Casse automatiche anche al Lidl

Era un po’ che non passavo dal Lidl vicino a casa mia. L’altro giorno ho preso quelle poche cose che cercavo, e arrivato alla cassa ho visto che avevano messo delle casse automatiche, che ovviamente ho subito provato.

Queste casse funzionano solo con carte, a differenza per esempio dell’Esselunga che ammette i contanti. Inoltre hanno un controllo sul peso dei prodotti acquistati – e fin qui nulla di strano – ma anche un tempo piuttosto lungo di accettazione del pezzo (due o tre secondi almeno), tanto che quando ho cominciato a mettere due confezioni di sacchetti per l’immondizia si è fermata ed è dovuto arrivare l’addetto a sbloccarmi la cassa. Per la cronaca, funziona molto meglio la pistola che il piano per leggere i codici a barre.

Considerato che il tempo maggiore che io passo al Lidl è quando sono in fila alla cassa, non posso che apprezzare la novità: quello che mi domando è però come la clientela tipica del Lidl prenderà la cosa…

Quizzino della domenica: Esattamente 1/5

Un’urna contiene 100 biglie di tre colori diversi. La probabilità che estraendone tre siano tutte di colori diversi è esattamente 1/5. Quante sono le biglie di ciascun colore?


tre biglie
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p527.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Matt Enlow, da Five-Thirtyeight; immagine da FreeSVG.

Comunicazione scientifica (ebook)

Togliamoci subito il dente: questo mini-ebook (Rossella Panarese, Comunicazione scientifica, Treccani 2021, pag. 21, € 0,99, ISBN 9788812009572) ha tutta l’aria di un’operazione biecamente markettara della Treccani, che aveva alcune pagine sulla comunicazione scritte da Rossella Panarese e le ha impacchettate. Prova ne é che a un certo punto sono rimasti i rimandi “v.”: e non è che sarebbe stato così lungo dare un’occhiata al testo ed espungerli! Detto questo, però, i testi di Panarese meritano comunque l’acquisto. Come Chiara Valerio scrive nell’introduzione, «I comunicatori della scienza hanno dovuto rinunciare a una definizione unica di platea e accettare la sfida di rivolgersi a una pluralità di pubblici, anche molto diversi l’uno dall’altro.» Panarese ha sempre saputo mettere in pratica questa massima, sapendo che tutti, dallo scienziato al comunicatore, hanno qualcosa da dire ma che nessuno ha la formula magica che va bene sempre.

Il voto al Senato per i diciottenni

Occhei, è vero che in teoria qualcuno potrebbe chiedere il referendum, ma direi che alle prossime elezioni i diciottenni voteranno anche per il Senato. La cosa non è così rilevante, ma mi fanno ridere i commenti “le due Camere avranno la stessa base elettorale e quindi le stesse maggioranze politiche” (peccato che la divisione dei seggi sia fatta in maniera ben diversa: non sono quelli tra i 18 e i 24 anni che spostano gli equilibri) e “si favorisce la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica” (certo, un diciottenne che sapeva di poter votare solo alla Camera lasciava perdere molto piccato).

Capisco il dover dire qualcosa a ogni costo, ma almeno pensarci un po’ su?

Are you sure you want to leave?

Dall’account della pagina .mau. (che ho riesumato… sono mesi che i miei post non finivano su FB), che per prima cosa mi ha chiesto di collegarmi a whatsapp:

If you leave now, you won’t be able to run WhatsApp ads or add a WhatsApp button to your Page.

E sarebbe un male?

(P.S.: qualcuno sa se WordPress mi permette di postare direttamente sul mio account e non su una pagina?)

A che servirebbero le “corsie preferenziali”?

Quando leggo che il generale Figliuolo scrive che «Vanno individuate delle corsie preferenziali negli hub per incentivare le vaccinazioni dei professori e del personale scolastico e universitario che ancora non è stato immunizzato» mi chiedo davvero se ci è o ci fa. È abbastanza chiaro che la stragrande maggioranza del corpo docente non vaccinato lo ha fatto per scelta specifica, e i pochi che sono rimasti impastoiati nelle pratiche burocratiche loro malgrado possono essere inseriti senza problemi.

Certo, quella esternazione potrebbe anche essere un cavallo di Troia per far passare l’obbligo vaccinale ai professori. Ma se è così, è riuscita male…

Angelo Del Boca

Angelo Del Boca, morto ieri a 96 anni, ha avuto un grandissimo merito: quello di mostrarci come la retorica degli “Italiani, brava gente” nelle colonie era appunto retorica e null’altro (oltre all’inettitudine dei nostri comandanti militari, ma quello forse ci era più chiaro). Potete capire come mai la stampa di destra ieri sera non ha messo neppure un trafiletto nelle loro home page: meno comprensibile che non ci fosse nulla neppure su Rainews.it. Ad ogni modo, è purtroppo vero che le ricostruzioni documentate non riescono a battere la narrativa a effetto. Chissà se Del Boca era amareggiato per la cosa.

Pfizer (2 di 2)

Ieri ho fatto la seconda dose del vaccino, sempre alla Fabbrica del Vapore. Rispetto a cinque settimane fa l’organizzazione mi è sembrata un po’ meno perfetta: sia all’accettazione che all’anamnesi sono stato chiamato prima che la persona prima di me avesse finito. Detto questo, io sono entrato nel tendone alle 13:09 (anche se il mio appuntamento era alle 14:20, ma avevo giustamente previsto che non ci sarebbero stati grandi problemi) e sono andato a sedermi nella stanzona di osservazione alle 13:19. È anche vero che sapevo già tutto quello che dovevo fare…

Ho sentito un po’ di più l’ago: e tra l’altro non mi hanno nemmeno messo il cerottino – ma tanto non mi sarei fatto il selfie, quindi non cambia nulla. Stanotte ho avuto un po’ di fastidio al braccio e persino brividi di freddo alle 4 del mattino, tanto che mi sono messo il pigiama, ma continuo a non avere febbre. Insomma, direi anche stavolta tutto ok.

Aggiornamento (17:30) Mi è appena arrivato l’SMS con la notifica “Certificazione verde Covid-19 di MA*C disponibile.” Più veloce che con la prima dose :-)