Le odissee all’ufficio postale

Come avevo scritto venerdì, ho dovuto andare in un ufficio postale a pagare i due distinti bollettini postali per il rinnovo della patente. Prenoto con l’app un orario, arrivo con qualche minuto di anticipo, smadonno perché ovviamente c’è coda fuori, entro, passo il telefono sul lettore QRCode, chiamano il mio numero e immediatamente dopo un altro numero allo stesso sportello. Smadonno e riprendo un numerello, dopo essermi fatto dare i preziosissimi bollettini. Compilo il primo, prendo il secondo… e vedo che è per il passaporto. Rismadonno e mi faccio dare quello giusto; aspetto un po’ – ma tanto avevo con me un libro… – e finalmente pago, ovviamente con il bancomat.

E qui arriva la follia. Il costo del singolo bollettino è un euro e 51 centesimi. Mi spiegate la ragione di quel centesimo in più? (Se avessi pagato un euro e 60 non avrei detto molto). Se io avessi pagato in contanti avrei dovuto avere due centesimi o sperare che allo sportello mi dessero il resto? Oppure c’è una differenza? Ho provato a cercare il tariffario nel sito delle Poste: sono ragionevolmente erto ci sia, ma è nascosto troppo bene per me…

9 pensieri su “Le odissee all’ufficio postale

    1. .mau. Autore articolo

      Erto a me fa venire solo in mente Casso…
      (Per il prezzo, in questi vent’anni ci sono stati così tanti aumenti che il prezzo in lire non c’entra proprio più)

  1. mestessoit

    Deriva dall’era pre-euro. La commissione delle poste per l’operazione o bollettino è 1 euro, ma devi pagare un bollo il cui importo è rimasto immutato nei secoli (2000 lire) che sono gli 0.51.

    1. .mau. Autore articolo

      1000 lire si dovevano approssimare per eccesso a 52 centesimi, però.

  2. Ionti

    Non so come funzioni adesso in periodo di pandemia, ma io ho sempre fatto i rinnovi all’ACI.
    Pagavo qualche decina di euro in più ma si smazzavano loro tutte le code e le pratiche…

  3. nicola

    Alle poste piacciono i centesimi. Prepara i 6,86€ che dovrai dare contati giusti al postino per ritirare la patente. Devono essere dei residui dei prezzi in lire. L’esselunga arrotonda per difetto ai 5 centesimi inferiori tutti gli scontrini per non avere a che fare con i 2 e 1 centesimi. Hanno evidentemente calcolato che il tempo speso a maneggiare quegli spiccioli non vale il guadagno. Alle poste invece questo conto non l’hanno ancora fatto. Poi uno si chiede perché per fare ogni operazione ci si impiega un’eternità.

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