Vorrei aggiungere alcune parole sulla morte del povero diciottenne schiacciato da una putrella nel suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro. Le parole però non sono mie – non ho conoscenze sufficienti – ma di un mio amico che ha postato un thread su Twitter.
Di mio non posso che condividere la sua considerazione iniziale: il problema iniziale su cui concentrarsi è la sicurezza sul lavoro. (E presumibilmente in questo caso non si sarebbe neanche dovuto parlare di alternanza scuola-lavoro ma di tirocinio)q
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Quizzino della domenica: Geometria edibile
Ho fatto una bella frittata con sette uova, e ora vorrei dividerla in sette parti. Che strumenti mi occorrono?
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p560.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Sylvain Lhullier, Il grande libro degli enigmi matematici, pagina 197; immagine da SVG Repo.)
The Man from the Future (libro)
Se state cercando una biografia di John von Neumann, non siete cascati sul libro giusto. Sì, qualcosa che riguarda la sua vita la si trova, ma non è certo questo il punto di vista che Bhattacharya intende portare avanti nel suo libro. Gli ampi capitoli, sui temi di ricerca che von Neumann ha lavorato nella sua relativamente breve vita – logica matematica, fisica quantistica, le bombe A e H, la creazione dei computer, la teoria dei giochi, gli automi cellulari – tendono a mostrare il suo lavoro seminale soprattutto vedendo come è stato portato avanti; lo si vede soprattutto quando si parla di automi cellulari, dove il contributo di von Neumann – checché ne dica Bhattacharya che è chiaramente un suo fan sfegatato – non è poi così importante. In definitiva, il libro è interessante, soprattutto per chi vuole farsi un’idea di tutti questi temi: basta sapere cosa aspettarsi!
(Ananyo Bhattacharya, The Man from the Future : The Visionary Life of John von Neumann, [llen Lane 2021, pag. 368, Lst 20, ISBN 9780241398852)
The Ludwig Wittgenstein Project
Dal primo gennaio 2022 le opere di Ludwig Wittgenstein sono nel pubblico dominio, almeno in Europa. Sì, nonostante tutti i lacci e lacciuoli – tra qualche giorno magari vi racconto qualcos’altro al riguardo – cose come queste capitano ancora. Per festeggiare, un gruppo internazionale di traduttori ha creato The Ludwig Wittgenstein Project, un progetto per tradurre le opere del filosofo tedesco e pubblicarle con licenza libera. (Nel caso non lo sapeste, se le opere di un autore sono sotto copyright non è possibile tradurle liberamente, perché il copyright copre anche i diritti di traduzione) Noi di Wikimedia Italia abbiamo contribuito finanziariamente al progetto, e ne siamo fieri. (Che poi io non leggerei mai Wittgenstein, ma è il principio che conta!)
Burning Brightly (ebook)
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Tradizione vuole che gli ospiti di Novacon – il ritrovo annuale dei fan SF del Regno Unito – scrivano un racconto per i partecipanti. Questo libro raccoglie alcuni di quei racconti. Naturalmente c’è un problemuccio: gli autori vivono con i proventi dei loro testi, e quindi è difficile che in qualcosa di regalato ci siano delle gemme. In effetti il livello delle storie è molto disuguale: soprattutto le prime sono più deboli, almeno a mio giudizio. Ecco un commento monolinea per ciascun racconto:
▪ Chiron (Stephen Baxter): Buona vecchia SF hard.
▪ The Spheres (Iain M. Banks): L’introduzione spiega come è nato il racconto (tagliato da un libro); ma non mi pare che il testo da solo regga.
▪ Acts of Defiance (Eric Brown): Variazione su Fahrenheit 451 che non aggiunge nulla.
▪ Heatwave (Anne Nicholls): Bella idea, ma con troppi buchi nella trama.
▪ Alien TV (Paul McAuley): L’idea sarebbe stata carina, ma arrivati alla fine l’autore si è perso.
▪ Canary Girls (Kari Sperring): Non l’ho capito.
▪ Softlight Sins (Peter F. Hamilton): In una parola: fantastico.
▪ Erie Lackawanna Song (Justina Robson): la fine è un anticlimax.
▪ Through the Veil (Juliet E. McKenna): I fantasmi possono diventare davvero reali. Bello!
▪ The Coming Of Enkidu (Geoff Ryman): Evocativo, ma non ho capito come finisce.
▪ Red Sky in the Morning (Adrian Tchaikovsky): Forse un po’ troppo fantasy, ma comunque carino.
▪ The God of Nothing (Ian R. MacLeod): Anche se il finale è divertente, il testo è troppo stiracchiato.
▪ The Ships of Aleph (Jaine Fenn) Fantastico!
▪ Bloodbirds (Martin Sketchley): Stora troppo triste per i miei gusti.
(Ian Whates (ed), Burning Brightly : 50 Years of Novacon, Newcon Press 2021, pag. 258, € 6,03, ISBN 9781914953033 cartaceo)
e le mascherine?
mala tempora currunt
Postini e arrotondamenti
Ieri mattina il postino è arrivato con la mia patente (e la mia carta di credito, e le due comunicazioni dei pin dei nuovi bancomat mio di Anna che ci erano stati consegnati un mesetto fa, e il Topolino per i ragazzi, e il numero di Internazionale che sarebbe dovuto arrivare venerdì scorso, e il numero di Prisma che sarebbe dovuto arrivare la settimana scorsa…) La patente arriva contrassegno, e visto che stiamo parlando di PosteItaliane che ha un indefesso amore per i centesimi bisogna pagare al postino 6 euro e 86 centesimi: ergo mi ero tenuto apposta da una decina di giorni il denaro contato. Citofona il postino, risponde Anna, gli dice che io scendo subito, e fa a me “devi pagare sette euro”. Io scendo, e il postino mi chiede sette euro, al che rispondo “ma non sono sei e ottantasei?” Controrisposta: “Sì, ma poi non ho il resto”. “Nema problema”, faccio io, “li ho qui giusti…” e lui ha abbozzato.
Continuo a pensare che sarebbe molto più semplice che quei 14 centesimi se li intascassero direttamente le poste.
(Ah: non ho capito perché la foto nella patente sia diventata in bianco e nero, quando io l’ho consegnata a colori e quella di dieci anni fa era a colori, e non ho capito perché la mia firma sia praticamente illeggibile da quanto è chiara: ma questo non ha nulla a che fare con il postino)