Archivi annuali: 2022

Indovinate chi si è preso il covid

Io sono uno di quelli che ha continuato a usare la mascherina nei supermercati e sui mezzi. In questi giorni sono anche in convalescenza. Eppure il covid me lo sono beccato lo stesso. (Secondo me me l’ha attaccato Jacopo che però sta bene).

Ho più che altro mal di stomaco e un piccolo rospo in gola, senza febbre; Anna è messa molto peggio… certo però che questi ultimi mesi sono stati un mezzo calvario!

Ultimo aggiornamento: 2022-10-12 17:01

Ada Lovelace Day

La ricorrenza per ricordare che non è mica vietato per le donne di occuparsi delle materie STEM – anzi… Ada Lovelace è un esempio preclaro ma non certo il solo – si festeggia il secondo martedì di ottobre, e quindi oggi. Come già scrissi qualche anno fa, non è che in Italia se ne parli molto; l’unico evento che ho trovato è questo di sabato prossimo a Torino, organizzato dal Mupin che purtroppo non sono mai riuscito ad andare a vedere.

Se però volete festeggiarlo per conto vostro, potete sempre leggervi Le mirabolanti avventure di Lovelace e Babbage

Ultimo aggiornamento: 2022-10-11 11:51

PosteItaliane non si smentisce mai

Giovedì scorso Anna mi dice “tu domani mattina sei a casa, vero? PosteItaliane dice che consegnerà un pacco per me.” Io rispondo “no, devo andare a fare la visita di controllo in ospedale” al che lei risponde “va bene: puoi allora modificare la data di consegna? A quanto pare hanno implementato il servizio”.

In effetti sembra possibile spostare (una sola volta, mi raccomando!) la consegna in uno dei cinque giorni lavorativi seguenti. Io scelgo il primo giorno successivo, vale a dire lunedì. Provate a indovinare chi non è passato lunedì?

Filippo Ganna e il record dell’ora

L’anno scorso la Lotus (quella delle auto, sì) scriveva che lo “UCI Best Human Effort”, migliore prestazione ciclistica umana sull’ora ottenuta da Chris Boardman con una bicicletta speciale monoscocca, sarebbe potuto restare tale per sempre. In effetti l’UCI, la federazione ciclistica internazionale, ha combinato una serie di pasticci, decidendo che il record dell’ora doveva essere ottenuto con biciclette che possono essere usate “normalmente” (qualunque cosa ciò significhi in pratica, dalla struttura alla posizione in sella) e declassando tutti i record da Moser in poi come per l’appunto “migliore sforzo umano”.

La profezia della Lotus non si è avverata, visto che sabato Filippo Ganna ha stabilito il nuovo record con 56,792 chilometri, stracciando il record appena ottenuto dal betatester Daniel Bigham e percorrendo 400 metri abbondanti in più di quelli fatti da Boardman. Ganna ha quindi unificato le migliori prestazioni; a questo punto non credo che qualcuno tenterà di ottenere il primato di serie B con una bicicletta non omologata UCI, e quindi finalmente la cronologia si è rimessa a posto. Il mio dubbio è solo se qualcuno cercherà nel prossimo futuro di migliorare questo record. Tutto è possibile e spesso i record vengono migliorati più volte in pochi mesi, perché viene infranto anche un muro psicologico. Vedere però di quanto è stato migliorato il record (non la migliore prestazione umana…) mi fa pensare che almeno per qualche anno non succederà molto. Vediamo se pecco di hybris come la Lotus!

(Ah, la massima distanza percorsa in un’ora con un veicolo a propulsione umana è 92,432 km. Ma in effetti non credo che nessuno possa definire “bicicletta” quel mezzo!)

Quizzino della domenica: Trova la combinazione

Nella pensione Miramate (no, non è un refuso) le camere non hanno una chiave ma un codice di quattro cifre da digitare correttamente: i codici non sono però dati a caso ma secondo una regola ben precisa. Sapendo che il codice della camera 31 è 3937, quello della camera 32 è 4192 e quello della camera 37 è 5809, riuscite a scoprire qual è il codice della camera 18, dove si trova la cucina?


(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p612.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Claudia Flandoli, dal fumetto E.G.M.O. Operazione panino; immagine di bartovan, da OpenClipArt.)

