Un anno fa di questi tempi c’era la Grande Sfida Nazionale tra Torino, Milano e Cortina per diventare la città candidata per le Olimpiadi invernali 2026. Io, torinese expat a Milano, ero a Cortina con il cappellino Wikimedia Italia, venivo dunque intervistato e ovviamente mi chiedevano per chi tifassi. Alla fine Appendino ha detto che lei non giocava più, Sala e Ghedina hanno fatto buon viso a cattivo gioco e si sono alleati, e alla fine hanno prevalso su Stoccolma-Åre. A parte quello che scrivono i giornali sulla “presentazione entusiasmante e poliglotta” come se i delegati decidessero così all’ultimo momento vedendo chi è più carino, sono convinto che la vittoria sia dovuta alle stesse ragioni per cui Milano si aggiudicò Expo 2015: è stata una delle rare volte in cui c’è davvero stato un lavoro di squadra da parte delle forze politiche (a parte M5S, che però a Milano contano zero e al governo contano epsilon: alle sindache non è restato che congratularsi con due tweet fotocopia, evidentemente preparati da Casalino o chi per lui.
Vediamo ora che succederà. Il grande vantaggio è che il piano proponeva relativamente pochi nuovi impianti, e cose come il villaggio olimpico a Porta Romana si sarebbe comunque fatto sotto altro nome, quindi non si dovrebbe essere troppo in ritardo :-)


Che Ennio Peres si diletti anche di enigmistica e non solo di matematica è cosa nota: “Mister Aster” è un suo pseudonimo quando compone giochi di enigmistici. (Secondo me anche Jo Kolog è in realtà lui, ma non ho prove…) Non è quindi strano che abbia scritto questo testo (Ennio Peres, Corso di enigmistica, Carocci 2018, pag. 179, € 19, ISBN 9788843088027,
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al