Clubhouse

Evidentemente sto invecchiando. Però quando ho sentito parlare di Clubhouse non mi è venuta proprio nessuna voglia di cercare un invito (eh sì: a quanto pare la piattaforma è su invito). Ma forse la ragione è anche un’altra. Io sono un tipo da parola scritta, e sicuramente da interazioni asincrone. Ho provato a fare qualche video su Instagram e ho smesso quasi subito. Per quanto riguarda gli audio, a parte tendere a non ascoltare nemmeno i vocali di Whatsapp, mi bastano e avanzano tutte le audiocall che mi tocca fare per lavoro. Insomma, secondo voi quanto possono interessarmi chat vocali sincrone di gruppo, dove tra l’altro le “persone interessanti” parlano e gli altri per lo più stanno ad ascoltare?

Ma naturalmente proprio le ragioni per cui io me ne sto ben lontano da Clubhouse potrebbero portare alla sua fortuna almeno per un certo qual periodo…

Quizzino della domenica: Divisibilità a cascata

Qual è il numero di dieci cifre tutte diverse abcdefghij tale che sia divisibile per 10, abcdefghi sia divisibile per 9, abcdefgh per 8 e così via fino ad a divisibile per 1?


[abcdefghij]
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p500.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema pubblicizzato da John Conway, vedi per esempio la rubrica di Alex Bellos.)


Le chat à six pattes et autres casse-tête (libro)

copertina A parte quella italiana, io generalmente ho frequentato solo la matematica ricreativa in lingua inglese, per ovvie ragioni linguistiche. Non so se sia una grande idea, leggendo questo libretto. (Louis Thépault, Le chat à six pattes et autres casse-tête, Dunod 2008, pag. 221, € 20,90, ISBN 9782100514052). Thépault ha un approccio molto diverso ai problemini numerici, e soprattutto la prima sezione del libro per me è stata una scoperta continua. L’unico piccolo problema è che il testo è ovviamente in francese, ma per fortuna sono comunque riuscito a leggerlo senza troppi problemi…

statistiche del sito per gennaio 2021

Gennaio non cambia molto rispetto a dicembre. I visitatori unici sono stati 18751 per 35119 visite; le pagine accedute sono state solo 71704, con 224049 hit. Capodanno e il 30 gennaio hanno visto meno di 1000 visite. La top 5 vede due post del mese, ma con numeri risibili:

  1. Eupnoico: 1517 visite
  2. Economia: 808 visite
  3. Centro operativo postale: 450 visite
  4. Abissine, copy e shitstorm: 290 visite
  5. Il pregiudizio dell’orticello: 259 visite

Gli evergreen sopra i 500 accessi sono il solito romanaccio (1675) e la pagina con gli accordi (631), oltre a quella dei miei libri (671).

clickbait analogico

Stamattina ho ritirato la posta (di ieri) e ho trovato una busta con titolo una frase tipo “Perché Riccardo Fogli sta cantando in una vasca da bagno? Apri la busta per scoprirlo!”. Ho dunque fatto una deviazione e sono andato nel locale spazzatura a buttare la busta nell’apposito bidone.

Non so voi, ma io sto diventando sempre più intollerante nei confronti del clickbait.

acquisti a orologeria

non prima delle 10:15
Abbiamo visto durante questi mesi i nastri bianchi e rossi posti sugli scaffali dei supermercati per impedire la vendita dei prodotti acquistabili in negozi a cui un qualche DPCM imponeva la chiusura. Quello che mi mancava erano gli scaffali con prodotti acquistabili solo dopo una certa ora.

Per chi non vivesse a Milano, spiego l’arcano. Il sindaco ha firmato un’ordinanza (la trovate a partire da qui) per scaglionare le aperture dei negozi cittadini in modo da ridurre l’affollamento sui mezzi pubblici al mattino, privilegiando le scuole. I negozi non di alimentari (tranne farmacie, parafarmacie, tabaccai ed edicole) dal lunedì al venerdì non possono aprire prima delle 10:15, appunto.

Tutto chiaro? Beh, nemmeno troppo. Mentre ci può essere una certa logica perversa nel dire che se non posso comprare un concime per piante da un fioraio allora non posso nemmeno prenderlo all’Esselunga (pur potendo comprarlo online…), sarebbe a questo punto stato molto più logico chiudere anche i supermercati fino alle 10 e un quarto, lasciando aperti solo i negozi che vendono unicamente alimentari in modo che se ci serve al volo un litro di latte lo si può prendere. Chissà perché non è stato fatto così.

Mattarella ha perso la pazienza

Incarico di governo a Mario Draghi. Non me lo aspettavo (non che voglia dire molto). E secondo me non se lo aspettava nemmeno Matteo Renzi, che a questo punto perde la sua scommessa per aver tirato troppo la corda. Se si farà, un governo Draghi è un’emanazione diretta di Mattarella, soprattutto se è vero che ha detto che negli ultimi anni, dallo scioglimento delle Camere al nuovo governo “Nel 2013 passarono 4 mesi, nel 2018 5 mesi. Si tratterebbe di tenere a lungo il Paese senza un governo in pienezza di funzioni”. Altrimenti avrebbe tranquillamente potuto chiamare Cartabia; ma in quel caso ci sarebbe stato un governo paradossalmente più forte politicamente.

Vedremo che succederà…

niente mail fuori orario di lavoro!

fuori orario non si accettano mail
Venerdì nel tardo pomeriggio cerco di prendere in prestito elettronico un libro da MediaLibraryOnLine; il libro in questione però non è scaricabile. A volte queste cose capitano: non è un grave problema, basta scrivere all’help desk e il link viene ricreato. Ho così scritto, e mi è arrivata una risposta automatica della quale ho allegato uno stralcio. (La maggior parte della mail conteneva la risposta ad alcune faq)

Lungi da me il chiedere che ci sia un helpdesk in funzione h24. Ma il punto di scrivere una mail, e non aprire una chat o un sistema di instant messaging, è proprio quello di poter avere una gestione differita della richiesta. Spedisco la mail venerdì sera, lunedì (o anche martedì o mercoledì, se ci sono troppe richieste) qualcuno mi risponderà con calma. Invece Medialibrary ha scelto di rispondere solo alle mail che arrivano man mano.

Se la cosa vi pare normale, pensate a cosa succederebbe se le cassette per le lettere avessero un meccanismo che impedisca di imbucare una missiva fuori orario di lavoro…