Nella nostra mensa le bottigliette di acqua minerale cambiano spesso marca. In questi giorni ci è arrivata l’acqua Lilia, e ho scoperto – ricordavo pubblicità televisive di questa marca, ma senza che venisse specificata la sorgente – che è prodotta in provincia di Potenza. Ho dato un’occhiata alla composizione chimica dell’acqua e non ho trovato nulla di particolare: residuo fisso 341 mg/l, molti bicarbonati (254 mg/l), un po’ di calcio (32,4 mg/l) e di potassio (26,5 mg/l). Non è insomma un’acqua del centro Italia come Ferrarelle e Uliveto che può o no piacere ma ha comunque una certa “personalità”, se mi passa il termine, ma un’acqua oligominerale come tante altre prodotte dalle varie sorgenti alpine.
Insomma, perché mai queste bottigliette devono farsi più di mille chilometri per arrivare a Milano, con tutte le acque oligominerali della zona? (Naturalmente vale anche il viceversa, e non capirei perché in Basilicata debbano arrivare bottigliette d’acqua alpina: ma non ho idea di che acqua sia disponibile nelle regioni meridionali. Se qualcuno fosse così gentile da segnalarmelo, lo ringrazio). Non sono un fanatico del Km0 che a volte mi pare solo una fregatura, ma ci sono dei limiti, e non semplicemente chilometrici!
Ultimo aggiornamento: 2016-01-11 17:01