marchio / grande catena di distribuzione permetta di tagliare i profitti su un prodotto molto venduto, rifacendosi sul resto: per un piccolo produttore questo dovrebbe essere meno facile. Ma questo non è affatto detto, e in effetti sembra che in Francia non siano così felici di questa legge. Chissà che si direbbe da noi…

Ultimo aggiornamento: 2019-02-01 16:00

5 pensieri su “Macron e il “sopraprezzo”?

  1. S.

    Mi pare una legge più che assurda perché su certi settori il 10% è assurdamente altro mentre in altri estremamente basso e quindi fare di tutta l’erba un fascio è peggio che mandare tutti liberamente al pascolo.

    Io sono anche sostanzialmente contrario alla normativa italiana del sottocosto perché basta spostare “la perdita” per vendere ad un prezzo impossibile per i piccoli. Sarei al contrario favorevole ad una norma che imponga al rivenditore di indicare se nella filiera che ha portato quel prodotto sul suo banco a quel prezzo c’è stato un passaggio in perdita ovvero qualcuno che non ha avuto “diritto alla sua mercede”. Poi il consumatore sceglierà.

    1. .mau. Autore articolo

      la legge è per il comparto alimentare: non ho idea se i ricarichi siano tanto diversi tra i vari prodotti.

  2. Mestesso

    Una buona spiegazione della legge (in francese) è qui:

    http://www.vie-publique.fr/actualite/panorama/texte-discussion/projet-loi-pour-equilibre-relations-commerciales-secteur-agricole-alimentaire-alimentation-saine-durable.html

    In generale:
    – in Francia la GDO ha sostanzialmente ucciso tutti tranne i piccoli
    – La GDO ha margini operativi aggregati tra il 5 e 9%, ma i singoli beni vengono venduti con ricarichi che variano tra il 2 ed il 25-30% (Esselunga ha avuto margini intorno all 8% giusto per avere una idea).

    1. .mau. Autore articolo

      Ricarichi del 2% sono davvero bassi! Davvero li hanno? RIcordiamoci che ci sono poi tutti i costi fissi che non sono pochi.

      1. Mestesso

        Il tutto è determinare il mix giusto fra fatturato e margini. Lo stesso bene nel tempo ha marginalità differenti e volumi diversi. Oggi la GDO usa modelli predittivi molto raffinati ed in base a quelli impone un prezzo ai fornitori. Inoltre tieni presente che bisogna avere in considerazione il tasso di inflazione: se come oggi stiamo al 1.2% un margine del 5‰ è più che discreto.

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