Archivi annuali: 2020

Una curiosità sul 2021

In math.StackExchange, Ed Pegg ha notato che 2021 è la giustapposizione di due numeri consecutivi (20 e 21), ed è anche il prodotto di due primi consecutivi (43 e 47); si è chiesto se ci fosse qualche altro esempio. Robert Israel ha risposto dicendo che sì, ce n’è almeno un altro:

891077215721081784886888257701070827 × 891077215721081784886888257701070829= 794018604377235322848433897872605582794018604377235322848433897872605583

Se invece non volete che i due numeri giustapposti siano in ordine crescente, va anche bene
4803478892324963 × 4803478892324969= 23073409469011482307340946901147

La nuova frontiera per le attività commerciali milanesi

Non so come funzioni la cosa nelle altre città, ma a Milano ci sono sempre state delle mode per le attività commerciali. In passato avevamo avuto l’ondata di ristoranti cinesi; poi si è passati agli empori (sempre cinesi) e ai centri massaggi (ancora una volta cinesi). Come credo nel resto dell’Italia, la crisi del 2008 aveva fatto spuntare i Compro Oro – stavolta credo autoctoni – e poi le sale scommesse.

Questi ultimi anni hanno portato però a un nuovo tipo di attività commerciale! Quando in via Murat a fine 2019 al posto di un minimarket cinese molto grande che aveva chiuso qualche mese prima arrivò un poliambulatorio dell’Humanitas non ci avevo fatto caso più di tanto. Ma poi, sempre in via Murat qualche centiaio di metri più in là, un negozio di scarpe ha chiuso… e dopo qualche mese è spuntato un altro poliambulatorio. Evidentemente il famoso Modello Sanitario Lombardo nulla può fare per ridurre l’impatto delle pandemie o anche solo trovare vaccini influenzali, ma permette che la libera iniziativa privata moltiplichi gli ambulatori, naturalmente a pagamento…

Come è davvero fatto il vaccino Pfizer-BioNTech

Il giorno di Natale è stato pubblicato questo articolo che spiega come è stato assemblato il vaccino Covid Pfizer-BioNTech. (Per i diversamente anglofoni c’è anche una traduzione in italiano) È un pezzo molto lungo, e non sono sicuro di avere capito proprio tutto, nonostante non entri troppo in profondità e faccia molti paragoni informatici che ovviamente per un pioniere digitale quale io sono risultano perfettamente chiari. Detto ciò, questo vaccino è un monumento alle capacità dell’umanità di fare cose (anche senza capire perché funzionano…)

Alcuni esempi: Esistono delle stampanti DNA, un po’ come quelle 3d; insomma, tu gli dici qual è il codice da sequenziare e loro te lo creano. Poi si è scoperto che le quattro basi per il DNA non devono essere necessariamente ACGT (o ACGU nel caso dell’RNA); se si sostituisce l’uracile con l’1-metil-3’-pseudouridilile (qualunque cosa esso sia) il sistema immune non riconosce l’RNA e non lo blocca come “estraneo” a prescindere, ma esso fa comunque il suo lavoro (e visto che i virus reali si replicano usando il nostro DNA, non potranno mai avere la base Ψ anziché U). Poi, una volta sequenziato il genoma del Covid e preso solo la parte degli spike che attaccano le cellule, in modo che il nostro sistema immunitario impari a bloccare gli spike senza che il virus si replichi, si sono sostituite alcune basi; gli aminoacidi corrispondenti restano gli stessi, ma pare che se ci sono più basi C e G la creazione di proteine sia migliore. (E perché allora non sono già tutte così? Immagino perché il DNA si è creato più o meno per caso, e quando in natura qualcosa funziona non lo si tocca più che tanto). Un paio di aminoacidi sono però stati modificati apposta, per fare in modo che il finto virus non collassi subito e sia riconosciuto dal nostro sistema immunitario. Infine c’è la “firma”:

UAGCAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAGCAUAU GACUAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAAAAAAAA AAAA

Le A servono perché vengono man mano eliminate nella duplicazione, e quindi danno un “contatore di vita”. (Il pezzo senza A secondo me è il copyright).

Ecco. Come dicevo all’inizio, pensate a tutto questo processo. In pratica, la parte più complicata in pratica è capire se il vaccino funziona davvero e se non dà effetti collaterali; tutto il resto è un lavoro di copia-e-incolla basato su quello che abbiamo scoperto in questi ultimi dieci anni. Probabilmente il vaccino funzionerà anche per la cosiddetta variante inglese, ma in caso contrario basterà ritoccare la struttura e ricostruirne uno nuovo. Non è qualcosa di incredibile?

Il camioncino dei vaccini

Come sempre in Italia, l’inizio della vaccinazione Covid ha portato una lunga scia di polemiche. Ad alcune si può rispondere facilmente, come quella sulla quantità di dosi già arrivate in Germania in confronto a noi. Banalmente, mentre in Germania si erano già preparati a vaccinare da noi si pensava ai padiglioni petalosi.

Più interessante è probabilmente parlare del camion col vaccino, con tanti che si chiedono perché non fossero stati spediti in aereo… ed effettivamente da Pratica di Mare sono poi partiti i voli militari. Anche qua di per sé una risposta è abbastanza semplice. Queste prime dosi erano solo simboliche, e sarebbero dovute essere inoculate domenica 27 in tutta la UE, anche se ci sono stati i soliti furbetti del vaccino (si sa, i sovranisti su queste cose ci sguazzano). Quindi non serviva a nulla fare più in fretta e spedire in aereo, e si poteva tranquillamente preparare la narrazione dei camion che partono dai laboratori e si dipanano per tutta Europa.

