Incubi

So di gente a cui capita di sognare di dover (ri)fare l’esame di maturità. Credo però di essere l’unico ad aver sognato l’altra notte di dovere fare il commissario alla maturità. E vi assicuro che il sogno era comunque pesante :-)

AnonAddy

Vi siete mai chiesti come abbia fatto un certo spammatore a scoprire il vostro indirizzo email? Beh, il passato è passato. Ma per il futuro AnonAddy vi potrà aiutare. In pratica, una volta registrati (gratuitamente, ma ci sono opzioni freemium) potrete creare un numero indefinito di indirizzi diversi che potete usare per servizi diversi. A questo punto, se il messaggio di spam arriva da uno specifico indirizzo, potete sapere chi l’ha usato.

Di per sé il numero di indirizzi creabili è illimitato. Nel piano gratuito però il nome del mittente rivela il vostro vero indirizzo email, quindi vi consiglio di usarne uno diverso da quello preferito: inoltre la banda usabile è relativamente limitata e quindi è meglio usare AnonAddy solo per iscriversi a qualche servizio esterno e non come casella generica. Infine i più capaci possono scaricarsi i sorgenti e lanciare il servizio su un proprio dominio…

Toglierci il pane di bocca

Lunedì, in un incontro con i sindacati, la mia azienda ha indicato le misure ponte che prenderà prima di prendere quelle definitive a luglio (misure che andranno da CIG pesante a licenziamenti, se il sindacato non accetta un contratto di solidarietà che è una CIG sotto falso nome). Tra le misure, a parte eliminare il lavoro agile a non meglio identificati settori “con una bassa produttività” (no, non è stato detto né quali settori siano né quante persone saranno coinvolte, e scommetto che non lo sanno nemmeno loro) ci è stato comunicato che non verranno più elargiti i buoni pasto per le giornate in cui siamo a casa in lavoro agile.

Ho fatto un po’ di conti spannometrici, e il risparmio per l’azienda è dell’ordine di grandezza delle buonuscite regolarmente date agli amministratori delegati fatti regolarmente fuori. In pratica ci dobbiamo togliere il pane di bocca per pagare gli ex capi…

L’età dei personaggi pubblici


Magari qualcuno si può chiedere perché l’anno scorso GQ ha pensato di dedicare un articolo a Stefania Rocca per il suo… quarantaseiesimo compleanno. A parte Valentino Rossi, il 46 non è che dica molto, non è mica il quarantadue! Se questo qualcuno è curioso, però, magari dà un’occhiata all’URL dell’articolo e scopre che c’è scritto “stefania-rocca-50-anni-rock”. In effetti, ricordare il cinquantesimo compleanno ha molto più senso, su questo non ci piove. E in effetti si fa in fretta ad andare sull’Internet Archive e vedere che l’articolo originale si intitolava “Stefania Rocca, i primi 50 anni di un’anima rock”.

L’altra settimana, però, la signora Rocca e/o il suo agente hanno deciso che il passato era passato, e quindi l’età della signora Rocca è di soli 47 anni. Per posti come GQ ci devono essere argomenti molto convincenti per fare riscrivere un articolo pubblicato l’anno scorso; su Wikipedia la cosa potrebbe sembrare banale ma in realtà è un po’ più complicata, come potete vedere. Mi è stato riferito (ma potrebbe essere una malignità…) che l’agente in questione ha mandato alla Wikimedia Foundation un codice fiscale della signora Rocca dove risulta il 1975 come data di nascita… ma il codice fiscale in questione corrisponde a un maschio e non a una femmina.

Ad ogni modo, la signora Rocca non è certo l’unica persona a cercare di inserire su Wikipedia una data di nascita diversa da quella che era sempre stata considerata tale in passato. Il primo caso che mi viene in mente è quello del mago Silvan (simsalabim!), ma anche Elisabetta Sgarbi, come già scrissi, afferma di essere nata nel 1965 come anche riportato dalla Treccani: il talento della signora Sgarbi si notava fin da ragazza, considerando che ha conseguito la laurea in farmacia nel 1980… Avevo anche segnalato alla Treccani che nel sito c’era stato uno scambio di caratteri, e il 1956 che è la data di nascita della signora Sgarbi era diventato 1965, ma non mi hanno mai risposto. Non so se Wikipedia abbia più errori della Treccani, ma sicuramente correggerli è più semplice!

Eurovision è politico? Ovvio.

punteggi Eurovision per l’Ucraina


In questo thread Twitter potete vedere i punteggi dati all’Ucraina nel televoto per Eurovision 2022. Diciamo che era una vittoria annunciata, se ne avevo sentito parlare anch’io che di Eurovision non mi sono mai interessato. (Per dire, venerdì e sabato ero a Torino. Sabato mattina sono persino passato davanti al Valentino, dove se non ho capito male c’era il palco con musica 24/7 per tutta la settimana. Non mi sono nemmeno fermato un secondo).

