Archivi categoria: curiosita’

“in the best interest of my party and the country”

la lettera di rinuncia di Biden
Hanno già scritto più o meno tutto sulla rinuncia di Joe Biden. Al limite posso dire che mi viene da sorridere al pensiero di Vance che l’altro giorno diceva “se Biden non si ricandida allora deve anche dimettersi”: la cosa mi sembra un autogol, perché a questo punto Kamala Harris avrebbe tre mesi di tempo da presidente per ribaltare la situazione attuale. Ma è un’altra la cosa che ho notato.
Come potete leggere, in generale Biden nel suo messaggio ha parlato agli americani. Ci sono solo due punti dove parla del suo partito: il ringraziamento doveroso a quelli che hanno lavorato per lui, verso la fine del testo, e la frase del titolo. Che il suo ritirarsi sia “nel miglior interesse del suo partito” è lapalissiano; ma io non l’avrei assolutamente scritto, e mi sarei limitato a dire “non potendo essere certo al 100% di poter servire la mia nazione per i quattro prossimi anni, ho coscienziosamente deciso”. Mi chiedo se la differenza è dovuta al fatto che io non capisco una cippa di politica (il che ovviamente è vero) oppure c’è proprio una differenza di pensiero tra un europeo e uno statunitense.

Amazon non è in tempo reale

Stamattina dovevo recuperare un pacco di Amazon dal giornalaio. Mentre arrivavo stava andando via il corriere, e quindi mi sono detto “che bello, così recupero anche l’altro pacco che Anna ha ordinato ieri”. E invece no. Il pacco c’era, ma non era stato smarcato come “consegnato”. (Adesso, dopo un’ora, lo è: non saprei dopo quanto tempo è cambiato di stato, non era una cosa così importante: me lo recupero domattina). Però non mi aspettavo questo ritardo, nel senso che la mia logica vedeva il corriere che scansionava il codice del pacco e lo passava di stato, e invece a quanto pare non è così.

Ultimo aggiornamento: 2024-07-19 10:53

Pillole cattoliche Tallone

le pillole Tallone Leggendo Ferrovie del Messico a un certo punto ho trovato un accenno alle Pillole cattoliche Tallone. Mi sono incuriosito e sono andato a cercare informazioni, ma non ne ho trovate molte se non quello scritto sul blog La farmacia d’epoca. Tutto parte dai lassativi studiati e preparati dal medico olandese del Settecento Herman Boerhaave, dal nome “Pillole Universali”. A quanto pare una piccola farmacia di Fossano, appunto la farmacia Tallone, modificò la formula, aggiungendo tra l’altro la gialappa (che non sapevo cosa fosse…) e usando il nome greco per “universale”: per l’appunto “cattoliche”. Quindi Santa Chiesa Romana non c’entra nulla…

(Immagine da La farmacia d’epoca)

Ultimo aggiornamento: 2024-07-15 16:18

Non osate parcheggiare

tariffe parcheggio lidl Nella mia zona ci sono abbastanza parcheggi, ma sono tutti a pagamento per i non residenti, trovandomi tra il percorso della gialla e della lilla; molti furbetti usavano così i parcheggi dei supermercati per lasciare la macchina tutto il giorno. L’anno scorso Esselunga ha messo le sbarre sul suo multipiano, e a giugno anche Lidl ha fatto lo stesso col suo parcheggio a raso, che prima era sempre strapieno e ora è stranamente semivuoto.
Ma la cosa interessante sono le tariffe del parcheggio. È chiaro che Lidl non vuole per nulla che la gente arrivi, lasci la macchina e se ne vada :-) (poi non so se rimuoveranno davvero le auto, però come minaccia non è male)

strani rimborsi

il libro Martedì mi è arrivata la revised edition di Mathematical Puzzles di Peter Winkler. Io avevo già l’edizione originale, ma per comodità mi sono preso anche questa che ha corretto un po’ di refusi: scrivere matematica non è mai un’operazione banale.
Quello che mi stupisce è che io avevo preordinato a inizio aprile il libro al prezzo di 30,30 euro, mentre adesso è a 33,79, come vedete dall’immagine sopra. Però il signor Amazon mi scrive – vedi figura sotto – che mi rimborserà quattro euro e rotti perché avevo l’assicurazione “compri al prezzo più basso”. Camelcamelcamel non ha dati almeno per la versione da amazon.it, quindi non so se ci sia stato un momento tra inizio aprile e fine giugno col prezzo a 26 euro: ma mi pare strano. E allora che può essere successo? E soprattutto, non potevano farmelo pagare subito 26 euro e mandarmi una mail “pensa! Ti abbiamo fatto risparmiare quattro euro?
rimborso
(poi vabbè, la mia copia è print-on-demand, ma non si può pretendere tutto)

Ultimo aggiornamento: 2024-06-27 16:21

“Girella Bauli”

L’altro giorno abbiamo comprato delle Girelle per Jacopo. Quando ho aperto la confezione ho visto che l’incarto era lilla. Dopo aver scoperto che il marchio Motta non era passato tutto a Nestlé, ma la parte dolciaria era stata poi ceduta alla Bauli, ho anche letto sul sito Bauli che da settembre “Buondì, Girella e Yo-Yo diventeranno Bauli!”.

Non ho ben capito la logica dietro tutto questo cambiamento. Ho visto in giro che per un po’ la Girella era stata commercializzata come Bistefani (un altro marchio che Bauli si era preso), ma adesso c’è il logo Motta immagino per far comprare ai nonni la merendina ai nipotini. Il marchio ha perso appeal?

Ultimo aggiornamento: 2024-05-24 18:59

Figli di

Sul Guardian Simon Price racconta dei “nepo-babies”: i figli di pop star che fanno pop. L’ultimo caso è quello del brano composto e inciso da Sean Ono Lennon e James McCartney. (“Tre minuti della nostra vita che nessuno ci ridarà”, commenta sarcastico Price, e non posso dargli tutti i torti, anche se lo sto ascoltando mentre scrivo questo post e quindi non sto perdendo tempo…) Price nota come i figli di popstar sono ovviamente esposti alla musica molto più di altri, e hanno quindi una vantaggio iniziale; e aggiunge perfidamente che sono spesso ospiti di talk show e simili per il loro nome, ma poi nell’intervista si parla solo dei genitori e non di loro. Ma quello che succede è la regressione alla media (anche se non usa questa espressione): sono pochi i figli d’arte che hanno la stessa notorietà dei genitori.

Il mio pacato commento è “mavalà?”. Mica succede solo nella musica. È vero che io non ci faccio molto caso, ma qui in Italia se dovessi pensare ai calciatori mi viene in mente solo Sandro Mazzola (già Ferruccio non era certo il massimo); nel cinema Ricky Tognazzi o Massimo Dapporto; e vediamo cosa succederà con Angelina Mango. Ma questo è normale: in fin dei conti arrivare a un livello sufficiente è abbastanza facile, ma l’eccellenza è un’altra cosa. Lasciamo che i figli si godano i soldi dei genitori (se non li hanno sperperati tutti…) e non chiediamogli altro.

(immagine generata da fooocus)