Vabbè, Matteo Salvini non si aspettava un’accoglienza così a Przemyśl. Magari adesso dirà che è stato tutto un complotto della sua “amica” Giorgia Meloni (il sindaco della città polacca è di un partito molto di destra), ma di queste cose non me ne importa molto.
Quello che mi chiedo è come mai Salvini si sia presentato in conferenza stampa con un giubbotto che assomigliava a un cartellone pubblicitario. Certo, quello è probabilmente il giubbotto standard di AREU, il che la dice già lunga su come il concetto di sanità in Lombardia sia legato al prendersi soldi dagli sponsor. Ma pensateci un attimo: che cosa Salvini ha a che fare con la sanità lombarda? Non solo non ha alcun ruolo in Lombardia, ma tra l’altro aveva detto di recarsi a titolo personale. Occhei, occhei, la smetto di sparare sulla croce rossa :-)
PS: Mi fanno notare che oggi è il compleanno di Salvini. Pensate, compie quarantanove anni.


Leggere questo libro, che parte come una biografia di Paolo Boringhieri ma vira molto rapidamente verso una storia dell’editrice Einaudi tra il 1945 e il 1957, con un’appendice sui primi anni della Boringhieri, lascia una sensazione di déjà vu per chi come me ha un po’ bazzicato il mercato editoriale italiani. Le difficoltà economiche erano già allora le stesse di oggi, esattamente come la difficoltà nel riuscire a rispettare i tempi di traduzione (ecco, forse allora le traduzioni erano più ruspanti di quanto lo siano oggi, almeno nell’editoria di qualità). Ma è anche bellissimo (ri)scoprire un Pavese-factotum che praticamente mandava avanti da solo la casa editrice, vedere la quantità di consulenti di primissimo piano che Einaudi aveva – come nota personale, non avrei mai pensato che Luigi Radicati di Brozolo fosse stato uno di loro – e soprattutto accorgersi dell’organicità al PCI. Forse la mia generazione era meno politicizzata, o forse sono io che vivevo nell’iperuranio: ma leggere della cellula del Partito in Einaudi, o scoprire come l’affare Lysenko vedesse una triangolazione tra Mosca, Torino e Roma per l’eventuale pubblicazione delle sue opere in italiano mi ha lasciato basito. Una storia, anzi tante storie parallele, davvero interessante!