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Cittadinanze onorarie

lancio dell'articolo sul Corriere del Veneto Leggendo l’articolo sul dorso padovano del Corriere, io mi sono al solito fatto una domanda, che al solito posto qua e non sull’ex Twitter per non perdere tempo a leggere commenti idioti.

Il contesto: a Maserà di Padova una mozione per revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e darla a Giacomo Matteotti non è passata per l’astensione in blocco della maggioranza di centrodestra.

Mi pare chiaro che il sindaco abbia qualche problema di autocoerenza, se prima afferma «Togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini? È stata votata dai nostri antenati: io, sindaco di un paese di provincia, posso cambiare la storia?» e poi si contraddice dicendo «Ci siamo astenuti perché, prima di tutto, mancava la documentazione in merito al conferimento della cittadinanza a Mussolini data nel 1924 (ossia quando la davano tutti), cosa discuto se manca la delibera del conferimento? Sui racconti dell’opposizione?». Ma possiamo rubricare il tutto come speculis ascensio.

Ma mi spiegate perché l’opposizione ha presentato una mozione per dare la cittadinanza onoraria (postuma) a Matteotti? Che ci azzecca Matteotti con Maserà? Possibile che la suddetta opposizione non sia riuscita a trovare non chiedo un maseratense ma almeno un patavino perseguitato dal fascismo? Evidentemente erano più interessati a montare il caso, sapendo cosa avrebbe fatto il sindaco…

Ultimo aggiornamento: 2024-04-12 11:38

La strana alleanza

La Torre Milano è abbastanza vicina a casa mia, e ricordo bene il fabbricato (basso…) che c’era prima. Avevo dei dubbi che ci fosse stato semplicemente un ribaltamento del parallelepipedo per fare una torre da 24 piani, ma non è certo il mio campo: ma a quanto pare anche la procura di Milano aveva gli stessi dubbi, ed è partita un’inchiesta.

Quello che non capisco è come mai le voci attuali affermino che nel nuovo condono edilizio che Matteo Salvini sta preparando ci sia una «sanatoria delle difformità di natura formale legate alle incertezze interpretative della normativa vigente» che eliminerebbe anche queste costruzioni. Le ipotesi che posso fare sono due: o i costruttori hanno convinto con le buone Salvini a dar loro una mano, oppure è tutta una manovra del ministro sovrappeso perché amante delle sagre che vuole illudere Beppe Sala…

(immagine della Torre Milano dal sito di Beretta Associati)

biechi calcoli elettorali

francobollo per Eid al-Fitr Ovviamente al ministro Valditara non importa un fico secco della chiusura del fatto che a Pioltello mezze classi se ne stiano a casa per Eid al-Fitr e quindi il consiglio di istituto dell’istituto comprensivo Iqbal Masih ha deliberato nel fare il calendario scolastico di metterlo come giorno di vacanza. E immagino sappia benissimo che la scuola ha tutti i diritti di fare una simile scelta. (Per dire: mia figlia allungherà le vacanze di Pasqua… hanno cominciato apposta una settimana prima). D’altra parte persino l’arcivescovo di Milano non capisce quale sia il problema. E allora perché fa tutto questo casino? Semplice: per mostrare ai suoi seguaci che lui ha i muscoli. Anzi, mi stupisce che non abbia chiesto di cambiare il nome alla scuola…

(immagine da Wikimedia Commons)

Aggiornamento (26 marzo): per far salvare la faccia al ministro, pare che la delibera sia stata modificata lasciando la chiusura e adducendo solo “ragioni didattiche” (un po’ come per le settimane bianche). Valditara – il primo a polemizzare – è riuscito a dire: «Le polemiche di questi giorni si dimostrano, quindi, velleitarie e pretestuose.» Lasciamo perdere.

Ultimo aggiornamento: 2024-03-26 21:24

“molto pericoloso”

Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato le forze dell’ordine in modo indiscriminato vogliono anche esprimere solidarietà a questi agenti che stanno facendo il loro lavoro? Perché io penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra: è un gioco che può diventare molto pericoloso. Direi che è abbastanza probabile che la frase di Meloni non si riferiva a Mattarella. Ma una che ha studiato per fare la PresConsMin dovrebbe sapere sin troppo bene che una frase così può essere ritagliata ed estrapolata, e sono quasi certo che l’abbiano fatto in parecchi. (Il Post no, a onor del vero).

