Quando vado in palestra in pausa pranzo, al ritorno percorro la pseudopista ciclabile di viale Tunisia. A parte le mille chicane e i pedoni che si fermano lì in mezzo aspettando che il semaforo di via Lecco diventi per loro verde ci si viaggia abbastanza bene, almeno a quell’ora.
Ricordo tutte le lamentazioni dei comitati dei commercianti, perché con la creazione della pista ciclabile venivano tolti i parcheggi (che in realtà non c’erano già prima, il viale aveva divieto di sosta. In effetti a posteriori non si capisce il motivo di tutte queste storie: la gente continua indisturbata a parcheggiare, bloccando quindi la carreggiata per le auto che devono percorrere la preferenziale a centro strada. Quello che mi chiedo è se quando passo io (verso le 13:30) i vigili siano tutti in pausa pranzo; il comune potrebbe guadagnarsi un bel po’ di soldini…

Trentadue anni di storia patria, più di mille pagine (e fortuna che ho comprato la versione in ebook): se dovessi definire in una parola questo libro (Enrico Deaglio, Patria 1978-2010, Il Saggiatore 2010, pag. 1035, € 6,99, ISBN 9788856502138,