Marco Burzio

Avete presente la canzone degli Elii “Mio cuggino”? Ecco. Marco era mio cugino, o mio cuggino se preferite. Età in mezzo tra la mia e quella di mio fratello, non troppo lontani come abitazioni (i miei zii vivevano alla periferia opposta di Grugliasco rispetto a quella a trecento metri da casa mia, ma ci voleva meno tempo ad arrivare lì che in centro a Torino) abbiamo passato l’infanzia insieme.
Poi gli anni dell’università ci hanno un po’ separati; ma alla fine ci siamo ritrovati nella stessa grande azienda – lui dirigente (e ingegnere) nella parte di esercizio radio, io orgogliosamente peon sul backoffice di rete – e stante il suo trasferirsi a Milano come sede di lavoro principale ci si vedeva spesso, rigorosamente fuori dall’ufficio.
Quando lo scorso aprile gli diagnosticarono un cancro al pancreas partì in quarta con i cicli di chemio più pesanti permessi, e dopo qualche mese sembrava che ce l’avrebbe potuta fare; ma l’autunno ci riportò brutalmente alla realtà. Prima di Natale era fragile, ma ancora relativamente in forma. L’altro sabato l’ho ancora sentito al telefono, come tutti i giorni, ed era debole ma comunque tranquillo. Giovedì ho preso ferie e sono andato a Grugliasco a casa sua; ho trovato un vecchietto con cui ho scambiato proprio due parole. Sabato sera è morto.

Statistiche del sito per gennaio 2020

Incredibilmente i dati di gennaio 2020 sembrano tornati ai vecchi fasti, almeno per numero di utenti. Ci sono stati 28.746 visitatori diversi per 49.049 visite, le pagine accedute sono state 89.268 e gli accessi 249.166. Il top di visite è stato il 14 gennaio, con 2267, ma altri due giorni hanno superato le 2000 visite. La top 5 è però classica:

  1. Eupnoico: 2.246 visite
  2. Centro operativo postale: 688 visite
  3. Codice bianco all’Ikea: 516 visite
  4. : 293 visite
  5. Quizzino della domenica: Tè zuccherato: 250 visite

Tra gli evergreen, il romanaccio ha 836 accessi, gli accordi musicali 582.

_Milano Anni 60_ (mostra)

Ultimi giorni per questa mostra a Palazzo Morando, che ieri io e Anna siamo andati a vedere. Non è solo una mostra fotografica, visto che sono anche presenti alcuni reperti dei “favolosi anni ’60”: ma è chiaro che le fotografie fanno la parte del leone, come sempre in quella location. Alcune foto, come quelle sulla metropolitana, le conoscevo già; altre mi erano nuove, e in effetti si vede una città riconoscibile sì, ma a stento. I prezzi sono sempre quelli milanesi (12 euro, noi abbiamo pagato 8 perché abbonati annuali ATM ma non bastava mostrare la tessera… ci è voluta l’email con la ricevuta :-) ) però secondo me ne è valsa la pena.

Candelora palindroma

Come sicuramente vi siete accorti, oggi è la Candelora. Se preferite, è il Giorno della marmotta, un po’ come Ognissanti è Halloween. Ma la cosa interessante è che è il 02-02-2020, cioè una data palindroma; e soprattutto che è palindroma sia per noi europei, sia per gli americani che mettono prima il mese che il giorno, sia per i giapponesi (e gli informatici…) che scrivono anno-mese-giorno. Volete mettere?

Quizzino della domenica: qual è l’area del triangolo?

Nel triangolo (non in scala) ABC qui in figura è stato preso un punto O da cui sono state disegnate le parallele ai lati. L’area dei tre triangoli colorati è 4, 9, 49 rispettivamente – ve l’avevo detto che non era in scala! Qual è l’area del triangolo ABC?

(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p427.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Mind Your Decision.)

Where do numbers come from? (libro)

Tanti anni fa lessi The Pleasures of Counting e lo apprezzai tantissimo. Non ho così avuto dubbi nel comprarmi questo nuovo libro di Körner, e in effetti non mi sono per nulla pentito della scelta. Certo è di tema completamente diverso; questo (T.W. Körner, Where do numbers come from?, Cambridge University Press 2019, pag. 260, Lst 24,99, ISBN 978-1-108-73838-5) è tecnicamente un libro di testo universitario, anche se ho dei forti dubbi che qualche professore lo adotti. In effetti, almeno dal mio punto di vista, è un modo per rileggere la costruzione dei numeri razionali nella prima metà e la parte dell’analisi matematica relativa ai numeri reali nella seconda poi (con appendici su polinomi e quaternioni: quest’ultima mi ha finalmente fatto capire come possono funzionare per le rototraslazioni in 3D), il tutto rimarcando la differenza tra le nostre aspettative naive e quello che occorre per formalizzarlo. In altri termini, è vero che noi sappiamo già cosa ci aspettiamo; ma dobbiamo porre molta cura per non dare per scontate alcune proprietà. Questo lo si vede bene nella sezione sui numeri reali, che riprende i risultati di Analisi 1 tirandoli fuori per così dire alla rovescia – Körner spesso dice che queste dimostrazioni sono più vicine a quelle originarie – e soprattutto esplicitando l’uso della proprietà archimedea che è fondamentale nella costruzione dei reali. Secondo me se siete interessati a come funziona la matematica il libro è leggibile e godibile.

la classe operaia

Ma bisogna anche saper vedere i problemi che si pongono per la composizione sociale del partito. Credo che dobbiamo ormai considerare come un dato ineluttabile la progressiva diminuzione del peso specifico della classe operaia tradizionale.

Senza guglare. Chi l’ha detto e quando?

Piazzisti in treno

Ieri sono andato a Torino per una necessità improvvisa, e ho preso Italo perché mi costava un bel po’ meno del Frecciarossa. Sapevo bene che questo avrebbe significato ben poco posto per le mie gambe, ma visto che sono poi tre quarti d’ora di viaggio mi sono adattato. Quello che però mi ha davvero innervosito è stata un’altra cosa. Subito dopo che era passato il controllore una ragazza percorreva il corridoio dicendo “Io sono qui per Telethon. Voi sapete che cos’è Telethon, vero?” Sì, lo so che cosa è Telethon, e so anche che io non ho nessuna voglia di essere disturbato in treno da alcunchì che voglia chiedermi alcunché che non sia il mio biglietto. Questo vale per il tipo che casualmente ogni volta ha bisogno di due euro per comprare il biglietto come per gli intortatori di professione per un qualsivoglia progetto. Quello che non so è invece se questa sia una scelta specifica di NTV per incamerare qualche soldo (reale o virtuale, tipo sponsorizzare Telethon in questo modo e quindi dare loro meno denaro)