The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism (libro)

A me Rosenhouse è sempre piaciuto come autore, sin dai tempi del suo libro sul problema di Monty Hall; ho anche seguito i testi da lui editi sulla matematica ricreativa seria. Ma in questo caso direi che non ci siamo proprio. Il libro nasce (e scommetterei che è stato un suo pet project) per confutare gli argomenti “matematici” portati dagli antievoluzionisti: Rosenhouse è in fin dei conti un matematico, non un biologo. Io sono una persona semplice, e mi accontento di una prova circostanziale dell’evoluzione: gli organismi viventi hanno una costruzione meravigliosamente interallacciata, ma lo è in modo subottimale, come del resto afferma anche Rosenhouse. Riesce nel suo intento? Non sempre. È bravo a smascherare la matematica usata come cortina fumogena, e qui la sua metafora della matematica come formata da due binari da seguire entrambi – visione intuitiva e formulazione formale – è utile anche al di fuori di questo contesto. Mi sembra però che anche lui abbia mischiato un po’ le carte nella sezione combinatorica. Rosenhouse risponde all’affermazione che le proteine usate dai viventi sono un’infinitesima parte dello spazio delle possibili proteine affermando che in fin dei conti quelle proteine ci sono, con argomenti bayesiani. Immagino che abbia fatto così perché altrimenti si dovrebbe invocare il principio antropico, che a me non infastidisce ma porta a una forma debole di Intelligent Design che evidentemente voleva evitare. A parte queste considerazioni, non mi sembra che il libro possa convincere i non-darwiniani. Proprio perché i loro argomenti sono similscientifici (non uso apposta pseudoscientifici per evitare diatribe) in quanto rivolti a persone tipicamente con scarse competenze in materia, spiegazioni di questo genere non portano a molto. Insomma Rosenhouse parla ai convertiti: ne vale la pena?

(Jason Rosenhouse, The Failures of Mathematical Anti-Evolutionism, Cambridge University Press 2022, pag. 310, € 36,40, ISBN 9781108820448)
Voto: 3/5

Ultimo aggiornamento: 2022-10-08 12:32

Statistiche del sito per settembre 2022

Niente di eccezionale, ma settembre ha visto una ripresa degli accessi al sito. I visitatori unici sono stati 13439 (+2192), le visite 30831 (+2194); le pagine accedute sono state 100763 (-2104) con 245518 hit, nuovo record dell’anno (+47764). 18 giorni sopra i 1000 accessi, media 1027. La top 5:

  1. Eupnoico:: 1392 visite
  2. Mi hanno hackerato il cuore: 1228 visite
  3. Codice bianco all’Ikea: 749 visite
  4. Perché il gasolio costa così tanto: 552 visite
  5. Nativi digitali: 525 visite

Anche L’unicorno Satispay ha superato i 500 accessi: penso che fosse almeno un anno che non capitava nulla del genere. Ci sono stati anche 805 accessi a questo quizzino: sono i misteri delle ricerche Google…

Ultimo aggiornamento: 2022-11-07 13:59

a GEDI non hanno idea di cosa significa “acquista”

Le Scienze ha fatto partire una collana di libri dal titolo “Rivoluzioni matematiche – i grandi teoremi da Pitagora a Nash”. I libri di per sé mi interesserebbero, ma lo spazio fisico sulla mia libreria è oramai ridotto, quindi sono stato molto felice quando ho saputo che si potevano anche acquistare in digitale. Ok, non è il massimo, ma uno ogni tanto si deve accontentare.

Ieri finalmente è apparsa la pagina, e io mi sono subito fiondato ad acquistare il primo volume (che confesso di aver comprato anche in cartaceo: lo spirito è forte ma la carne è debole). Scopro che per farlo devo dare i miei dati personali “per poter commentare sui siti GEDI”: vabbè. Quando però arrivo alla pagina dove finalizzare il pagamento scopro che l'”ACQUISTA” indicato inizialmente è diventato “Completa l’attivazione per poter sfogliare per 1 anno”.

Già il concetto di non poter avere una copia elettronica (con un eventuale DRM) non mi piace affatto. Tanto per dire, ho un abbonamento carta+digitale a Prisma e posso tranquillamente scaricarmi la copia digitale. Ma scoprire che posso sfogliare per un solo anno il libro è troppo. Non stiamo parlando di un romanzetto leggero, che una volta letto posso anche buttare via fisicamente o elettronicamente che dir si voglia; un testo di saggistica nasce per essere eventualmente consultato in seguito, e lo voglio avere per tutto il tempo necessario. Lasciamo il “noleggio a lungo termine” a Netflix]. Certo, nelle condizioni particolari di vendita c’è scritto

acquistare la copia digitale singola di una Testata o di altro prodotto editoriale, consultabile attraverso modalità sfoglio per la durata indicata nell’Offerta. In taluni casi, potrà essere consentito il download del PDF della copia digitale (il c.d. “Prodotto editoriale in copia singola”);

e almeno in teoria potrebbe darsi che nella loro ineffabile bontà quelli di GEDI mi permetteranno di scaricarmi la copia. Ma non lo credo proprio, altrimenti l’avrebbero scritto direttamente nella pagina. Vi assicuro però che non ho nessuna voglia di dargli 3 euro e 99 centesimi per scoprirlo, e non penso nemmeno che a questo punto comprerò altri volumi anche in formato cartaceo. Gesto inutile? Può darsi. Ma io sono una persona di principî.