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matematto non praticante

Quizzino della domenica: Il cane e la salsiccia

Stavolta il quizzino è più fisico che matematico o logico, anche se non si tratta comunque di una situazione reale. Un cane corre lungo i binari di una ferrovia. Alla coda del cane è legata una salsiccia che sbatte sulle traversine dei binari; ogni volta che la sente, il cane accelera. Supponendo che i binari abbiano lunghezza infinita e il cane possa arrivare a una velocità infinita, quale sarà la velocità massima che raggiungerà?


(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p556.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Jaume Sués Caula, Giochi di ingegno per esercitare il cervello, Armenia 2017, problema 44; immagine da FreeSVG.)

Le feste di Natale (libro)

copertina Che dire di questo estratto dalle “Memorie dalla casa dei morti”, parte di una collana (“Nativitas”) di libriccini appunto natalizi e che non esiste nemmeno più in edizione cartacea? Mah. La prosa di Dostoevskij è indubbiamente favolosa, e ben resa dalla traduzione di Alessandro Niero: sembra proprio di essere lì in quella “prigione” – il termine è piuttosto diverso da quello che pensiamo – e osservare i detenuti nei loro preparativi per la festa di Natale e nel rapido ritorno allo stato abituale. Però mi resta il sospetto che l’operazione non abbia molto senso: si direbbe più un testo da antologia che un libro vero e proprio.

(Fedor Dostoevskij, Le feste di Natale, Interlines 2007, pag. 47, € 1,99 (ebook), ISBN 9788882124809, trad. Alessandro Niero)

Bartolomeo Pepe

Cosa pensavo del già senatore Bartolomeo Pepe, morto ieri di Covid, l’avevo scritto quattro anni fa, e onestamente non ho nulla da aggiungere.

E no, non faccio parte del partito “se l’è voluta lui”, e questo per due ottime ragioni. La prima, egoistica, è che ha probabilmente contagiato altra gente; la seconda è che non penso proprio che la sua morte farà cambiare idea a qualcuno sulla necessità di seguire tutte le misure necessarie: non solo vaccinazione ma anche mascherine e distanziamento. (Se poi pensate che aveva sei mesi più di me, capite la mia preoccupazione personale)

Rinnovo patente: la burocrazia inutile

A metà gennaio mi scade la patente. Nulla di strano fin qui. È già un po’ più strano che quando a metà novembre ho pensato di andare a prenotare la visita medica in ASL la prima data utile fosse l’11 gennaio, ma visto che appunto mi stavo portando avanti col lavoro questo non era chissà quale problema. Faccio la domanda, la rifaccio perché avevo perso qualche minuto per capire una cosa e lo slot prenotato era stato già assegnato a qualcuno, e mi si apre una pagina con tutta la documentazione necessaria e le cose da pagare.

Ora, capisco che la visita medica si paghi a parte (anche se 40 euro per sei minuti lordi mi paiono eccessivi), e mi sa che devo ancora ringraziare che io non sia costretto a pagare con un bonifico ma per gentile concessione “il pagamento può essere effettuato anche tramite bancomat presso il Ns. Ufficio al momento della visita”. Non capisco perché io debba pagare due bollettini, uno per imposta di bollo e uno per “diritti”, entrambi al Dipartimento Trasporti Terrestri. Non è possibile che a nessuno sia venuto in mente di unificare i pagamenti in un unico bollettino? Ma soprattutto non capisco come nel 2021, quasi 2022, questi pagamenti debbano essere fatti “utilizzando esclusivamente i bollettini postali precompilati a disposizione presso gli uffici postali” (grassetto e sottolineatura sono quelli originali del documento). Evidentemente da qualche parte alla Motorizzazione Civile salvano religiosamente tutti gli attestati di pagamento per fare poi dei festini…

P.S.: inutile dire che il pomeriggio stesso in cui sono andato in posta a pagare ho scoperto che si poteva fare tutto da qui.

Il primo MOOC italiano su Wikipedia!

Sono felice di segnalare che l’Università di Padova ha aperto le iscrizioni alla prima edizione del MOOC di Wikipedia, sviluppato con la collaborazione di Wikimedia Italia.

Il corso inizierà il 15 gennaio 2022: è gratuito e aperto a tutti, anche se è pensato principalmente per chi vuole contribuire all’enciclopedia libera. La piattaforma che ospita il corso è EduOpen, creata da una federazione delle maggiori università italiane: notate che anche se in genere i contenuti EduOpen sono rilasciati con una licenza CC-BY-NC-SA, in questo caso specifico il materiale sarà disponibile anche per riuso commerciale, quindi con licenza CC-BY-SA.

Mi affretto ad aggiungere che io non sono stato coinvolto in nessun modo nella creazione di questo corso. Inoltre, essendo una nostra “prima assoluta”, non garantisco che sia perfetto: sono però certo che sia già buono e che, in perfetto stile wiki, gli errori e le imprecisioni verranno corrette in futuro.