L’unico problema è che se vuoi fare la narrazione allora la devi fare per bene. Cosa sarebbe costato fare arrivare il camion a Palermo, fermandosi man mano a consegnare le (ripeto, simboliche) dosi alle varie regioni nel suo percorso? Il tempo per l’appunto c’era, e l’immagine sarebbe stata molto più potente. Ecco: questa sciatteria a me dà molto più fastidio di tutto il resto della storia.

(p.s.: e i novax? dove sono?)

Ultimo aggiornamento: 2020-12-28 10:22

Quizzino della domenica: numeri civici

La via dove abito ha 80 case per lato, tutte numerate regolarmente: a sinistra i numeri dispari da 1 a 159, a destra quelli pari da 2 a 160. Quest’estate io e i miei due vicini di casa abbiamo pensato di cambiare la vecchia placca con il numero civico di casa nostra, e siamo andati al mercatino di Portobrutto a comprare le cifre per comporli. Il negoziante dove abbiamo comprato le cifre le vendeva a un numero di euro pari al numero stesso: quindi una cifra 1 costava un euro, una cifra 2 due euro e così via. L’unica eccezione è il numero zero, che costa dieci euro. Io e i miei vicini abbiamo preso le cifre per comporre i nostri numeri: alla fine ho scoperto che il vicino con il numero civico inferiore al mio ha speso un euro più di me, mentre quello con il numero civico superiore ha speso sette euro meno di me. A che numero civico abito?


(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p489.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Louis Thépault, Le chat à six pattes et autres casse-tête; immagini da freesvg.org, qui e qui.)

Ultimo aggiornamento: 2020-12-30 11:04

Unframing (ebook)

Antonio Pavolini segue da una vita il mondo dei media classici, soprattutto per quanto riguarda la scelta e la distribuzione delle notizie. In questa sua ultima opera (Antonio Pavolini, Unframing, Ledizioni 2020, pag. 116, € 6,99 (cartaceo: €14,90), ISBN 9788855263788) si dedica a quello che lui chiama “unframing”, vale a dire la necessità di “scorniciare” il modo in cui le notizie ci vengono solitamente presentate. La sua tesi, con la quale concordo pienamente da tempo, è che nonostante le visibili differenze di ideologia tra i media ciò che capita è che le notizie presentate sono fondamentalmente le stesse, come se ci fosse un accordo sotterraneo per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su certi specifici temi, tralasciando gli altri. Nella prima parte – che a mio giudizio sarebbe potuta essere un po’ più asciutta – Pavolini mostra vari esempi degli ultimi mesi; la seconda parte è invece la pars costruens, dove alla fine dà anche un utile ennalogo di buone abitudini che noi lettori dovremmo prendere per fare il nostro unframing. Ho molto apprezzato che Pavolini abbia rilassato il suo mantra sulla disintermediazione: in fin dei conti è vero che dobbiamo cercare di evitare l’intermediazione dei soliti noti, ma non è che se cerchiamo noi le notizie con gli algoritmi dei motori di ricerca si guadagni qualcosa… Molto meglio scegliere chi intermedierà per un certo argomento!

Whamageddon 2020 del Friendfeed

Friendfeed è uno stato dell’anima. Dopo anni dalla fine di quel social network, siamo ancora così pazzi (e un po’ solari) da fare cose come frenfini. Anche quest’anno la Flauta ha preparato una versione “personalizzata” di Last Christmas, la canzone del Whamageddon (ah, non preoccupatevi, quest’anno sono sopravvissuto). Stavolta ha arrangiato il famigerato brano a cappella a sei voci, con noi che a volte la cantavamo, a volte no. Potete vedere il video; per non rovinare il tutto, io appaio solo per qualche secondo verso l’inizio, ma c’è la mia voce più o meno dappertutto (con MOLTO Autotune, mi sa, perché io sono sì un basso, ma il mio range è Mi2-Fa#4, e quella parte usa come base il Re2: insomma ho fatto una fatica boia). Ho anche cantato la parte di basso vero e proprio, ma non garantisco sui risultati :-)

Ultimo aggiornamento: 2020-12-25 11:49

L’altro vaccino

Ieri sera mi sono vaccinato contro l’influenza. È la seconda volta in vita mia: la prima fu nel 2009, quando i gemelli erano appena nati e prematuri. Io in genere prendo l’influenza una volta ogni cinque anni, ma quest’anno ho deciso di non rischiare.

Inutile dire che la Premiata Ditta Fontana&Gallera non ha nulla a che fare con la mia vaccinazione, che è arrivata dalla mia grande azienda con le modalità che le sono abituali. Il 22 settembre l’amministratore delegato ci ha scritto dicendo che l’azienda «sta organizzando una campagna di vaccinazione antinfluenzale cui si potrà aderire su base volontaria»; poi più nulla fino al 17 dicembre quando alle 19:31 mi è arrivata una mail dicendo che se volevo partecipare alla campagna avevo tempo fino al 18 dicembre per accettare. Il 22 dicembre è arrivata la seconda mail, che mi dava due possibilità di scelta: il 23 o il 29 dicembre. Insomma l’inerzia aziendale è enorme, ma quando parte parte :-)