Archivi annuali: 2024

ChatGPT ne ha ancora da imparare, di matematica

il problema del calenpiario Da qualche anno Riccardo Moschetti e Roberto Zanasi preparano una serie di problemi matematici che durano dal π Day al τ Day: il CalenPIario.

Il problema di sabato scorso diceva

Quanti sono gli interi positivi che in base 7 si scrivono usando 3 cifre, e in base 5 si scrivono con le stesse cifre in ordine inverso?

Io sono pigro, ho cominciato a scrivere qualche possibilità e ho trovato due soluzioni. Poi ho continuato a scrivere numeri e ho deciso che non ce n’erano altre, e in effetti era così. Un mio amico si è lamentato perché ha fatto i conti e gli veniva un risultato diverso, e ha chiesto a ChatGPT che gli ha dato lo stesso risultato.
Essendo io curioso, ho provato a chiederglielo io stesso. L’intelligenza artificiale ha sparato tutto un pippone, partendo dal numero scritto in base 7 come abc e in base 5 come cba, dando dei

Vincoli sui valori delle cifre:

    a deve essere compreso tra 1 e 6 (poiché a≠0 in base 7).
    b deve essere compreso tra 0 e 6.
    c deve essere compreso tra 1 e 4 (poiché c≠0 in base 5).

(vincoli sbagliati, tra l’altro: ovviamente anche a e b possono essere al massimo 4), e tirando fuori l’equazione 24a+b=12c che così ad occhio è corretta. Poi si mette “a fare i conti”, scopre che per a=1 c’è la soluzione (1,0,2) e dichiara che per gli altri valori di a non ce ne sono… lasciandosi sfuggire che raddoppiando i valori della prima soluzione ne ottieni un’altra: (2,0,4).

Dal mio punto di vista non è che ci sia molto di strano: gli LLM non hanno nessuna idea di quello che fanno, e per loro 24a+b=12c non è un’equazione ma un insieme di caratteri. Ci saranno state probabilmente regole statistiche che gli permettono di calcolare i multipli di 24: ma immagino che b=12c−48 non fosse così presente nella base dati di addestramento per fargli trovare la risposta.

Io continuo a pensare che le cosiddette “allucinazioni” sono intrinseche negli LLM, e quindi non abbia senso fargli fare conti matematici. Your mileage may vary.

Aggiornamento (29 maggio) Su suggerimento di mestesso ho provato a usare Gemini. Peggio ancora. A parte l’inizio dove comincia bene ma è convinto che si possa usare il 5 per un numero in base 5

Passo 1: Identificare le possibili cifre in base 7

Un numero in base 7 con 3 cifre può assumere valori compresi tra  e . Tuttavia, per essere espresso con le stesse cifre invertite in base 5, il numero non può contenere la cifra 6.

Pertanto, le possibili cifre in base 7 sono: 0, 1, 2, 3, 4, 5.

nel passo due ha qualcosa peggio di un’allucinazione: deve aver preso roba tagliata male.

Cifra delle centinaia = 0: In questo caso, il numero è semplicemente 0, che non soddisfa la condizione di avere cifre diverse da 6.

Poi continua con casistiche dove non sono scritti i numeri, e termina dicendo che ci sono 20 numeri che soddisfano il problema.

output di gemini

Capirete che non vado a spendere 22 euro il mese per Gemini Advanced :-)

Ultimo aggiornamento: 2024-05-30 10:33

MATEMATICA – Lezione 16: la geometria analitica

Sappiamo che Cartesio concepì la geometria analitica come una banale applicazione del Metodo, la sua teoria filosofica. Di sistemi filosofici ne abbiamo avuti a bizzeffe dopo Cartesio, ma la geometria analitica resta ancora adesso fondamentale. Un filosofo commenterebbe che questa è la prova che la matematica è in fin dei conti una disciplina semplice , dove si arriva presto a una conclusione :-)
Filippo Favale e Alessandro Cattaneo in questo volume ci mostrano le basi della geometria analitica, facendoci vedere come il connubio tra analisi e geometria ci porti a dover fare tanti conti, ma in compenso ci semplifica e unifica la visione delle curve. Il personaggio di Sara Zucchini è Cauchy, un bigotto reazionario che però ha avuto il grande merito di fondare finalmente l’analisi matematica su basi solide; i miei giochi ci insegnano a fare ordine nelle possibilità, quando non troviamo subito la soluzione.

Filippo Favale e Alessandro Cattaneo, La geometria analitica, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale.