I palinsesti dettagliati di Rai Radio Classica, parte 2

Come poi avevo aggiunto ieri al post di ieri, la Rai mi ha risposto dicendo che avevo scritto all’indirizzo sbagliato. Ho quindi rifatto la domanda a quello giusto, e in meno di un’ora ho avuto la risposta:

Ciao,
la funzione indicata verrà inserita successivamente con i prossimi rilasci dell’app.
Per noi è molto importante ascoltare l’opinione di tutti i nostri utenti per offrire un servizio sempre più in linea con le vostre preferenze di visione.
Nel frattempo ti consigliamo di verificare di aver aggiornato l’app RaiPlay Sound con l’ultimo disponibile ( al momento il 503)

Avete notato cosa c’è che non funziona nella risposta? A quanto pare, l’unico modo che ci sarà – in un futuro non meglio identificato – per conoscere i palinsesti sarà quello di usare l’app RaiPlay Sound. Ma io, che notoriamente sono anzyano, faccio una cosa inusitata: ascolto la radio… usando una radio. Perché mai dovrei avere un’app per leggere delle informazioni testuali che non sono nemmeno sotto copyright? A questo punto mi chiedo solo chi abbia convinto la dirigenza Rai a usare un sistema chiaramente subottimale per i radioascoltatori. Hanno loro promesso che con l’app avrebbero moltiplicato gli utenti?

Rai Radio 3 Classica e la morte dei palinsesti dettagliati

C’era una volta – prima ancora che io nascessi… – la filodiffusione. “Filo” stava per “via telefono”: si usavano frequenze più alte di quelle usate per la voce per mandare due canali audio, uno di musica leggera e uno di musica classica. Con gli anni si aggiunse un canale ausiliario per trasmettere la musica classica in stereofonia, e ci furono anche i primi timidi tentativi di trasmettere l’allora Quinto canale della filodiffusione in stereo almeno nelle grandi città.

Passano i decenni, la linea telefonica viene usata per tutt’altro, e la filodiffusione muore di inedia. Però la Rai, che si vanta ancora di essere un servizio pubblico, continua a mantenere il canale di musica classica. Sì, la potenza del segnale è miserrima e riuscire a sintonizzare bene l’antenna è una mezza impresa; per dare un po’ più di potenza al segnale si riduce la qualità audio; il nome del canale cambia ogni qualche anno. Una cosa però rimaneva costante: la pagina con il palinsesto dettagliato dei brani che venivano trasmessi. Quando ero bambino io li si leggeva sul Radiocorriere TV; poi è stata approntata una pagina web sul sito della Rai. La cosa era utilissima per chi come me non è un grande conoscitore di musica classica; ascoltavo qualcosa e aprivo al volo un browser per scoprire chi l’aveva scritta. Con Anna giocavamo spesso a “indovina l’autore”: di solito vinceva lei.

Domenica mattina abbiamo provato a giocare: peccato che la pagina che avevo salvato tra i preferiti fosse desolatamente stata eliminata. Vabbè, mi dico, avranno semplicemente riorganizzato il sito, basta trovare la nuova pagina. E invece no. La pagina del “palinsesto” attuale è questa. Potete controllare da voi come non ci sia nessun link ai palinsesti: solamente il nome delle trasmissioni che è qualcosa di completamente inutile perché quei nomi sono tipicamente etichette ultrageneriche. Certo, “Chi è di scena” ha brani operistici: ma quali brani non ci è più dato di sapere, a meno di cogliere il nome pronunciato all’inizio e alla fine del brano. Perché tanto odio? Al momento non mi è dato di saperlo. Ho provato a scrivere al servizio Scriver@i – dove tra l’altro il canale è ancora chiamato Rai Radio Classica, tanto per far capire quanto interessi loro; vediamo se ci sarà una risposta.

Aggiornamento: (10:30) la Rai mi ha risposto invitandomi a «contattare la Direzione Digital, editore della Rai sul web che cura e presidia i servizi interattivi e multimediali» (hanno anche indicato l’URL). Vi terrò aggiornati.

Aggiornamento: (8 gennaio) I palinsesti continuano a non essere presenti: però oggi ho sentito lo speaker annunciare prima dell’inizio di un brano che chi volesse ricevere i palinsesti può scrivere a radioclassica@rai.it, come avevo anche segnalato nei commenti. Vedendo quante persone arrivano a leggere questo mio post, immagino trovato con una ricerca su Google, immagino che gli ascoltatori di Radio 3 Classica siano parecchio arrabbiati…

Aggiornamento: (29 agosto 2023) Lorenzo mi segnala che è stato approntato il sito https://palinsestodettagliato.it/ (curato dalla stessa persona che invia per mail i palinsesti settimanali appunto) che come dice il nome contiene i palinsesti dettagliati di Radio 3 Classica per la settimana.

Matematica: se la conosci NON la eviti (ebook)

copertina Riedizione digitale del Corso di sopravvivenza del 1998, questo libro è probabilmente un po’ datato ma secondo me ancora valido per due ragioni principali. La prima è che, anche se i numeri in esso presenti sarebbero da aggiornare, i concetti restano gli stessi e comprenderli serve ad accorgersi meglio di quello che facciamo tutti i giorni; la seconda è che l’ultima parte. quella sui giochi di azzardo, è fondamentale per aprirci gli occhi anche su giochi di cui non si sente mai parlare in opere come questa. Diciamocelo: manuali sul poker se ne trovano a bizzeffe. Ma avete mai visto un’analisi del sette e mezzo? La coppia Bersani-Peres è come sempre affiatata, anche se non è difficile intuire quali sono gli incisi del primo e del secondo.

(Riccardo Bersani ed Ennio Peres, Matematica : se la conosci NON la eviti, Ponte alle Grazie 2012 [1998], pag. 359, € 6,99, ISBN 9788862206921)