Reductio ad Hitlerum, tanto per cambiare

Se non ho capito male leggendo la mia bolla Twitter, c’è un po’ di gente che afferma che il ministro russo degli esteri Lavrov, spiegando che Zelens’kyj può essere nazista anche se ebreo “perché anche Hitler aveva sangue ebreo”, ha semplicemente ripetuto quello che si sa da almeno una decina d’anni, si veda per esempio qui (con disclaimer messo in fretta e furia).

Ok, prima del mio pippone principale ne faccio uno secondario sul disclaimer, che afferma che «il pezzo non tiene conto delle ricerche condotte nel successivo decennio». Il tutto ovviamente senza uno straccio di link a queste ricerche, perché quello che conta è semplicemente far pensare allo stupido lettore che l’affermazione dell’ebraicità – almeno in parte – di Hitler sia “evidentemente” falsa.

A me invece non importa più di tanto quale sia la razza di Hitler. Mi limito a fare una considerazione diversa. Che io sappia, non c’è nessuna prova che Hitler sapesse di avere del sangue ebreo nelle sue vene. Se lo sapeva, l’ha nascosto così bene da non lasciare alcuna traccia. Una piccola differenza con Zelens’kyj, che pur non essendo praticante – almeno a quanto ne so io – conosce bene la propria ascendenza. D’altra parte, come poi dice anche il titolo di questo post, non è che a Lavrov o a chi lo cita interessi più di tanto chi siano gli antenati di Hitler; quello che conta è usare la parola “nazista” un po’ come tanti usano la parola “comunista”, senza entrare nel dettaglio: per esempio spiegando quali sono le cose naziste che sta facendo Zelens’kyj. (No, non ditemi “il battaglione Azov”, perché dall’altra parte c’è il gruppo Wagner…) Però in effetti torniamo al pippone secondario: quello che contano non sono tanto le spiegazioni quanto le risposte, costruite ad hoc.

7 pensieri su “Reductio ad Hitlerum, tanto per cambiare

  1. Lele

    Qual è lo stato dell’arte della storiografia, a proposito della eventuale ascendenza ebraica di Hitler?
    Cosa dicono le “ricerche condotte nel successivo decennio”?

    1. .mau. Autore articolo

      ovviamente non lo so, visto che il Corriere si è ben guardato da dirmelo e la cosa non mi interessa più di tanto. (Pensavo quest’ultima cosa fosse chiara dal mio testo, ma evidentemente non lo è. Ribadisco: che Hitler avesse o no un’ascendenza ebraica è per me irrilevante. Al limite mi interesserebbe sapere se pensava di avere “sangue ebraico”, il che non ha nulla a che fare con l’effettiva ascendenza: e comunque ricordo che a essere eliminati non erano solo gli ebrei, e per esempio non credo che Hitler avesse una ascendenza rom)

      1. Lele

        @.mau.
        Preciso: anche secondo me il fatto che Hitler avesse o meno ascendenze ebraiche è irrilevante (e che lo pensassi anche tu, comunque, si capiva).
        Chiedevo chiarimenti sulla questione in quanto mi è capitato di vedere Lilli Gruber, in prima serata, interloquire con una giornalista russa asserendo – contrariamente alla sua interlocutrice – che il fatto che Hitler avesse antenati ebrei è “un falso storico”.
        Volevo sapere se è vero che “Hitler non aveva antenati ebrei” oppure che “non è stato dimostrato che Hitler avesse antenati ebrei” (che ovviamente sono due cose diverse!).

        1. .mau. Autore articolo

          non si può sapere né l’una né l’altra cosa. Se guardi il secondo link di Andrea Coletta (il primo in realtà non dice nulla se non il codice dell’aplogruppo) vedi una certa percentuale di distribuzione dell’aplogruppo e1b1b. È vero che se sei nordafricano sei quasi certo di averlo, ma anche il 10% di “ariani” ce l’ha; quindi non si può dire molto più di “potrebbe forse essere, ma non è detto”.

    2. Isa

      A proposito della eccetera, lo stato dell’arte della storiografia – almeno quella di lingua inglese – non manca mai di usare le parole “misconception” e “myth” (che in questo caso è da intendersi come “leggenda”, se non direttamente “bufala”). Il punto è che il padre di Hitler era un figlio illegittimo, della cui paternità nulla si è mai potuto accertare, e in quella nebbia si è potuta insinuare la bufala del Führer “un po’ ebreo” per tentare di ridurre la tragedia della Shoah a una faccenda interna fra ebrei. Vero che non solo gli ebrei furono vittime di eliminazione su vasta scala; e vero anche che fra civili e prigionieri di guerra sovietici il numero delle vittime sovietiche si avvicina a quello delle vittime ebree. Solo che l’accanimento nei confronti dei sovietici si poteva ricondurre a una qualche logica di guerra, mentre l’accanimento contro gli ebrei ovunque, in quanto tali, non poteva essere giustificato in nessun modo. E questo Hans Frank – il boia di Polonia processato e giustiziato a Norimberga, e primo e principale propalatore della bufala in questione – lo sapeva bene.

  2. Leo M. A. Rotundo

    Sulla storia del battaglione Azov, mi chiedo: un battaglione è una unità dell’esercito composta in media da 700-800 soldati, l’esercito ucraino ha circa 250.000 effettivi, perché è così rilevante da essere diventato un tormentone? In Italia abbiamo avuto per decenni interi reparti delle forze armate che manifestavano simpatie ed idee fasciste cominciando dalla Folgore, secondo i putiniani italiani eravamo anche noi un paese da denazificare?

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