Le detrazioni “poco importanti”


Siamo in periodo di riforma fiscale e si parla di tagli alle detrazioni “poco usate”, nel senso che meno dell’1% dei contribuenti ne usufruisce. Il Corriere si ricorda di essere il baluardo della borghesia e ci mostra quello che potrebbe venire eliminato: spese per gli asili nido, spese sanitarie per disabili, mantenimento dei cani guida dei ciechi (questo nemmeno scritto in grassetto, tanto i cani non leggono).
Io avrei capito una riforma che sposta strutturalmente quei fondi, in modo da ridurre il numero di possibili detrazioni lasciando allo stesso tempo i soldi per questi temi. Ma a quanto pare non sarà così: semplicemente si sceglie di togliere cose per cui saranno in pochi a lamentarsi. O almeno al Corsera cercano di far passare questo concetto. Interessante, vero?

vabbè rileggere la spesa, però…

Come avevo scritto, la tessera Fìdaty che uso all’Esselunga è ormai contaminata, e tutte le volte che vado a fare la spesa con l’infernale macchinetta viene chiesta una rilettura. Anna ha deciso di lasciar perdere e fare le spese grosse passando dalle casse presenziate; io mi sto impuntando e tutte le volte che devo prendere poche cose uso il marchingegno, per la serie “chi la dura la vince”. Però…
Stamattina dovevo andare fisicamente in ufficio; visto che aveva appena smesso di piovere e nell’intervallo di pranzo mi farò vaccinare contro l’influenza, dopo avere lasciato vicino alla scuola i ragazzi mi sono avviato verso l’Esselunga di Porta Nuova, dove ho comprato 2 (due) cose per la schischetta: un pezzo di pizza margherita e una bottiglietta d’acqua. Totale: 2 euro e 14 centesimi. Passo alle casse automatiche e appare il solito messaggio “la spesa deve essere riletta”. Mi sposto alla cassa rilettura, e aspetto: non arriva nessuno. Dopo qualche minuto ho fatto l’unica cosa possibile: telefonare al negozio e chiedere che mandassero qualcuno (arrivato poi immediatamente, dopo l’avviso all’altoparlante). Non mi sembra un sistema ottimale.

Ariel

La nostra gatta era del 1999. Anzi dovrei dire che era la gatta di Anna, io sono arrivato solo nel 2002. La sua salute si è man mano deteriorata: ad agosto pensavamo che non ce l’avrebbe fatta, ma una cura di idratazioni e vitamina B-12 sembrava averla fatta rinascere. Ma era l’ultima delle sue sette vite. Probabilmente era arrivato un ipertiroidismo che l’aveva ridotta a un mucchietto d’ossa. Lunedì abbiamo fatto un tentativo disperato con cortisone e antibiotico, anche perché era finita in ipotermia (34.9 di temperatura…). Ma quando ieri mattina ho visto che non aveva toccato cibo, ho capito che non c’era più nulla da fare. La giornata è stata uno strazio: la mettevo nella sua cuccia con una boule d’acqua calda, e lei dopo un po’ andava a spiaggiarsi al freddo alla finestra. La tenevo in braccio e lei, che lo aveva sempre odiato, se ne stava immobile. Persino il suo miagolio incazzoso (e ad alto volume, probabilmente era ormai anche sorda) era diventato quello di un cucciolo. Quando Anna è tornata dalla sua aula siamo andati dalla veterinaria e l’abbiamo salutata per l’ultima volta. La veterinaria ga fatto fatica a trovare una vena abbastanza grande per l’eutanasia, da quanto si era rinsecchita :-(

Chiudono Studio Aperto e Tg4. E allora?

La notizia che probabilmente Studio Aperto e Tg4 chiuderanno a fine anno non è certo piacevole per chi ci lavora. Però onestamente non mi pare che sia un colpo alla pluralità dell’informazione. Stiamo parlando di Mediaset, cioè di un’azienda privata. Possiamo immaginare che le notizie che si scelgono per Studio Aperto siano di taglio diverso da quelle scelte per Tg4, considerando che i target delle due reti sono diversi, ma è molto improbabile che le notizie siano date da punti di vista diversi: sarebbe più che altro schizofrenia. Quindi avere solo Tg5 e TgCom non è una limitazione, da questo punto di vista.

(Poi fosse per me avrei una sola newsroom anche in Rai, ma so bene che la politica italiana non lo permetterebbe mai…)

Quizzino della domenica: Contro la parascevidecatriafobia

Restiamo sui calendari. Se avete paura del venerdì 13, vi sarete sicuramente accorti da tempo che quando va male ve ne trovate tre in un anno, ma nella migliore delle ipotesi ce ne sarà comunque sempre almeno uno. Riuscite a trovare una permutazione dei mesi e un giorno della settimana in cui cade capodanno che permetta di avere un anno intero senza venerdì 13?



(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p550.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problem of the Week numero 1329 di Stan Wagon; immagine da FreeSVG.org)


Keplero (libro)

Codice ha fatto davvero bene a pubblicare una nuova edizione di questo libro (Anna Maria Lombardi, Keplero : Una biografia scientifica, Codice 2020² [2008], pag. 240, € 18, ISBN 9788875788940), dove Anna Maria Lombardi nella cornice di una biografia di Johannes Kepler fa un lavorone per farci capire la modernità del grande astronomo. I classici ricordi in pillole che abbiamo dai tempi delle scuole superiori si possono sintetizzare in “Keplero ha enunciato le tre leggi sul moto dei pianeti, che hanno permesso al sistema copernicano di affermarsi definitivamente; però l’ha fatto quasi per sbaglio, visto che era ancora imbevuto di aristotelismo e credeva negli oroscopi”. Su quest’ultimo punto, gli oroscopi li faceva per guadagnarci qualcosa. Sul resto si scopre che Keplero era sì guidato da principi geometrici più che aristotelici; ma era ancora più guidato dalle osservazioni, e soprattutto aveva un’idea ai tempi davvero rivoluzionaria: le leggi dell’astronomia dovevano essere ricavate dall’applicazione di principi dimostrabili, e non con ipotesi a priori come per Aristotele. La differenza è enorme: non siamo ancora all'”hypotheses non fingo” newtoniano, ma Keplero costringe sé stesso a scartare le ipotesi che gli sarebbero piaciute da un punto di vista teorico (nel senso aristotelico) ma non funzionano in pratica. Le orbite ellittiche derivano proprio da questo, così come la terza legge che per lui è soddisfacente per il rapporto 3:2 che è “musicale” ma soprattutto perché dimostra allo stesso tempo che i pianeti non seguono orbite casuali ma secondo delle leggi e che il sistema copernicano è superiore a quello tolemaico non tanto per la precisione maggiore quanto per la maggiore sua logicità.
Il tutto accade in mezzo alle lotte di religione (Keplero era luterano, anche se probabilmente non così ortodosso) e soprattutto la guerra dei trent’anni e al processo per stregoneria contro sua madre. In pratica in un solo libro trovate una biografia avvincente e un manuale di storia della scienza: che volete di più?

Non è una regione per vecchi

L’altro giorno mi è arrivata una lettera dalla Regione Lombardia che mi invitava a fare lo screening periodico per i tumori al colon retto. Ottima idea, indubbiamente. Quello che però non capisco è perché lo screening si fa solo fino ai 74 anni. (Che lo si faccia dai 50 anni in su credo dipenda dal fatto che averlo da giovani è molto raro). Visto che mi pare improbabile che al crescere dell’età la probabilità di avere quel tumore cali, mi chiedo se hanno fatto un bieco conto statistico sull’aspettativa di vita…