Detto questo, e aggiunto che la gara è una tamarrata unica – nulla di male, basta solo esserne consci – non vedo perché Altiero Spinelli dovrebbe rivoltarsi nella tomba, come scrive Antonio Pavolini. Esprimere il sostegno a una nazione per mezzo del voto a una canzone è un modo come un altro, e nemmeno dei peggiori; se mettiamo da parte l’Australia, è anche un modo per essere uniti, pur soltanto nella musica. Quello che avrebbe dovuto far rivoltare nella tomba Spinelli è piuttosto il fatto che Russia e Bielorussia siano state escluse dalla manifestazione…

(ah, mi dicono anche che la canzone ucraina era carina, il che male non fa)

Quizzino della domenica: Le linee aeree dell’Aeristan

La nazione dell’Aeristan ha quindici aeroporti, uno per ciascuna delle maggiori città del paese, e tre compagnie aeree la cui flotta unisce coppie di città. Qual è il numero minimo di rotte possibile per cui, anche se una delle compagnie fallisse, sarebbe comunque possibile andare da una qualunque città a una qualunque altra città, al limite facendo uno o più scali e cambiando aereo?
[aeroporto]

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p586.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Peter Winkler, Mathematical Puzzles, “Air Routes in Aerostan”; immagine di GDJ, da OpenClipart.org)

Carnevale della matematica #160

“canta, canta, canta… tra i cespugli canta, canta”
(Poesia gaussiana)

logo-carnevale_matematica
Benvenuti all’edizione numero 160 del Carnevale della matematica, dal tema “aritmetica”. Il 160, oltre a essere un numero abbondante e il più piccolo numero n per cui l’equazione φ(x) = n ha esattamente 12 soluzioni (φ è la funzione phi di Eulero), è la somma dei primi undici numeri primi ed è semiperfetto: meglio che niente, insomma. I vecchietti come me si ricordano che un SMS conteneva al massimo 160 caratteri (“settetti”, ad essere pignoli); a proposito di caratteri, il codice ASCII 160 è lo “spazio insecabile“.
Dionisoo ci ha mandato la cellula melodica qui sotto, direi alla portata musicale di tutti nonostante l’accordo di settima e nona usato nell’armonizzazione :-)

Vediamo ora i contributi, piuttosto ridotti rispetto al solito. Cominciamo proprio con Dionisoo che ci propone la sua recensione del libro di Vincenzo Fano (nessuna parentela con Gino, che io sappia), Vincenzo Fano − I paradossi di Zenone − una piccola perla per chi voglia approfondire i paradossi del filosofo eleate. Il libro, come avrete capito, cerca di spiegare i paradossi di Zenone visti con le conoscenze accumulate in due millenni e mezzo.

Di aritmetica parla – o meglio fa una citazione – Annalisa Santi, con il suo post Chi ha paura di Cecilia Payne? dove si trova questa frase tratta dall’autobiografia di Payne: “Nei sei anni trascorsi nella sua scuola, la signorina Edwards mi ha dato una ricca educazione. A volte penso che mi abbia insegnato tutto quello che dovevo sapere. A 12 anni parlavo francese e tedesco, avevo una conoscenza di base del latino e una piena padronanza dell’aritmetica”. La scienziata, matematica e astronoma britannica Cecilia Payne fece una scoperta rivoluzionaria, al pari di quelle di Newton, Darwin o Einstein: contro tutte le teorie dell’epoca mostrò infatti come le stelle fossero composte quasi interamente da idrogeno ed elio. Questa ipotesie, sebbene completamente corretta, fu inizialmente rifiutata dagli astronomi dell’epoca e poi addirittura “rubata” e attribuita erroneamente al più noto Henry Russell.

Invece Zar afferma che il suo post, che continua la serie della rilettura matematica della Divina Commedia, sia perfettamente in tema. Siamo arrivati al canto VI dell’Inferno: ci sono Cerbero che iscoia ed isquatra, il De Anima di Aristotele e il Primo Mobile. Del resto, Dio ha fatto i numeri naturali, che sono la base dell’aritmetica.

Passiamo ai Rudi Mat(h)ematici che questo mese sono stati insolitamente parchi di materiale, pur considerando RM 279 che è stato pubblicato dopo il 14 aprile.

  • Il Quick&Dirty nomato “Infiniti cerchi”: essendo un Q&D non stupisce che sia breve; però si tratta di un Q&D con figura annessa, il che fa sì che il testo vero e proprio sia davvero sintetico: quindici parole in tutto, 90 battute, spazi e interpunzione compresi. In compenso, ha generato un bel numero di commenti (molti di più delle parole del testo), e tutt’altro che brevi. Ma questo è merito della geometria e dell’infinito, non certo nostro…
  • Il post istituzionale di soluzione del problema pubblicato su Le Scienze di Aprile, Vagabondi metropolitani . A ben vedere, qui i commenti dei lettori sono di meno di quelli del post precedente, ma non meno significativi: si ventila l’ipotesi (tutt’altro che peregrina) che noi si possa aver fatto pasticci nell’esporre la soluzione, o forse addirittura il problema stesso. La nostra tattica preferita (“se un lettore dice che abbiamo sbagliato, aspetteremo finchè un altro lettore sosterrà che abbiamo ragione. Nel frattempo, silenzio come è silenzioso un sottomarino braccato dai cacciatorpedinieri”).
  • Infine un PM termoastronomico, dall’evocativo titolo “Su Mercurio siamo fritti?”. Dentro, oltre a Mercurio, ci sono anche il Corpo Nero di Planck, le mucche sferiche e Giacomo Leopardi. Nessun riassunto, dovete leggervelo…

