Archivi annuali: 2022

come si vota in ospedale

Come sapete, sono ricoverato in ospedale. Sarei dovuto essere dimesso mercoledì, ma ho avuto delle complicazioni e sono ancora qui. La cosa è una scocciatura per una serie di motivi: ma un cruccio era il non potere votare. Dai referendum del 1981, quelli anche sull’aborto, a oggi ho sempre votato, anche quando si sapeva che il referendum non avrebbe mai raggiunto il quorum. Mi è capitato più volte magari di annullare la scheda, ma comunque andavo al seggio.

Venerdì mattina però è passata un’infermiera in reparto chiedendo se qualcuno voleva votare dall’ospedale. Ho subito dato l’ok, consegnato la mia carta d’identità per essere fotocopiata, e telefonato a casa per farmi portare la tessera elettorale e chiedere qual è il mio numero di sezione (a dire il vero lo ricordavo perché è facile). Sabato ho compilato il modulo di richiesta, che poi deve essere firmato dal direttore di reparto – che certifica tra l’altro che non posso muovermi dal letto – e inviato al sindaco.

Ieri aspetto, aspetto, aspetto. Gli infermieri non sapevano nulla, dicevano che l’ultima volta pareva loro che il seggio mobile fosse arrivato a mezzogiorno. Alle 19.35 mi stavo accingendo a preparare una lettera di fuoco, quando il seggio si è appalesato!
Sono arrivati in ordine sparso presidente di seggio, segretario e carabiniere. Il secondo ha preso i miei dati, la prima mi ha dato le schede e la matita copiativa, ha tentato inutilmente di fare uscire il compagno di stanza “per la privacy” (tanto è un testimone di Geova, non vota mai), il terzo ha recuperato le schede e le ha messe in una busta. Niente urna, no. La procedura è durata forse anche meno che al seggio normale, non mi hanno neppure tolto il telefono :) (non che me ne importasse di fotografare la scheda).

Tutto relativamente bene, insomma, ma migliorabile: il Policlinico di Milano è enorme e sparpagliato, ma si potrebbe stimare il tempo necessario a passare da un padiglione all’altro e dare almeno un’idea di quando sarà il turno di voto. Non sono stato l’unico a lamentarmi, tra l’altro.

Come ho votato? Il voto è segreto :) però posso dire che a differenza di cinque anni fa non ho scelto un simbolo che non aveva nessuna possibilità di eleggere qualcuno neanche al proporzionale (il candidato uninominale dello schieramento meno lontano dalle mie posizioni era invotabile)

basta col silenzio elettorale

A ogni elezione Repubblica s’indigna perché la destra viola il silenzio elettorale. Passare da De Benedetti ad Elkann non ha mutato la situazione.

Vorrei sommessamente consigliare loro di lasciar perdere una buona volta. Innanzitutto il silenzio elettorale non vale sui social, quindi è già dimezzato di suo; inoltre era stato pensato quando non si viveva 24/7 con un bombardamento di notizie, e quindi evitare gli annunci dell’ultimo minuto aveva un senso. Per dire, oggi ho scoperto per caso che Berlusconi ha promesso il raddoppio del reddito si cittadinanza; immagino che qualunque frase i politici dicano non cambi di una virgola il risultato. Eliminiamo, insomma, e vivremo con un articolo di giornale in meno.

Ultimo aggiornamento: 2022-09-25 19:58

Gli “strumenti” di Von der Leyen

Mi sa che ci sia un problema di base con certi politici. Ma non è possibile che Ursula von der Leyen affermi che l’Europa abbia gli strumenti necessari per gestire l’Italia se le cose andassero in una direzione difficile.

Ovvio che gli strumenti – leggi i fondi del PNRR – ce li abbia. Ma non è che serva un avvertimento in stile mafioso. Bastava dire qualcosa tipo “Siamo certi che qualunque governo uscirà dalle elezioni italiane continuerà ad appoggiare convintamente la posizione europea nella situazione russo-ucraina, e che nessun leader ritorni su atteggiamenti filoputiniani”. Il concetto è lo stesso, chi ha orecchie per intendere intende (e non può berciare così facilmente presso l’Italia stampa) ma è bene infiocchettato.

