Filippo Ganna e il record dell’ora

L’anno scorso la Lotus (quella delle auto, sì) scriveva che lo “UCI Best Human Effort”, migliore prestazione ciclistica umana sull’ora ottenuta da Chris Boardman con una bicicletta speciale monoscocca, sarebbe potuto restare tale per sempre. In effetti l’UCI, la federazione ciclistica internazionale, ha combinato una serie di pasticci, decidendo che il record dell’ora doveva essere ottenuto con biciclette che possono essere usate “normalmente” (qualunque cosa ciò significhi in pratica, dalla struttura alla posizione in sella) e declassando tutti i record da Moser in poi come per l’appunto “migliore sforzo umano”.

La profezia della Lotus non si è avverata, visto che sabato Filippo Ganna ha stabilito il nuovo record con 56,792 chilometri, stracciando il record appena ottenuto dal betatester Daniel Bigham e percorrendo 400 metri abbondanti in più di quelli fatti da Boardman. Ganna ha quindi unificato le migliori prestazioni; a questo punto non credo che qualcuno tenterà di ottenere il primato di serie B con una bicicletta non omologata UCI, e quindi finalmente la cronologia si è rimessa a posto. Il mio dubbio è solo se qualcuno cercherà nel prossimo futuro di migliorare questo record. Tutto è possibile e spesso i record vengono migliorati più volte in pochi mesi, perché viene infranto anche un muro psicologico. Vedere però di quanto è stato migliorato il record (non la migliore prestazione umana…) mi fa pensare che almeno per qualche anno non succederà molto. Vediamo se pecco di hybris come la Lotus!

(Ah, la massima distanza percorsa in un’ora con un veicolo a propulsione umana è 92,432 km. Ma in effetti non credo che nessuno possa definire “bicicletta” quel mezzo!)