Negli anni ’70 del secolo scorso due pensionate, una olandese e una statunitense, si scrivevano lettere (di carta, mica c’era Internet per tutti!) raccontandosi le avventure dei propri nipoti. Avevano però un problema: la prima di solito scriveva la data in formato gg-mm-aaaa, la seconda invece in formato mm-gg-aaaa e nessuna si ricordava mai qual era il modo in cui l’altra l’aveva letta. A questo punto, per tagliare la testa al toro, decisero di scriversi solo in date che non potessero essere confuse, come il 29-09 (o 09-29, se siete americani). Qual è il massimo numero di giorni consecutivi in cui potranno scriversi?

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p569.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Jaume Sués Caula, Giochi di ingegno per esercitare il cervello, Armenia 2017, problema 92; immagine da FreeSVG.)
La coppia Monti-Wacks ritorna con questo nuovo libro sulla “sicurezza nazionale”, nel quale raccontano come il concetto non sia affatto moderno – anche se ai tempi della Roma imperiale la “sicurezza” spesso era più nei riguardi dell’imperatore che per lo stato… – e soprattutto come sta cambiando. La parte iniziale con l’excursus storico è interessantissima: lo sapevate che i “delatores” erano semplicemente quelli che permettevano di far partire un procedimento penale, “portando (informazioni) riguardo (a qualcuno)”? Ma non certo inferiore è la parte moderna e contemporanea, dove vediamo come non solo il concetto di sicurezza nazionale è piuttosto ambiguo in punta di diritto ma soprattutto capiamo cosa significa in pratica lo spostamento dagli stati sovrani alle Big Tech della gestione della sicurezza nazionale. Si può essere o meno d’accordo con gli autori quando tirano l’acqua al loro mulino e affermano che La sicurezza nazionale deve diventare una parte riconosciuta del sistema legale, liberandosi della sua veste politica; ma è difficile negare che mentre la democrazia nasce come una delega di potere dal cittadino allo stato, attualmente abbiamo un’inquietante trasferimento di potere, che erode il contrasto tra democrazie liberali e regimi autoritari.