Ultimo aggiornamento: 2024-05-28 23:38

Statistiche del sito per aprile 2024

Ad aprile sono andati tutti in giro, o almeno non da me. Ecco le statistiche:

Visitatori unici 14.347 (-2490)
Numero di visite 38.334 (-4028)
Pagine accedute 135.747 (-11896)
Hits 278.442 (-42173)
Banda usata 3,22 GB (-0,58 GB)

Giovedì 18 aprile c’è stato il massimo di visite, 2197; sabato 13 aprile l’unico giorno sotto le 1000 visite (958). La top 5:

  1. Autarchia artistica: 812 visite
  2. Eupnoico: 611 visite
  3. Torno a cantare col coro: 604 visite
  4. Ferite alla democrazia: 588 visite
  5. Alfa Romeo Junior: 553 visite

C’è un altro post oltre le 500 visite.
Tra gli evergreen, romanaccio è stabile, con 1172 visite.

Query Google: abbiamo 2881 clic da mobile (-454), 914 da desktop (-208) e 56 da tablet (+6). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante).

184 (735) insulti in romano
157 (2127) paziente eupnoico
108 (344) insulti romani
75 (199) insulti romaneschi
43 (545) codice bianco ikea
31 (50) xmau
27 (36) indovinello 100 prigionieri cappelli bianchi e neri
25 (87) cetirizina e levocetirizina differenze
23 (955) prova del 9 moltiplicazione
23 (81) insulti in romanesco

Un’italica base dati per i Grandi Modelli Linguistici?

LLM al lavoro Stavo leggendo questo articolo di Antonio Piemontese da Guerre di rete, e mi sono trovato questa frase:

“La risposta è che raccogliere questi dati, aggiungere tag e metadati è un’operazione lunga, complessa”, spiega a Guerre di Rete il CTO di un’importante società, che accetta di parlare a condizione dell’anonimato. “Questo lavoro di sistematizzazione non l’ha ancora fatto nessuno. E per venirne a capo serve l’intervento dello Stato, ma anche quello dei privati”.

Devo dire che non riesco a capire cosa c’entri l’intervento dello Stato, a parte il suo poter/dover fornire una versione di tutti i documenti ufficiali in formato scaricabile dai sistemi di crawling.
Non è compito dello Stato taggare e inserire metadati, e tra l’altro temerei un Modello a Pensiero Unico con un’interpretazione data una volta per tutte. (Non penserete mica che qualcuno aggiunga queste informazioni a manina, vero?)
Io non sono un grande fautore del privato a tutti i costi, ma in casi come questo continuo a pensare che nella piramide DIKW quello che dovrebbe essere disponibile a tutti allo stesso modo sono i dati. Già l’informazione dovrebbe essere personalizzata a seconda di come si maneggiano i dati, e non parliamo della conoscenza. (La saggezza e gli LLM viaggiano su strade non intersecantesi). Che ne pensate?

(immagine di DancingPhilosopher, da Wikimedia Commons)

Quizzino della domenica: Semplice

Citando Henry Dudeney, “Capita spesso che i problemi di dissezione più semplici siano anche i più belli. Eccone uno nuovo che dovrebbe dare ben poche difficoltà al lettore. Tagliate la figura in cinque pezzi che possono essere riassemblati a formare un quadrato.”

figura
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p697.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Henry Dudeney, citato in Futility Closet.)


Aritmetica (libro)

copertina Sono contento che Codice abbia deciso di tradurre questo saggio di Paul Lockart (e sono contento che l’abbia fatto tradurre a Daniele Gewurz, di cui mi fido ad occhi chiusi). Il libro parla davvero dell’aritmetica di base, nulla di più. Però Lockhart è uno di quei rari insegnanti a cui non importa nulla che gli studenti imparino a memoria le tabelline e magari facciano le gare di rapidità: sa benissimo che toglie tutto il divertimento, a meno che non ci sia qualcuno di fissato (e secondo me lui un po’ fissato lo è anche: ragione di più per apprezzare che non lo chieda agli altri). A lui interessa più vedere cosa succede giocando con l’aritmetica: il testo è ogni tanto interrotto da domande che dovrebbero aiutare il lettore a capire cosa sta facendo.
Una delle cose che mi è piaciuto di più nell’appoccio di Lockhart è che non dice mai che un metodo è migliore di un altro. Ogni cambiamento di sistema porta dei vantaggi (altrimenti non si cambierebbe…) ma anche degli svantaggi, magari perché serve più memoria o bisogna fare attenzione. Nessuna verità acquisita, insomma… proprio il contrario di quello che insegnano a scuola. Consiglio vivamente il testo a chi non ha mai capito le tabelline (che tanto non ci sono :-) ): magari daranno un’altra chance all’aritmetica, sapendo che per fare i conti basta tirare fuori il furbofono.

(Paul Lockhart, Aritmetica [Arithmetic], Codice 2024 [2017], pag. 231, € 26, ISBN 9791254500859, trad. Daniele Gewurz – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 5/5