Io sono un democristiano dentro. Quando ci sono situazioni di tensione in cui mi tocca stare, cerco tipicamente di trovare un compromesso. (Se posso, abbandono il campo: ma questa è un’altra storia). Mario Draghi no. È possibile che cerchi mediazioni prima di decidere qualcosa, ma quando l’ha decisa non lo schiodi più.
Prendiamo la storia del green pass. Non ho problemi a dire che secondo me non era quella la scelta da prendere, e sarebbe stato molto meglio introdurre l’obbligo vaccinale vero e proprio e non questo suo succedaneo surrettizio, ma tant’è: il governo ha deciso di usarlo non solo per gli spostamenti sovrannazionali, ma anche per accedere ai luoghi di lavoro. Tutti i novax sono insorti, hanno cominciato a fare manifestazioni più o meno autorizzate ogni sabato (con varie diversioni…) e con l’avvicinarsi della fatidica data hanno praticamente monopolizzato le notizie. Evidentemente speravano in un allentamento dell’ultimo minuto. Cosa è successo? Niente. Non si è allentato nulla, sabato pomeriggio ho visto una coda inverosimile davanti a una farmacia che presumo facesse tamponi rapidi (ah: Draghi non ha nemmeno portato a 72 ore la validità di quel tipo di tamponi, tanto per dire) e la vita continua come prima.
L’unica cosa che mi domando è come mai tutti questi protestatari non si siano accorti che non ci sarebbe stata trippa per gatti… e dire che avevano visto come Draghi tratta Salvini!
![[x²+y² = xy]](https://i0.wp.com/xmau.com/wp/notiziole/wp-content/uploads/sites/6/2021/09/q546a.png?resize=525%2C120&ssl=1)
Credo che la miglior definizione di questo libro (Hervé Le Tellier, 