Gianluigi Filippelli, come me, si sdoppia. Su DropSea, Per la serie dei Paralipomeni di Alice, I poliedri di Leonardo parla dedi poliedri regolari disegnati da Leonardo Da Vinci per il De divina ratio di Luca Pacioli. Per la serie dei Rompicapi di Alice, Il giro della bertuccia è su un rompicapo di Sam Loyd. Infine, nella serie delle particelle musicali Gianluigi sta esaminando alcune canzoni tratte dall’album Into the electric castle degli Ayreon, affrontando in ogni articolo affronto un paio di canzoni; in Solo tu puoi decidere la prima parte è dedicata all’albero delle decisioni.
Sul Caffè del Cappellaio Matto, invece, c’è un solo contributo: Le linee temporanee della Justice League, articolo che, ispirato dal manga in corso di ristampa in questi mesi con la Justice League protagonista esamina le fantomatiche linee di ley, il tutto con un finale matematico.

In zona Cesarini sono anche arrivati i contributi di MaddMaths!:

Una storia a fumetti su Maryam Mirzakani, pubblicata in collaborazione con l’UMI
In occasione del May 12 è stato pubblicato il nuovo albo della collana Comics&Science, The Mirzakhani Issue, prodotto da Cnr Edizioni in collaborazione con l’Unione Matematica Italiana, che contiene la storia SOTTO IL SEGNO DEL TORO, scritta da Davide La Rosa e disegnata da Silvia Ziche. La storia è stata pubblicata il 1 maggio in versione cartacea in italiano e dal 12 maggio è possibile trovarla in inglese in versione digitale liberamente scaricabile dal sito dell’UMI a questo indirizzo.

Il 5 e 6 maggio a Palermo si è finalmente svolta la seconda edizione del “Carnevale della Matematica dal vivo“, una manifestazione di divulgazione matematica organizzata dal Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Palermo in collaborazione con l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo (IAC-CNR) e con MaddMaths!. Leggiamo il reportage di Nicola Parolini.

Fantamatematica è la prima serie podcast prodotta da MaddMaths!
A cura di Stefano Pisani, Fantamatematica racconta le vite dei matematici come non si sono mai sentite prima. Vi segnaliamo i nuovi episodi:
Episodio 6: Paul Erdos, lo zingaro della matematica

Matematica in volo. Intervista con Erica Occhionero
Erica Occhionero ha conseguito la laurea magistrale in matematica presso l’Unisalento con la tesi “Un’introduzione al gruppo delle trecce anulari”. È salita alla ribalta mediatica per la performance danzante durante la sua discussione. L’intervista Marco Menale, coinvolgendo anche i suoi relatori, il Professore Francesco Catino e la Dottoressa Marzia Mazzotta.

Matematica senza Pace
La guerra in Ucraina continua e MaddMaths! cerca di offrirvi alcune riflessioni legate alla comunità matematica. Sandra Lucente, partendo dall’oggi, ci riporta alle posizioni pacifiste di alcuni grandi matematici del passato, tra cui spicca la figura di Ennio De Giorgi.

Collane, orecchini e… numeri
Cosa c’entrano le collane e gli orecchini con i numeri primi? Alessandro Zaccagnini ce lo racconta, presentando al tempo stesso delle dimostrazioni senza formule (ma usando collane e orecchini, appunto) di due teoremi di teoria dei numeri.

Un ricordo del mio maestro Jean-Pierre Demailly
Qualche settimana fa è venuto a mancare il matematico francese Jean-Pierre Demailly (1957-2022). Simone Diverio, che è stato suo allievo, lo ricorda nel testo che vi proponiamo.

LA LENTE MATEMATICA (a cura di Marco Menale)
Quando i dati non bastano: Il metodo bootstrap
Corsa agli armamenti: i dati SIPRI del 2021
Overconfindence bias, occhio alle proprie convinzioni

Per quanto riguarda il sottoscritto, sul Post ho i classici Problemini per Pasqua 2022 con relative risposte e Matematica e sport: un vero parallelo?, dove prendo spunto da un fumetto di SMBC per chiedermi se davvero la matematica è così complicata da fare. Sulle Notiziole per una volta non ho recensioni di libri matematici: tra i quizzini troverete Non proprio Goldbach, Meglio non giocare a poker, L’antropologa e Perdere ai dadi.

Arrivederci a giugno, con il Carnevale – nome in codice “delizioso & melodioso” – ospitato da Mr Palomar!