Archivi autore: .mau.

Informazioni su .mau.

matematto non praticante

Pulsanti, anyone?

pulsanti Ho letto sull’Atlantic questo articolo sul ritorno dei pulsanti nei device (più sui cruscotti delle auto che nei telefoni, purtroppo).

A me personalmente i pulsanti piacciono, ma per un motivo che non è contemplato nell’articolo: non rovino lo schermo con le mie ditate tipicamente sporche. Oggettivamente non capisco la differenza che ci sarebbbe tra l’app a video che può tranquillamente essere aggiornata e il pulsante per cui deve essere buona la prima; e ho dei dubbi che il pulsantone sulla scrivania di Donald Trump fosse uno status symbol, ma con Trump non si può mai sapere. Quello che però è probabilmente vero è che alle aziende conviene evitare i pulsanti fisici, perché costano di più: e quindi le aziende hanno fatto in modo da convincerci che i pulsanti siano roba vecchia…

Memo: non scrivere alla pubblica amministrazione

Ci sono cascato un’altra volta. Volevo capire se era possibile arrivare in anagrafe (a Milano, probabilmente in altri posti in Italia sì) per rinnovare la carta d’identità portandomi una chiavetta usb con le foto. Forse se avessi telefonato avrei avuto una risposta diversa dal copincolla del testo della pagina web (anzi no, peggio ancora, perché scrivono “è necessaria la presenza di entrambi i genitori” quando sul sito del Comune c’è l’apposito modulo di delega.)

E il brutto è che il titolo del mio messaggio è “foto in formato elettronico”…

Aumenti assoluti e costi medi

extracosti

costo medio dei voli più aumento assoluto del carburante

Leonard Berberi ci rende edotti sul Corriere Economia che «la legge sui carburanti verdi per l’aviazione (ReFuelEu) è destinata a far salire il costo dei biglietti aerei in Europa già dal 2025 e fino a 30 euro a tratta dal 2035 (tenendo fissi i prezzi dei voli)». Aggiunge che «Per un mercato come l’Italia — dove l’anno passato la tariffa media per un volo nazionale/europeo di sola andata è stata di 60,6 euro — significherebbe un aumento del 50%.» Ci fa anche il disegnino, che ho riportato in cima a questo articolo.

Ora, il costo del carburante è abbastanza proporzionale alla distanza percorsa. (“Abbastanza” perché a quello che so una parte consistente del carburante viene usato al decollo). E in effetti nel testo troviamo scritto che il costo dei biglietti aumenta fino a 30 euro a tratta. Come si può mischiare un aumento assoluto (i 30 euro) a un costo medio e pensare di avere un risultato sensato? E comunque se poi scrivi che secondo Lufthansa «applicando le quote di Saf ed e-kerosene imposte per il 2030 la spesa salirebbe a 6,1 miliardi, in aumento del 38%.» e questo senza considerare tutte le altre spese, mi spieghi come arrivi al 50%?

(Comunque se non capisco male ci sono altre stime che danno aumenti molto più ridotti)

Quizzino della domenica: Uguale o raddoppiato

Jacopo e Cecilia si sono inventati una nomenclatura tutta loro per i numeri, immagino per infastidire noi genitori. L’altro giorno il nonno è arrivato con un bel mucchio di caramelle che ha diviso più o meno a caso tra di loro. Inutile dire che i due si sono messi immediatamente a contarle: alla fine Jacopo, sempre goloso, dice “se il nonno avesse dato a me trupe delle tue caramelle, ne avrei il doppio di te!” Cecilia ribatte “Non importa, noi dobbiamo avere lo stesso numero di caramelle, quindi me ne devi dare trupe!” La domanda non è “a che numero corrisponde trupe”, anche perché non è possibile calcolarlo, bensì “qual è il più grande divisore possibile del numero totale di caramelle?” (Chiaramente 1 è un divisore, ma si può fare di meglio)


alcuni 'numeri'

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p641.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Katie Steckles, da New Scientist.)


Essentials of Game Theory (ebook)

Non si può negare che questo volumetto, che in realtà è un estratto di un libro più generale scritto dagli autori, sia “essenziale”. È perfino un po’ troppo essenziale per uno come me, che pure preferisce testi asciutti a chiacchiere infinite. Secondo me il testo può essere utile come manuale di riferimento per chi conosce già i temi almeno a grandi linee e ha bisogno solo di un ripasso: altrimenti è meglio scegliere qualche altra opera.

(Kevin Leyton-Brown and Yoav Shoham, Essentials of Game Theory : A Concise Multidisciplinary Introduction, Morgan and Claypool 2008, pag. 88, € 38,10, ISBN 9783031004179)
Voto: 3/5

Substack e me

logo Substack, almeno per quanto ho capito io, nasce come risposta a Medium. Il modello del sito è dare la possibilità agli autori di pubblicare newsletter a pagamento: substack si tiene un 10% del ricavo (onesto) e fa i soldi così. È sicuramente pensato per il mercato anglofono: tanto per dire, l’interfaccia non è nemmeno tradotta in italiano.
In realtà non è obbligatorio avere la propria newsletter a pagamento, anche se la piattaforma cerca di convincerti a farlo, addirittura chiedendo ai lettori “quanto saresti disposto a pagare per continuare a leggerla?” Questo mi ha fatto venire voglia di provarla. Ho così cominciato una newsletter settimanale, assolutamente gratuita, a https://xmau.substack.com. Se siete lettori compulsivi delle mie notiziole non ve ne fate nulla, perché racconto quali sono i post della settimana passata, con un paio di righe di spiegazione perché possiate capire se vale o no la pena di leggerli. E come ogni newsletter che si rispetti, vi arriva comodamente per email. Attenzione: io posso vedere gli indirizzi degli iscritti, al momento ben 8 (otto), tutti con il primo post. Ma tanto non mi interessa conoscerli…

Contenti loro

Leggo che il Trinity College di Dublino toglierà l’intitolazione a Berkeley della sua biblioteca, per il suo passato di schiavista. (Per la cronaca, il nome era stato dato nel 1978). Prima o poi cancelleremo anche Giulio Cesare, per aver assassinato chissà quante persone.

Ma la cosa più divertente – o tragica, fate voi – è che oltre a verificare se mantenere o meno i premi in onore di Berkeley, e questo lo posso capire, l’università farà una verifica sui ritratti del filosofo e vescovo, ritratti che evidentemente trasudano schiavismo. Per il momento pare che lo si continuerà a studiare, ma non mi stupirei se i libri di testo verranno emendati per ricordare l’esecrabile suo passato…

(Sì, io continuo a pensare che non si può leggere il passato con gli occhi del presente, perché così non si capisce né il presente né il passato)