WT:social

Hanno anche dei problemi con la lingua inglese, a quanto pare

Probabilmente non avete mai sentito parlare di WikiTribune, un tentativo di Jimmy Wales (sì, quello di Wikipedia) di creare un social network “che lotti contro le fake news”. In un tentativo di guadagnare nuovi adepti, Wales ha spostato il sito a WT:social. Lo scorso weekend ci deve essere stato un passaparola, visto che il numero di utenti è triplicato (da 80.000 a 240.000, non credete chissà cosa).

Nelle migliori tradizioni wikipediani, gli utenti sono caldamente invitati a pagare per avere un sistema libero da pubblicità e affini, altrimenti resti in “lista d’attesa”. In realtà se partite da un link altrui – il mio per gli amici per esempio è questo, e poi aprite il vostro link corrispondente in un’altra scheda pare che si riesca a entrare.

Per il resto, che dire? Quello che vedo in questi giorni è molto palloso, il che di per sé ha senso. È però possibile creare dei subwiki su argomenti specifici, tipo WT in italiano o Italia Newsroom. Più interessante secondo me la possibilità di creare post collaborativi – in fin dei conti siamo sempre in una wiki – anche se ho dei forti dubbi sulla scalabilità di un sistema simile. In definitiva mi sa che non funzionerà; o meglio, potrebbe sopravvivere come social network di nicchia – ma allora la sostenibilità finanziaria potrebbe essere complicata – ma non ce la farà a raggiungere una massa critica, e se lo facesse non vedo grandi meccanismi di autodifesa. (Wikipedia di solito ce la fa perché non è un social :-) )

Per i curiosi, ho ovviamente creato il subwiki Dewdney. Gli amici di Fidonet sanno bene il perché.

Ricordatevi che anche questi votano


Il commento qui sopra è preso da questa pagina, per la cronaca. Il signor Bernardini è tra l’altro quello che alla domanda “quale è il sistema operativo” si rende molto utile rispondendo “non lo so” (poi il venditore ha risposto spiegando che è un computer “naked”, cioè senza sistema operativo preinstallato).

Ma io non ce l’ho tanto con il signor Bernardini che riesce a scrivere «Compiuter [sic] senza motore di ricerca [!]. Quindi altre spese acongiuntive [immagino aggiuntive] non consiglio questo prodotto.» Io mi preoccupo delle tredici persone che hanno giudicato “utile” questo commento, e mi ricordo che questi presumibilmente vanno a votare… e ci vanno davvero, non se ne stanno a casa; altrimenti non sarebbero nemmeno lì a commentare. Allegria.

Gli “ospedali aperti di notte”

Visto che sono passati alcuni giorni e si continua a parlare di questo tweet di Matteo Salvini, forse è meglio spiegare ai miei ventun lettori che immagino si parli di questa notizia del 2013, e del suo sequel del 2017. In pratica è possibile fare visite ospedaliere anche dalle 20 alle 24, in modo da sfruttare meglio i macchinari come quello per la TAC che sono costosi e quindi dovrebbero essere sfruttati al meglio.

Dunque sono tutti i commentatori a essere degli imbecilli, e il Capitano ad avere ragione? No. Come prima cosa c’è la constatazione banale che il Veneto ha messo un po’ di soldi in quel progetto perché non riusciva a far fare gli esami nei tempi previsti, e io non so affatto se l’Emilia-Romagna ha lo stesso problema. Ma soprattutto nel tweet c’è solo scritto “gli ospedali saranno aperti di notte, di sabato e di domenica” senza specificare il perché, nonostante il tweet avesse ancora spazio; una comunicazione così malfatta può solo andare bene per un elettorato di minus habens che tanto non stanno a leggere quanto c’è scritto. Ma magari sono scelte precise.

Quizzino della domenica: tris monosegno

Xenia e Osvaldo hanno così apprezzato il quizzino precedente da voler provare a giocare a tris usando un solo tipo di segno. Xenia sta per cominciare, quando Osvaldo la ferma: “Non puoi scegliere la casella al centro! Qualunque mossa io faccia, tu farai un tris!” Xenia concorda, e quindi le regole del gioco vengono modificate vietando al primo giocatore di cominciare con la casella centrale. Chi vincerà? Sapete trovare una strategia esplicita?


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p416.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema mio)

_How Round Is a Cube?_ (libro)

Buona parte delle 34 “esperienze” trattate in questo libro (James Tanton, How Round Is a Cube?, AMS 2019, pag. 262, € 29,99, ISBN 9781470451158 ) mi erano ignote: e dire che in fin dei conti di matematica ricreativa ne conosco abbastanza. Questo per dirvi che il testo è sicuramente un must per chi si diletta di questi temi, oltre che per gli insegnanti che volessero ogni tanto fare qualcosa di diverso a scuola. Tanton tipicamente comincia i capitoli con alcuni problemi e poi passa a preparare l’armamentario matematico necessario per arrivare alla soluzione, lasciando delle sfide finali che ammetto di non avere affrontato… per l’ottima ragione che le soluzioni non ci sono, e in certi casi non sono nemmeno certo esistano. Libro altamente consigliato per chiunque voglia vedere un po’ di matematica seria ma non seriosa.

“Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque”

Matteo Salvini, intervistato da Fanpage riguardo alla condanna in primo grado di due carabinieri per l’omicidio preterintenzionale di Stefano Cucchi, ha pronunciato queste precise parole: «Questo testimonia che la droga fa male, sempre e comunque»; un modo semplicemente un po’ più imbellettato di dire “Cucchi era un drogato, e quindi se l’è cercata”. (È anche riuscito a dire di essere «Vicinissimo alla famiglia», immagino nel senso di “poveretti, non deve essere stato facile per voi convivere con un drogato”).

Questo discorso, assimilabile a quelli di chi ti ferma ai banchetti chiedendoti se sei contro la droga, è una schifezza unica, e lo è ancora di più perché il senatore Salvini sa perfettamente che è quello che vogliono sentire i suoi elettori, anziché rispondere alle domande dell’intervistatore (o dire “No comment”). Io sono un illuso e continuo a pensare che un parlamentare dovrebbe essere migliore dei suoi elettori…

Fini intenditori di fumetti

Da buon ex normalista, ho deciso di comprarmi Speciale Normale di Leo Ortolani. Non appena ha visto che c’erano dei fumetti, Jacopo mi ha subito fregato il fascicolo, anche se non so quanto ha capito della storia. Ma quello che mi ha stupito di più è che alla fine mi ha detto “Ma è stato disegnato da quello che fa Rat-Man?”. Ora, il tratto di Ortolani è inconfondibile, d’accordo. Ma sono certo che a casa mia non sia mai passato un albo di Rat-Man. Dove diavolo li ha visti?

Carnevale della matematica #134: GOTO MaddMaths!!

“Comunicare o non comunicare, questo è il problema”… anzi è il tema dell’edizione numero 134 del Carnevale della Matematica, ospitato da MaddMaths! che per l’occasione sfodera anche una macchina del tempo :-) I matematofobi dovrebbero essere più felici, perché per comunicare di matematica non si parla di teoremi e cose simili. Insomma, dategli una chance!