i referendum nel Donbass

Insomma da oggi si vota il plebiscito per l’annessione delle repubbliche filorusse ex ucraine alla Grande Madre Russia. Le repubbliche in questione hanno un’efficienza incredibile, considerato che la consultazione è stata indetta a inizio settimana: speriamo che da non pensino di fare qualcosa del genere.

Ma c’è un’altra cosa che mi chiedo, in punta di diritto: come fanno a fare una votazione in un territorio che se non ha capito male è stato in parte rioccupato dalle truppe ucraine?

(Risparmiatemi tutte le considerazioni geopolitiche: quelle mi sono venute chiare)

6 pensieri su “i referendum nel Donbass

  1. paolo

    Non guarderei alla punta di diritto in questo caso.
    Sono regioni ucraine con una specie di amministrazone di occupazione che la Russia ha già deciso di considerare territori propri.
    Quindi si può fare indipendentemente da chi occupa militarmente quali territori.

    1. .mau. Autore articolo

      Sì, ma in teoria chi è nella parte riconquistata dell’Ucraina (non so quanto grande sia) non può esercitare il diritto di voto.

  2. procellaria

    Considerato come si stanno eseguendo le votazioni, senza che neppure vi sia la segretezza del voto, non sembra stiano troppo a sottilizzare. È un atto puramente formale, al limite del trolling. Se viene bene ok, se ci va poca gente va bene lo stesso, l’importante è avere l’appiglio legale di facciata.

    1. .mau. Autore articolo

      È appunto da vedere se qualcuno lo considera illegale. (Poi probabilmente quelle regioni erano già date per persa da Kyiv)

      1. procellaria

        Credo proprio che l’Ucraina (e NATO) non lo considererà legale, come non considera legale quello della Crimea del 2014. Infatti Kiev, nella più ottimistica delle loro ambizioni, la Crimea se la vorrebbe riprendere, così come vorrà riprendersi il Donbass. Date per perse non si sa, dipende da come vanno le cose, dipende da quanto gli americani sono disposti a spingersi, da quanto è robusto il fronte interno russo, etc.

  3. Bubbo Bubboni

    Mah, sarebbe come se in una nazione del fronte di buoni potessero esistere delle elezioni illegali, solo perché, ad esempio, si può essere privati del diritto di voto senza l’intervento di un giudice o in applicazione di una norma di legge. (cfr. cambio di residenza dopo maggio 2022 e richiesta della tessera elettorale)

    Le elezioni dei buoni sono sempre legali / regolari, quelle dei cattivi sono sempre illegali / irregolari / illegittime (cfr. 1 ottobre 2017, nazione EU).

    O qualche alleato dei cattivi pensa il contrario?

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