Intelligenza artificiale e politica immutabile

Ieri “mestesso” mi ha segnalato questo articolo, dove Tommaso Coluzzi esamina il programma politico di Fratelli d’Italia come presentato da Giorgia Meloni. Vabbè, non vale nemmeno la pena di segnalare la retorica di un incipit come «Fratelli d’Italia continua il suo cammino patriottico verso quelle responsabilità di governo che un domani non troppo lontano vorrà esercitare per restituire alla nostra Patria l’orgoglio della sua storia, le certezze di un presente di riscatto e la consapevolezza di un destino di grandezza.» Ma le parti interessanti sono altre.

Per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori, abbiamo l’esenzione dall’Irpef per i beni e servizi ceduti da parte del proprio datore di lavoro, così finalmente si potrà essere pagati in natura; la possibilità di monetizzare il TFR in busta paga con totale esenzione IRPEF, perché il TFR è «un sistema pensato quando c’era il posto fisso e un rapporto di lavoro durava 30 anni nella stessa azienda.» e «In un mercato del lavoro così veloce e dinamico, dobbiamo adeguare il sistema dei salari.» (In un mercato del lavoro veloce e dinamico, ammesso che ci sia, se cambi lavoro ti danno il TFR maturato. Ovviamente ci paghi le tasse su, con tassazione separata; ma il razionale scritto qua sopra è tirato fuori da gente che evidentemente non ha mai lavorato e non sa come funzionano le cose).

Quello che mestesso ha però segnalato è un altro punto, dove la logica del reddito di cittadinanza viene completamente scardinata. Immaginiamo pure che stabilire «per i primi 12 mesi di assunzione la completa esenzione IRPEF dei salari» abbia una certa quale utilità per il giovane neoassunto, che evidentemente verrebbe assunto con uno stipendio ben superiore ai 1000 euro al mese che al momento dovrebbero essere nella fascia non tassata (ma evidentemente chi ha preparato queste formule guadagna ben di più). La parte migliore è però quella che manda finalmente a casa i navigator – che in effetti non hanno fatto praticamente nulla: su questo direi che Meloni e io concordiamo – per un sistema completamente diverso. Verrà attivato (scusate il grassetto, ma è quello usato nel programma politico) un sistema di intelligenza artificiale per la collocazione e la formazione attiva. Sistema che sarà evidentemente perfetto, e dunque (anche stavolta il grassetto non è mio) Il giovane non potrà più scegliere se lavorare o meno, ma è vincolato ad accettare l’offerta di lavoro per sé, per la sua famiglia e per il Paese, pena la perdita di ogni beneficio con l’applicazione anche di un sistema sanzionatorio. (Ah, notate che nel trittico destrorso “Dio, Patria e Famiglia” abbiamo la sostituzione della divinità con il giovane. Non potete proprio dire che Meloni non abbia una grande stima delle nuove generazioni).

Rimaniamo sui trittici: non sappiamo se per Meloni e sodali il giovane dovrà combattere, ma certo deve obbedire al perentorio ordine di disporsi a fare il Lavoro Migliore. E sicuramente deve Credere alla Saggezza dell’Algoritmo (di Intelligenza Artificiale, mica albicocche artiche!) che ha appunto scelto per lui il suddetto Lavoro Migliore. D’accordo: come dicevo, fare peggio dei navigator non è così semplice, Ma non trovate che sia bellissimo vedere questa gente convintissima delle magnifiche sorti e progressive che l’Intelligenza Artificiale darà all’umanità tutta – o almeno alla parte che voterà Fratelli d’Italia – non quando sorgerà il sol dell’avvenire ma praticamente domani?

10 pensieri su “Intelligenza artificiale e politica immutabile

  1. Degio

    Magnifico!
    Quale straordinaria fiducia nella tecnologia!
    A questo punto direi che non ha senso andare a votare: alla fine di ogni legislatura, un sistema di intelligenza artificiale potrà scegliere (in maniera efficiente e senza condizionamenti) il miglior governo per la nazione.

      1. Degio

        Bravissimo.
        E Asimov (nel 1955!) prevedeva che sarebbe accaduto nel 2008!
        Avrei voglia di commentare lungamente, ma dato che andrei fuori tema, aspetto magari un tuo post futuro dedicato ai sistemi elettorali.
        Sottolineo solo come oggi contino di più i sondaggi settimanali che le elezioni vere e proprie. I partiti inseguono il consenso CONTINUAMENTE. Le elezioni sono solo il momento in cui si capitalizza il lavoro propagandistico antecedente.

  2. Mauro ( un altro )

    e perchè dovrebbe servire una legislatura ?
    L’IA ( perfettissima ) potrebbe governarci tutti fino a che non verrà sostituita dalla versione successiva … che sarà sicuramente meglio.
    In realtà quella vecchia non era perfettissima, ce ne accorgeremo poi, ma quella dopo sicuramente lo sarà.

  3. Enrico Delfini

    e non avete idea di che cosa stanno architettando in certi alti loci. Non la Meloni, ma rappresentanti dei partiti di governo, anche del partito “fondato da Antonio Gramsci”, anche nella Emilia Romagna progressista; in campo sanitario si da per scontato che l’IA permetterà di fare gran parte del lavoro oggi svolto da limitati cervelli umani in soggetti umani, chiamati “medici”.

  4. .mau. Autore articolo

    @lele: no, la mancanza di refusi dev’essere capitata per sbaglio… continuo a non avere tempo per rileggere.

    @degio: la ricerca del risultato momentaneo non è poi così diversa da quello che succede con le aziende che vedono solo le trimestrali…

  5. mestessoit

    @degio: la colpa è tutta nostra, siamo noi che votiamo sull’onda di fatti momentanei e non in una ottica di lungo periodo (e la finisco qui per non andare OT), e lo dico senza ironia.

  6. Mauro

    Giorgina ha questa fede nell’intelligenza artificiale solo perché a lei e ai suoi accoliti manca quella naturale.

I commenti sono chiusi.