Ma più in generale io trovo quella frase molto pericolosa. Il sostegno (delle istituzioni e per quel poco che conta anche mio) è totale in caso le forze di polizia si trovino in pericolo, e questo è assodato (e io sono anche della scuola che in caso di pericolo si possa andare pesante). Ma quel poco che ho visto di quanto successo a Pisa mi sembra tanto un “essere forti con i deboli” (con il sottinteso di tutte le volte in cui non hanno fatto nulla). Meloni pare invocare un’immunità totale: a me non pare proprio il caso.

Ultimo aggiornamento: 2024-03-01 14:52

“trovandone condivisione”

Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.

Chiariamo subito una cosa: Piantedosi (a nome e per conto del governo tutto) continuerà a far fare quello che fatto fino ad ora. D’altra parte L’Italia non è una repubblica presidenziale, e Mattarella non ha veri poteri.

Ma ci sono modi e modi di esprimere un concetto. Per esempio il comunicato avrebbe potuto parlare di “vibrante preoccupazione” per quanto è successo, o un appello più o meno generico contro le violenze di tutti i tipi. Dire che “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli” è una presa di posizione nettissima. Non farà cambiare nulla, ma almeno ci fa ricordare che restare zitti è il primo passo verso la connivenza.

Ultimo aggiornamento: 2024-02-25 12:31

Bambole, non c’è una lira

Non che io avessi molte speranze, ma ora è praticamente nero su bianco: il governo ha chiesto alla (sua…) maggioranza di ritirare gli emendamenti al decreto Milleproroghe sul rifinanziamento dei contratti di espansione. Nulla di così strano, e potremmo anche dire che è giusto così: resta il punto che la strada per la mia ancora per poco grande azienda sarà ancora più in salita, soprattutto dopo lo spezzatino che avverrà quest’estate. E resta il punto che nessuno dei governi di ogni colore di questi ultimi quindici anni ha voluto bene a Tim, ma quello attuale pare odiarla volontariamente… oppure, come scrivevo in passato, non ha nessuna idea di come stiano le cose.

(Per chi non sa come funziona il contratto di espansione: serve per mandare prima in pensione i dipendenti anziani in cambio dell’assunzione di giovani. L’azienda continua a pagare il dipendente, ma risparmia i contributi pensionistici e l’equivalente di due anni di indennità di disoccupazione; l’ormai ex dipendente può fare altri lavori, se vuole. Sempre per la cronaca, a me mancano meno di due anni per raggiungere il limite della pensione anticipata: andare via prima sarebbe comunque un grande svantaggio, quindi non l’ho fatto nei due giri precedenti anche se avrei potuto)

“è colpa loro”

cosa dice hamas Se non ci fossero migliaia di morti, la cosa sarebbe stata anche divertente. Secondo un comunicato di Hamas, il loro attacco del 7 ottobre “era necessario”. Ma soprattutto che “c’è stato qualche difetto… dovuto al rapido collasso del sistema di sicurezza e militare israeliano, e del caos causato ai confini con Gaza.” Detto in altre parole, Hamas pensava di trovare una resistenza maggiore, e si è trovato in una situazione che non si aspettava.

Poi io leggo in realtà una cosa diversa. Hamas sta dicendo che la risposta attuale di Israele serve a nascondere all’opinione pubblica israeliana il suddetto collasso, e allo stesso tempo giustificarsi con i palestinesi che si sono trovati in questa situazione (non credo che tutta la popolazione di Gaza sia per una Palestina dal mare al fiume, come non tutti gli israeliani siano per la distruzione dei palestinesi: peccato che ce ne siano sempre troppi da una parte e dall’altra). E soprattutto mi chiedo come mai non sono riuscito a trovare la notizia sull’italica stampa.

Ultimo aggiornamento: 2024-01-22 12:19

referendum sulla pelle altrui

di Guyana ne rimarrebbe poca... Scusate la reductio ad Hitlerum, ma il referendum venezuelano di domenica dove Maduro ha chiesto ai venezuelani se volevano annettersi l’Essequibo, attualmente regione della Guyana, non era nemmeno stata prevista dal Terzo Reich, che preferiva prima annettersi i territori pantedeschi e poi fare sul posto un referendum di facciata. Magari potremmo farlo anche noi e riprenderci Nizza e l’Istria.

Quello che mi preoccupa di più è che la Corte Internazionale di Giustizia si è limitata a dire al Venezuela di non fare nessuna azione che possa modificare lo status quo, anziché una frase ugualmente inutile ma almeno più onesta “un referendum come quello non ha alcun valore legale, non essendo stato chiesto il parere dei diretti interessati”. La polveriera potrebbe scoppiare da un momento all’altro e nessuno pare voler far nulla.

(immagine di SurinameCentral, da Wikimedia Commons, CC-BY-SA 4.0)