Grandi idee da grandi statisti

Qualche giorno fa, Dario Franceschini ha proposto ai suoi omologhi che l’Europa si doti di piattaforma digitale per promuovere contenuti culturali. In effetti sono dodici anni che l’EU ha promosso Europeana; secondo me il nostro ministro dei beni culturali dovrebbe prendere da parte Franceschini e segnalarglielo.

(Magari Franceschini conosce anche Europeana, anche se non ne sarei del tutto certo. Perlomeno nel 2014 ha partecipato a un incontro con l’allora direttrice esecutiva di Europeana. Ma il concetto di “promuovere contenuti culturali” per lui si declina in “facciamo pagare la gente per vedere cose”, dove però non si devono pagare quei cattivoni dei nuovi player OTT da Amazon a Netflix bensì i vecchi player nostrani. Ma onestamente direi che questa corrente di pensiero è comune alla maggior parte dei politici italiani)

Where Magic and Science Collide (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Nelle considerazioni in fondo al testo, Joseph J. Swope dice che a lui piacciono sia la fantascienza che la fantasy, e così ha deciso di scrivere un libro (Joseph J. Swope, Where Magic and Science Collide, Black Rose Writing 2020, pag. 309, € 6,38, paperback ISBN 9781684335312) che le usa entrambe. La storia è ambientata in un pianeta che è a un livello più o meno equivalente al nostro Medioevo e dove la magia appare avere una grande importanza, il che sconcerta l’equipaggio di un’astronave arrivata per disintegrare un asteroide che sta per colpire il pianeta. L’idea è interessante; ma i pezzetti di fantascienza sono scorrelati dalla storia, e il lettore si chiede perché siano stati inseriti. La risposta arriva nelle ultime pagine ed è piuttosto spiazzante; risulta però una specie di deus ex machina, e poteva essere preparata meglio. La parte fantasy è costruita bene, ma avrei tolto molte frasi stereotipali che non aggiungono nulla alla storia. Diciamo che si può leggere, ma nulla di memorabile.

Statistiche del sito per novembre 2020

Dopo l’exploit del bot del mese scorso, a novembre siamo tornati ai dati standard di questo periodo. I visitatori unici sono stati 18485 per 36134 visite. Solo le pagine accedute sono state parecchie: 103564, con 260090 hit. Per la cronaca, gli hit comprendono anche immagini o… file javascript. Almeno non ci sono stati giorni con meno di 1000 visite. La top 5 ha dell’incredibile: nessun post è di questo mese.

  1. Carnevale della matematica #124: 1535 visite
  2. Eupnoico: 1263 visite
  3. Strana targa: 815 visite
  4. Proofs from THE BOOK (libro): 584 visite
  5. Quizzino della domenica: quattro per cinque: 513 visite

In effetti molti post sono di argomento matematico, il che è davvero strano. Gli evergreen sopra i 500 accessi sono il solito romanaccio (1259) e la pagina dei miei libri (677).

Phishing via SMS

Mi è arrivato stamattina un SMS dal numero 3394611080 che diceva

Gentile Cliente INTESASANPAOLO Stiamo provvedendo a sospendere i servizi sulle sue utenze Conto online per mancato aggiornamento Per evitare Accedi su link [omissis]

Vabbè, a quanto pare sono mesi che questo phishing gira. Posso anche immaginare che il messaggio sia stato spedito a caso. Ma davvero c’è gente con un conto bancario online che non si accorge che un messaggio come questo è troppo generico per essere inviato a un cliente, anche tralasciando la grammatica torturata?

teatrini

Dite quello che volete, ma io sono ragionevolmente certo che se al governo ci fosse l’attuale opposizione, oppure se lo scambio fosse tra governo e presidenti delle regioni, ci sarebbero state le stesse misure prese ora con le stesse identiche polemiche, anche se naturalmente a parti invertite.

Le decisioni prese mi piacciono? No. Però ne comprendo il motivo – non ci vuole molto, basta vedere il numero di morti giornaliere e ricordarsi che esse corrispondono a casi sorti già dopo l’inizio della colorazione delle regioni – e le accetto. Qui invece si continua a pensare solo al proprio orticello.

non c’è più religione

Ieri la persona di Wikimedia Italia che si occupa tra le altre cose di Wiki Loves Monuments mi scrive chiedendo se martedì prossimo alle 13:30 volevo fare un’intervista su Radio Vaticana a quel riguardo; io rispondo che va bene. Oggi mi ricontatta e mi dice che l’intervista dovrebbe essere rimandata a martedì 15… perché si erano dimenticati che l’8 dicembre è l’Immacolata e quindi giorno festivo :-)

IO app e cashback: la solita presa in giro?

Ieri mattina ho provato a vedere come funzionava la storia del cashback per i pagamenti elettronici. Sì, lo so che non è ancora partito ufficialmente. Ma lo pubblicizzano già e così tanto valeva provare. Come prima cosa ho dunque installato l’app IO. In realtà io l’avevo già installata per la beta privata: ma quando hanno chiuso la beta l’hanno eliminata, e ho dovuto riprenderla da capo.

Rientrato, ho provato ad aggiungere un metodo di pagamento, scoprendo che l’app ne conosce tanti – perfino Satispay – ma ne permette uno solo: la carta di credito. Questo non è nemmeno così strano, visto che IO nasce come modo per pagare tasse e imposte con PagoPA e c’è un bell’avviso che spiega con dovizia di termini che lo Stato non può accettare di pagare una commissione per farsi dare i soldi; ecco dunque che la carta di credito, dove le commissioni le paghi tu, diventa il sistema obbligato.

Ma tanto non funziona nemmeno quello: aggiungendo i dati della mia carta di credito mi arriva il messaggio di errore mostrato qui a destra. Scrivo diligentemente all’assistenza, e mi arriva questa risposta:

Ciao, grazie per averci contattato, in questo momento stiamo riscontrando problemi alla sezione portafoglio dell’app IO per cui non è possibile aggiungere metodi di pagamento o effettuare pagamenti pagoPA.

Se il tuo problema è uno di quelli indicati sopra non rispondere a questo messaggio, ti invieremo noi una notifica per aggiornarti della sua risoluzione.

Considerando il burosauro quadratico medio, posso immaginare che per mettere una risposta del genere devono essere almeno dei giorni che non funziona nulla. Insomma, non solo abbiamo un’app che non è pronta per quello che dovrebbe fare a partire dalla settimana prossima, ma non fa neppure quello per cui era nata. Una metafora perfetta dell’Italia, insomma.

(Vabbè, c’è poi la lotteria dello scontrino. Quel sito in effetti funziona, ma in compenso pare che solo un registratore di cassa su tre permette di farlo. Eppure l’anno scorso tutti i negozianti hanno dovuto cambiare registratore di cassa. Possibile che non fosse già predisposto?)