Il ministro per l’ambiente chiede ai sindaci di fare ordinanze per vietare l’uso della plastica. Evidentemente la cosa non sta nel programma di governo.
Salvatevi questi numeri
La Stampa è stato uno dei quotidiani che si è battuto di più per spiegare a tutti i suoi lettori la bontà della direttiva copyright. Non è quindi così strano che abbia pubblicato questa intervista a Éric Leandri, amministratore delegato di Qwant, motore di ricerca francese su cui non capisco come sia possibile definire una frase e non le singole parole…
Ma torniamo a noi. Leandri afferma che a suo parere «Un accordo ragionevole potrebbe prevedere una percentuale intorno al 4 per cento del fatturato totale della pubblicità», il che significherebbe per l’Italia tra i 70 e i 100 milioni l’anno. L’articolo non è molto chiaro al riguardo: ma direi che questo riguarda l’articolo 15 (ex 11), la tassa sulle citazioni, anche perché poi continua a raccontare che con il filtro ContentID Google sta già dando 2,5 miliardi l’anno a chi produce contenuti.
Lo so, ci vorranno due o tre anni prima che la direttiva venga recepita dal nostro parlamento. Ma per favore salvatevi quell’articolo, e tiratelo fuori a tempo debito :-)
Quizzino della domenica: Scambio in economia
Supponete che la vostra calcolatrice abbia due locazioni di memoria: M1 e M2, e che ciascuna di esse contenga un numero, rispettivamente a e b. Il vostro compito è trovare un modo per scambiare tra loro i due valori. Se ci fosse una terza locazione di memoria non ci vorrebbe nulla: si copia la prima variabile nella terza locazione, poi si copia la seconda variabile nella prima locazione e infine si copia nella seconda locazione il valore salvato. Ma come si fa senza questo aiutino? Supponete che i numeri siano al massimo di quattro cifre.
(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p373.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema classico.)
E questi da dove arrivano?
Cominciamo dall’inizio. Google ha deciso di far fuori Inbox. Quindi sul telefonino ho dovuto ritornare a usare Gmail, con due fregature: la prima è che non posso tenere insieme tutte le mie caselle email ma devo controllarle una a una, la seconda è che non sono riuscito a trovare nemmeno un modo per vedere in un solo colpo tutti i messaggi ricevuti a un singolo indirizzo se mantengo le etichette Google (social, promotions, updates e simili). Ho quindi eliminato le etichette, ma a questo punto anche la versione desktop non le ha più: amen, ho pensato, posso anche farne a meno. Ma come vedete dall’immagine, a questo punto sono spuntati da chissà quale anfratto gli ultimi messaggi di Google Buzz (ricordate?) di otto anni fa. Che senso ha tutto questo?
Aggiornamento (20:45) ho scoperto per caso come mai si vedono. In Settings → Multiple inboxes c’era una riga “is:buzz” che non so da quanto tempo fosse presente :-) (assieme a is:starred e is:draft. Alla fine ho tolto tutto)
_The Prime Number Conspiracy_ (libro)
Questo libro (Thomas Lin (ed.), The Prime Number Conspiracy : The Biggest Ideas in Math from Quanta, MIT Press 2018, pag. 309, $19.95, ISBN 9780262536356, link Amazon), raccolta di articoli sulla matematica pubblicati su Quanta Magazine, non è certo di semplice lettura. Gli estensori degli articoli non ne possono nulla, e anzi a parere mio hanno fatto dei miracoli nella semplificazione dei temi trattati: ma stiamo parlando di matematica di frontiera, e soprattutto di temi che non sono così sexy da arrivare nelle prime pagine dei grandi media e così rimangono sconosciute anche a chi come me in fin dei conti dovrebbe saperne un po’ di più. Non aspettatevi di trovare matematica vera e propria, naturalmente: in compenso leggendo il libro scoprirete come la matematica appaia in punti a prima vista totalmente scorrelati – un filo conduttore degli articoli è l’applicazione di tecniche da altri campi della matematica. Altro punto interessante è il trovare le biografie di molti giovani matematici contemporanei: non è facile conoscerli in altro modo. Ah: la cospirazione del titolo si collega al fatto che pare che i numeri primi siano un po’ meno casuali di quanto crediamo, o almeno che le coppie di primi successivi non lo siano.
La rapidità dell’Inps
Magari qualcuno passa da loro
L’altro giorno Anna mi fa vedere una lettera arrivataci a casa, dicendo, “visto che ci mandano gli avvisi per la revisione dell’auto?” (Ci stavamo chiedendo se sarebbe stata quest’anno oppure no). Io prendo la busta, la apro, la guardo e dico “certo, ma non è dalla Motorizzazione Civile!”
In effetti la lettera è di una società, tale Konnect, che ci ricorda gentilmente che il nostro veicolo “dovrà essere sottoposto a revisione obbligatoria” e ci segnala che “A pochi minuti da Lei, il Centro di Revisione autorizzato XXX Le mette a disposizione tutta la professionalità ed esperianza nel settore”.
Intendiamoci: la procedura è legale. I dati al PRA sono pubblici; al limite potrei chiedermi se sono davvero usati “per fini istituzionali”, ma siamo su questioni di lana caprina. Quello che Konnect fa è probabilmente vendere il servizio alle officine: magari qualcuno non ne ha nessuna di fiducia, soprattutto se l’auto è relativamente nuova, e quindi sceglie quella lì indicata. Sicuramente non chiederemo di avere i nostri dati cancellati: un avviso fa sempre comodo, e ho già prenotato la revisione nell’officina a trecento metri da casa :-)
Spavento la gente
Ieri alla fine della pausa pranzo, mentre stavo rientrando pedalon pedaloni in ufficio, mi sono trovato una tipa su una macchina Enjoy che – incurante dello stop, o fose pensando alla precedenza per dimensione veicolare – stava cercando di passare dove stavo passando io. Al io urlo “CRETINA!” si è fermata, lamentandosi che l’avevo spaventata.