Ieri mi arriva questo messaggio dall’account della carta di credito. Guardo su Google Pay e scopro di avere acquistato un biglietto ATM on una carta virtuale. La cosa mi ha ovviamente preoccupato, così ho subito chiamato il servizio blocco carte. Durante le domande standard che l’operatore mi ha fatto, mi si è accesa una lampadina. Sabato ero andato a una conferenza, ci ero andato in metro perché ero in ritardo (sono poi tornato con calma in bikemi), e arrivato in Duomo il mio abbonamento non mi faceva uscire dicendo “Uscita senza entrata”. Ma come, ho pensato, ovvio che ho timbrato per entrare! Gli è che ho la tessera ATM nella tasca della custodia del telefono, e quando sono entrato sono passato da uno dei tornelli nuovi che prendono tutto, anche le carte di credito. Evidentemente avevo messo male il telefono – ero di corsa e sapevo che stava epr arrivare il treno – e quindi invece che la tessera deve aver beccato il Google Pay. La buona notizia è che non mi abbiano tolto un giornaliero ma una corsa singola :-) La cattiva notizia è che devo ricordarmi di disabilitare il Wallet a meno che non debba pagare qualcosa col telefono…
Archivi autore: .mau.
MATEMATICA: la collana curata da me
Ora finalmente la notizia è ufficiale. Il 15 febbraio, in uscita con Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, troverete in edicola una collezione di trenta librini sulla matematica. La collana è curata dal vostro affezionato tenutario (io), e alcuni dei testi sono anche scritti da me. Ma in ciascun volume ci sarà comunque una sezione di giochi matematici preparata dal sottoscritto, che dovrebbe essere la parte più divertente del tutto.
Ci saranno ancora tanti altri post al riguardo per spiegare il tutto, siatene certi :-) Per il momento preparatevi a correre in edicola!
Teaser
Quizzino della domenica: Cerchi grandi e piccoli
Nella figura vedete due cerchi grandi, di centro O e O’, tangenti tra di loro e a due righe orizzontali paralleli. Altri due cerchi piccoli, di centro A e B’, sono tangenti ai due cerchi e a una delle rette. Se AB = 96, quanto vale OO’?
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p680.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Mind Your Decisions.)
Ferrovie del Messico (libro)
Arrivato a pagina 100 ho pensato “strano ma interessante”. A pagina 200 stavo per lasciarlo. A pagina 400 i vari pezzi del puzzle cominciavano ad avere una forma. A pagina 600 pensavo di aver capito la storia. A pagina 700 mi sono accorto che non l’avevo capita per nulla. Le ultime cento pagine, boh, nel senso che hanno chiuso dei buchi ma aggiunto altri filoni che sono rimasti penzolanti. La postfazione definisce questo libro “romanzo enciclopedico”, nel senso che si trova di tutto e di più. Io parlerei di romanzo frattale, perché spesso un particolare viene esploso nel capitolo successivo. Le citazioni letterarie e no (Eluana Englaro, tanto per dire…) sono sparse per ogni dove, ma possono essere del tutto false (Toffolino e il 44 orizzontale delle parole crociate in copertina della Settimana Enigmistica) come nel borgesiano giardino dei sentieri che si biforcano; troviamo anacronistiche invenzioni tedesche in mezzo al Monferrato; scopriamo che uno dei personaggi più beceri, il pedofilo don Tiberio, nasconde una famiglia di ebrei come se fosse una cosa normale; Cesco Magetti e il suo mal di denti sono un non-eroe, più che un antieroe; e naturalmente c’è la mappa delle ferrovie del Messico con la fantomatica linea per Santa Brígida.
Ho solo un appunto. Griffi non poteva togliere un centinaio di pagine di descrizioni, tra il testo in furbesco, le definizioni di Tilde e altri brani che ho cominciato a saltare?
(Gian Marco Griffi, Ferrovie del Messico, Laurana 2022, pag. 824, € 22, ISBN 9791280845023)
Voto: 4/5
Statistiche del sito per dicembre 2023
Lo so, è quasi febbraio. Ma tanto le statistiche non le legge nessuno :-) Meno hit, ma gli altri parametri sono in salita:
Visitatori unici 17.970 (+2537)
Numero di visite 45.240 (+7922)
Pagine accedute 143.458 (+10307)
Hits 294.702 (-9528)
Banda usata 4,42 GB (+0,06 GB)
Nessun giorno sotto le 1000 visite: il minimo sabato 2 con 1062 visite, il massimo mercoledì 21 con 2259 visite. Anche domenica 10, con 2196, ha superato la soglia di 2000. La top 5:
- L’amico ritrovato (libro): 835 visite
- Pink pandoro: 804 visite
- Avvoltoi energetici: 722 visite
- Siamo al sicuro: 699 visite
- Codice bianco all’Ikea:: 601 visite
Altri quattro post, di cui tre del mese, superano le 500 visite. Tra gli evergreen, romanaccio ha 1444 visite.
Query Google: abbiamo 3295 clic da mobile (-328), 892 da desktop (-190) e 69 da tablet (-16). Direi che come SEO faccio schifo :-) Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante).
319 (774) insulti in romano
187 (433) insulti romani
52 (239) zolva1
44 (2059) prova del 9 moltiplicazione
39 (62) indovinello 100 prigionieri cappelli bianchi e neri
36 (66) insulti romaneschi
36 (52) a sinistra su amazon counter
35 (83) xmau
34 (585) codice bianco ikea
34 (76) zolva1 sms
in prigione in prigione
Diciamocelo: per fortuna, nonostante Repubblica ci abbia appena montato un caso, la petizione perché Giovanni Caruso rinunci alla difesa di Filippo Turetta ha avuto meno di duecento firmatari nelle quasi quattro ore da quando ieri l’articolo è apparso, firme da aggiungere alle ben 163 nei quasi due mesi dal 26 novembre quando venne lanciata. E anche molti commenti che ho visto su Twitter sono inorriditi.
Il diritto alla difesa è sacrosanto. Poi Turetta potrà avere l’ergastolo ostativo, e io non mi straccerei certo le vesti. Ma non mi straccerei le vesti nemmeno se dopo un giusto processo Turetta avesse una condanna minore: il punto è che il processo serve appunto per stabilire quali e quante sono le colpe. Un professore universitario di diritto queste cose ovviamente le sa; tante persone, no. Almeno non sono tantissime, appunto…
(Immagine di j4p4n, da OpenClipArt)
AlphaGeometry
A quanto pare, DeepMind ha colpito ancora. Il progetto di ricerca sull’intelligenza artificiale di Google ha costruito un software, AlphaGeometry, in grado di risolvere i problemi delle Olimpiadi di geometria quasi a livello delle medaglie d’oro assegnate (quindi, se non vado errato, al livello del 10% migliore dei partecipanti).
La cosa più interessante è però almeno a mio parere l’approccio scelto: AlphaGeometry non usa un linguaggio naturale ma uno altamente specializzato che da un lato è più facilmente parsificabile da un computer e dall’altro è leggibile (da un matematico, claro). Questo vuol dire che non solo ha spesso dato le risposte corrette (25 su 30 problemi del test), ma che le ha date in modo “matematico” e non tirando a indovinare come spesso pare capitare nei sistemi di AI. È vero, come si legge per esempio nell’articolo che gli sviluppatori hanno pubblicato su Nature, che il dominio della geometria piana euclidea è molto specifico e quindi è più facile trovare un modello che dia risposte corrette, ma credo che questo sia un passo avanti molto importante nel creare software davvero intelligenti.
(immagine dal sito di DeepMind)