Quizzino della domenica: Scambio in economia

Supponete che la vostra calcolatrice abbia due locazioni di memoria: M1 e M2, e che ciascuna di esse contenga un numero, rispettivamente a e b. Il vostro compito è trovare un modo per scambiare tra loro i due valori. Se ci fosse una terza locazione di memoria non ci vorrebbe nulla: si copia la prima variabile nella terza locazione, poi si copia la seconda variabile nella prima locazione e infine si copia nella seconda locazione il valore salvato. Ma come si fa senza questo aiutino? Supponete che i numeri siano al massimo di quattro cifre.
[M1 ⇔ M2]

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p373.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema classico.)

E questi da dove arrivano?

Cominciamo dall’inizio. Google ha deciso di far fuori Inbox. Quindi sul telefonino ho dovuto ritornare a usare Gmail, con due fregature: la prima è che non posso tenere insieme tutte le mie caselle email ma devo controllarle una a una, la seconda è che non sono riuscito a trovare nemmeno un modo per vedere in un solo colpo tutti i messaggi ricevuti a un singolo indirizzo se mantengo le etichette Google (social, promotions, updates e simili). Ho quindi eliminato le etichette, ma a questo punto anche la versione desktop non le ha più: amen, ho pensato, posso anche farne a meno. Ma come vedete dall’immagine, a questo punto sono spuntati da chissà quale anfratto gli ultimi messaggi di Google Buzz (ricordate?) di otto anni fa. Che senso ha tutto questo?

Aggiornamento (20:45) ho scoperto per caso come mai si vedono. In Settings → Multiple inboxes c’era una riga “is:buzz” che non so da quanto tempo fosse presente :-) (assieme a is:starred e is:draft. Alla fine ho tolto tutto)

_The Prime Number Conspiracy_ (libro)

Questo libro (Thomas Lin (ed.), The Prime Number Conspiracy : The Biggest Ideas in Math from Quanta, MIT Press 2018, pag. 309, $19.95, ISBN 9780262536356, link Amazon), raccolta di articoli sulla matematica pubblicati su Quanta Magazine, non è certo di semplice lettura. Gli estensori degli articoli non ne possono nulla, e anzi a parere mio hanno fatto dei miracoli nella semplificazione dei temi trattati: ma stiamo parlando di matematica di frontiera, e soprattutto di temi che non sono così sexy da arrivare nelle prime pagine dei grandi media e così rimangono sconosciute anche a chi come me in fin dei conti dovrebbe saperne un po’ di più. Non aspettatevi di trovare matematica vera e propria, naturalmente: in compenso leggendo il libro scoprirete come la matematica appaia in punti a prima vista totalmente scorrelati – un filo conduttore degli articoli è l’applicazione di tecniche da altri campi della matematica. Altro punto interessante è il trovare le biografie di molti giovani matematici contemporanei: non è facile conoscerli in altro modo. Ah: la cospirazione del titolo si collega al fatto che pare che i numeri primi siano un po’ meno casuali di quanto crediamo, o almeno che le coppie di primi successivi non lo siano.

Magari qualcuno passa da loro

L’altro giorno Anna mi fa vedere una lettera arrivataci a casa, dicendo, “visto che ci mandano gli avvisi per la revisione dell’auto?” (Ci stavamo chiedendo se sarebbe stata quest’anno oppure no). Io prendo la busta, la apro, la guardo e dico “certo, ma non è dalla Motorizzazione Civile!”

In effetti la lettera è di una società, tale Konnect, che ci ricorda gentilmente che il nostro veicolo “dovrà essere sottoposto a revisione obbligatoria” e ci segnala che “A pochi minuti da Lei, il Centro di Revisione autorizzato XXX Le mette a disposizione tutta la professionalità ed esperianza nel settore”.

Intendiamoci: la procedura è legale. I dati al PRA sono pubblici; al limite potrei chiedermi se sono davvero usati “per fini istituzionali”, ma siamo su questioni di lana caprina. Quello che Konnect fa è probabilmente vendere il servizio alle officine: magari qualcuno non ne ha nessuna di fiducia, soprattutto se l’auto è relativamente nuova, e quindi sceglie quella lì indicata. Sicuramente non chiederemo di avere i nostri dati cancellati: un avviso fa sempre comodo, e ho già prenotato la revisione nell’officina a trecento metri da casa :-)

Spavento la gente

Ieri alla fine della pausa pranzo, mentre stavo rientrando pedalon pedaloni in ufficio, mi sono trovato una tipa su una macchina Enjoy che – incurante dello stop, o fose pensando alla precedenza per dimensione veicolare – stava cercando di passare dove stavo passando io. Al io urlo “CRETINA!” si è fermata, lamentandosi che l’avevo spaventata.

La difesa della razza passa anche dalle borse di studio

Probabilmente questa notizia non è passata molto in giro, se non tra i torinesi e i matematici, quindi penso sia utile mandarla anche agli altri tra i miei ventun lettori. Si è recentemente scoperto – ma sembra che la cosa vada avanti da parecchi anni – che l’Accademia delle Scienze di Torino assegni due borse di studio a laureati «di nazionalità italiana e figli di famiglia italiana», con tanto di richiesta di certificati di nascita.

Alberto Saracco ha scritto all’Accademia, ricevendo una risposta che si può riassumere così: “È vero, ma il lascito testamentario che permette di assegnare queste borse di studio richiedeva espressamente questa clausola”. Come Alberto argomenta, un’istituzione tra l’altro molto prestigiosa avrebbe fatto una figura molto migliore rifiutando il lascito. Non sarebbe cambiato molto nel bilancio dell’istituto, ma almeno non si sarebbe fatta la figura dei razzisti. Leggendo però i commenti, temo che la sua e la mia posizione sia molto minoritaria. Che ne pensate?

(Per completezza: per quanto esecrabile sia stata la persona che ha deciso di istituire le borse di studio, i soldi erano suoi e poteva farne quello che vuole. Io mi sto lamentando dei “complici”)

Sono elettrizzato!

Stasera stavo per tornare a casa dall’ufficio e mi sono seduto per bloccare il PC. Ho toccato la tastiera, ho sentito un “fsh!” e il PC si è spento. (Poi ho provato a farlo ripartire e sembrava a posto, ma controllerò meglio domattina). Dev’essere stato tutto il giro di interviste per la direttiva copyright che mi ha lasciato qualche ione di troppo :-)