D’altronde von der Leyen ha fatto una figura simile il mese scorso, annunciando la fine della “sorveglianza speciale” per la Grecia. Io mi domando e dico: ma a questi livelli non ti fanno dei corsi personalizzati di esposizione degli argomenti (cosa diversa dal public speaking)?

Ultimo aggiornamento: 2022-09-24 11:50

Tavoli, sedie, boccali di birra (libro)

Hilbert è probabilmente uno dei matematici che da solo ha rappresentato un punto di svolta. La matematica del ‘900 non sarebbe esistita nel modo in cui si è sviluppata senza la sua spinta al rigore da un lato e alla formalizzazione dall’altro. Eppure, come Lolli mostra in questo libro, Hilbert è ancora un uomo del secolo precedente. Il testo prende spunto dall’evoluzione del pensiero hilbertiano, che viene messo in contrapposizione a quello degli altri matematici del tempo, da Frege a Peano a Poincaré, da Brouwer a Weyl a Gödel. Il quadro che ne risulta è molto vivace, e permette a tutti di farsi un’idea del fervore in quel periodo e di come il confronto filosofico abbia permesso a Hilbert di affinare il proprio pensiero. Ah: pare che la citazione che dà il titolo al libro non sia mai stata pronunciata almeno ufficialmente da Hilbert, che nella sua corrispondenza con Frege aveva usato un concetto simile ma senza usare quei termini…

(Gabriele Lolli, Tavoli, sedie, boccali di birra : David Hilbert e la matematica del Novecento, Raffaello Cortina 2016, pag. 175, € 18, ISBN 9788860308153)
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2023-02-18 16:01

lavoriamo troppo

Secondo Giuseppe Conte (l’audio è qua) in Italia lavoriamo in media 70000 ore annue, mentre in Francia ne fanno solo 50000.

Un giorno ha 24 ore, e un anno (bisestile, esageriamo) ha 366 giorni. Insomma, in un anno ci sono 8784 ore. Lavorare 70000 ore, ma anche solo 50000, in un anno non è proprio banale!

Ps: nel mio socialino di nicchia hanno notato che 70000/42 (gli anni totali di lavoro) fa 1667 circa, che in effetti è il numero medio annuo di ore lavorate. Insomma Giuseppi si sarebbe semplicemente confuso (è un avvocato e professore universitario, mica un contabile!) e intendeva dire “nella vita lavorativa totale”. Ma anche così i conti non tornano. In Francia hanno le 35 ore anziché le 40 settimanali (12,5% in meno) e l’età pensionabile è simile. Da dove viene la differenza del 28%? La mia ipotesi è che quei numeri siano stati sparati a caso, perché nessuno tanto va a verificarli…

Ultimo aggiornamento: 2022-09-23 19:15

i referendum nel Donbass

Insomma da oggi si vota il plebiscito per l’annessione delle repubbliche filorusse ex ucraine alla Grande Madre Russia. Le repubbliche in questione hanno un’efficienza incredibile, considerato che la consultazione è stata indetta a inizio settimana: speriamo che da non pensino di fare qualcosa del genere.

Ma c’è un’altra cosa che mi chiedo, in punta di diritto: come fanno a fare una votazione in un territorio che se non ha capito male è stato in parte rioccupato dalle truppe ucraine?

(Risparmiatemi tutte le considerazioni geopolitiche: quelle mi sono venute chiare)

Mi hanno hackerato il cuore

Da domenica sono in ospedale. Lunedì mi hanno fatto un’ablazione cardiaca: si brucia un pezzetto di cuore per evitare che arrivino delle fibrillazioni atriali (il cuore batte in modo casuale: se ne sono accorti per caso a luglio, ma questo lo racconterò un’altra volta.)

Passi che martedì sera mi è venuto un’enorme ematoma all’inguine, dove avevano infilato una delle sonde per l’operazione: sono sotto anticoagulanti, ci sta. Ma ieri sera mi è venuta un’altra aritmia, di cui mi sono accorto da solo perché non ero più monitorato: una volta che sai cosa cercare è facile. In teoria nei primi giorni dopo l’intervento può ancora capitare, ma la faccia della dottoressa non mi pareva così ottimista. Tutto un lavoro per nulla, che palle.

Ultimo aggiornamento: 2022-09-22 20:19