Quizzino della domenica: Troppa birra fa male

Qualche anno fa sono andato a Dublino a trovare un mio amico, anche lui esperto in giochi matematici. Siamo finiti in un pub, seduti l’uno davanti all’altro, e abbiamo parlato ma soprattutto bevuto. Alla quarta Guinness il mio amico prende un pezzo di carta e scrive con grafia incerta l’espressione qui sotto, garantendomi che anche se aveva bevuto un po’ più del solito non era ubriaco, e l’espressione era corretta. Io gli ho chiesto se mi prendeva in giro, ma poi il mattino dopo, passata la sbornia, ho capito che aveva ragione. Come mai?



(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p567.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Jaume Sués Caula, Giochi di ingegno per esercitare il cervello, Armenia 2017, problema 87)

Compro libri, anche in grandi quantità (libro)

copertina Non c’è dubbio: Spadaccini scrive molto bene. Lo si vede già dall’introduzione. E non mi lamento nemmeno più di tanto dei pezzettini riempitivi alla fine dei capitoletti – che nascono di solito come articoli indipendenti pubblicati in rete; secondo me non era necessario dare una parvenza di continuità perché sarebbe bastato parlare di storie, ma quella è una sua scelta di per sé innocua. Quello che invece non mi è piaciuto è il tentativo di mischiare una parte più descrittiva – le storie sui libri e sulle persone – con una parte più narrativa che dal mio punto di vista è completamente avulsa, come l’estratto del suo romanzo mai portato a compimento. (Parlare del suo rapporto con i libri ha invece senso nel contesto). Insomma il risultato è stato qualcosa che non è né carne né pesce.

(Giovanni Spadaccini, Compro libri, anche in grandi quantità : Taccuino di un libraio d’occasione, UTET 2021, pag. 184, € 16, ISBN 9788851185497)

Cara Esselunga, perché rilettura *parziale*?

Dopo qualche volta in cui miracolosamente la rilettura della spesa non mi veniva chiesta, adesso a quanto pare sono tornato ad essere “cattivo”. Vabbè. C’è però una cosa che non ho per nulla capito.
Oggi prima di pranzo sono andato a prendere tre cose che mi mancavano, e mi è arrivata una richiesta di rilettura parziale. Il punto è che quando ho scritto tre cose intendevo proprio tre (per un totale di 4,66 euro, ma quello è irrilevante). Non potevano semplicemente fare una rilettura totale, che probabilmente era persino più veloce? (quella parziale non si fa in cassa). Niente, non riesco proprio a capire la logica di quel sistema.

I melomani all’attacco

Come si vede dalle statistiche di gennaio, il post di gran lunga più acceduto è stato quello sulla scomparsa delle informazioni sui brani trasmessi dall’ex canale V della filodiffusione, ora Rai Radio 3 Classica. Non che le cose siano cambiate nel mese e mezzo da quando l’ho scritto: la nuova app Rai continua a non mostrarli, e le uniche possibilità sono leggerli giorno per giorno su Facebook oppure fare come me e scrivere a radioclassica@rai.it per farseli mandare ogni settimana.

Quello che non si può vedere è che io ho anche ricevuto vari messaggi di gente che si lamenta – non con me ma con la Rai – di questo taglio. Tenete conto che a parte i miei ventun lettori abituali, che comunque commentano direttamente sul blog, è rarissimo che io riceva un messaggio: è vero che c’è il tab “Scrivimi!”, ma non è così visibile. Mi sa che il fatto che queste persone mi scrivano comunque è perché sono uno dei pochi che ha commentato la notizia e con cui ci si può sfogare: storicamente i melomani sono pochi, ma molto agguerriti :-) (ricordo le lettere di fuoco pubblicate sul Radiocorriere quando ero bimbo…)

La tristezza in tutto questo è che è abbastanza ovvio che la Rai non ritornerà sui suoi passi, visto il disinteresse dei media; il tutto per una cosa che è vero che non portava profitti, ma non le costava nulla.

Grazie per le informazioni che non mi dai

Google, io capisco che tu mi voglia tanto bene da avvisarmi che «È stata rilevata la compromissione di una o più password salvate nel tuo Account Google». (non puoi sapere che quella è una password che non serve a nulla). Ma a questo punto non mi dici «da parte di un sito o un’app che utilizzi» ma mi dici anche quale sito. (Sicuramente c’è stato canva, ma quello lo sapevo già da solo visto lo spam che mi arriva). Altrimenti sei omertoso.

statistiche del sito per gennaio 2022

Se guardiamo gli ultimi mesi, si vedrebbe anche una leggera risalita: peccato che rispetto a gennaio 2021 manchi più del 20% di accessi. Più precisamente, i visitatori unici sono stati 14491, le visite sono 31960; le pagine accedute sono state 97632 con 195539 hit. I giorni sotto le 1000 visite sono stati sette: il minimo è 872, ma era Capodanno… La top 5:

  1. Rai Radio 3 Classica e la morte dei palinsesti dettagliati: 1489 visite
  2. Mala tempora currunt: 300 visite
  3. E le mascherine?: 261 visite
  4. Quizzino della domenica: ordinatevi!: 258 visite
  5. Postini e arrotondamenti: 256 visite

siete pronti per la rivolta popolare?

Se non ho letto male il testo dell’ultimo DPCM, da stamattina occorrerà un green pass, ancorché di base, per entrare in una libreria – ma tanto non ci entra quasi nessuno…, in un’edicola, ma soprattutto in tabaccheria. I casi sono due: o arriva la rivoluzione o vedremo tabaccai uscire dal negozio per vendere le stecche ai tabagisti novax, quelli insomma che vogliono sapere cosa si prendono…