Archivi annuali: 2023

Un LLM più bravo degli umani nei problemi matematici?

Il mio amico Ugo mi segnala questo articolo di Nature con il titolo piuttosto allarmistico “DeepMind AI outdoes human mathematicians on unsolved problem”. Ho letto l’articolo e direi che l’affermazione è un po’ esagerata, o meglio non è poi una novità così importante. Come mai?

Comincio a spiegare di cosa si sta parlando. Set, anzi SET, è un gioco di carte, con un mazzo di 81 carte (34) che hanno immagini con quattro caratteristiche (numero elementi, forma, colore, riempimento), ciascuna presente in tre versioni diverse. Un set è un insieme di tre carte dove ogni caratteristica è presente sempre nella stessa versione oppure in tutte e tre le versioni possibili. Nella figura abbiamo tre numeri, tre colori, tre forme e tre riempimenti e quindi c’è un set; ma se i rombi e i rettangoli arrotondati fossero stati due anziché 1 e 3 rispettivamente avremmo comunque avuto un set.

Ora, è stato dimostrato che se si prendono 21 carte si è certi di trovare almeno un set, ma con 20 carte potremmo non averne alcuno; pertanto 21 è il numero minimo di carte necessarie. Come sapete, i matematici amano generalizzare le domande, e quindi si sono chiesti qual è il numero minimo di carte necessario in un (teorico…) mazzo con n caratteristiche, e quindi 3n carte. (L’articolo scrive “3n” perché nessuno sta lì a controllare che non si perdano gli esponenti). Questa domanda in generale non ha ancora risposta per n>6, e sono solo noti limiti superiori e inferiori (in parole povere: sappiamo che per un certo n il numero minimo di carte è maggiore o uguale a un certo k e minore o uguale a un altro K, con k<K). Cosa hanno fatto quelli di Google DeepMind? Hanno addestrato un LLM, chiamato FunSearch (il “Fun” non sta per “divertimento” ma per “funzione”: insomma l’LLM lavora sullo spazio delle funzioni) e gli hanno chiesto di scrivere dei brevi programmi di computer che generano insiemi di carte per cui non è possibile costruire un set. Molti di questi programmi non possono girare perché hanno errori di sintassi, ma essi vengono eliminati da un altro programma; quelli “buoni” sono stati fatti girare e hanno trovato un insieme di carte 8-dimensionale che è più grande del limite inferiore noto fino ad ora. Insomma, l’LLM ha generato un risultato matematico nuovo.

(Per chi vuole qualche informazione in più, dal paper si legge che il compito è stato riscritto in modo equivalmente come una proprietà di grafi; direi che la scelta di avere un programma generatore è legata al fatto che in questo modo la complessità della generazione di una configurazione cresce molto più lentamente al crescere di n e quindi è trattabile algoritmicamente. Infine, è chiaro che per quanto il risultato finale sia importante non c’è nessuna garanzia che quanto trovato sia il valore esatto, e nessuno se lo sarebbe aspettato.)

Qual è il mio pensiero al riguardo? Per prima cosa sgombro il campo da un possibile equivoco: che l’LLM di suo generi programmi non eseguibili è un non-problema, fintantoché esiste un modulo automatico distinto che se ne accorge e li butta via (e moduli come questo sono a disposizione da una vita). Anch’io se dovessi scrivere un programma su carta rischio di fare errori di sintassi :-) La parte che trovo davvero interessante nell’approccio proposto è proprio quella: avere un sistema integrato che riceva un input in linguaggio naturale e controlli automaticamente la validità delle proprie risposte. Potrebbe anche essere interessante il fatto che l’LLM abbia generato tra le tante euristiche per trovare questi set qualcuna che non era mai venuta in mente agli esseri umani. Però resto sempre dubbioso sul definirlo un breakthrough e non semplicemente un miglioramento sulle tecniche che si usano da decenni, come per esempio gli algoritmi genetici che hanno anch’essi un comportamento impredicibile a priori. Certo, gli autori dell’articolo si affrettano ad aggiungere che a differenza dei soliti LLM qui abbiamo un’idea (il programma generato) di come abbia lavorato l’algoritmo, ma di nuovo mi sembra che stiamo mischiando due livelli diversi.

In definitiva, io aspetterei ancora un po’ prima di gioire o fasciarmi la testa…

(Immagine di carte SET di Miles, su Wikimedia Commons, Public Domain)

Ultimo aggiornamento: 2024-01-06 17:23

Statistiche del sito per novembre 2023

Con un bel po’ di ritardo, ecco le statistiche per novembre. Qualche visitatore in più, ma molto mordi e fuggi direi:

Visitatori unici 15.433 (+545)
Numero di visite 37.318 (-1792)
Pagine accedute 133.151 (-19427)
Hits 304.230 (-65662)
Banda usata 4,36 GB (-0,68 GB)

Quattro giorni sotto le 1000 visite: sabato 4, 11 (minimo assoluto: 950), 25 e domenica 26. Il 9 novembre ben 2509 visite, media 1243 (-18). La Top 5:

  1. Paga Pantalone: 1968 visite
  2. Quanto valgono i vostri dati per Zuckerberg?: 724 visite
  3. ZOLVA1: 709 visite
  4. Carnevale della matematica #16: 708 visite
  5. Sciopero colonnello: 666 visite

Altri quattro post, di cui tre del mese, superano le 500 visite. Tra gli evergreen, romanaccio ha 1294 visite: inoltre La prova del 9 ne ha 549.

Query Google: abbiamo 3410 clic da mobile (-113), 1060 da desktop (-22) e 85 da tablet (+16). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, dovrei riscrivere in modo più accattivante lo snippet sulla prova del nove):

insulti romani 229 (516
insulti in romano 136 (756
zolva1 sms 122 (213
zolva1 120 (351
codice bianco ikea 61 (779
prova del 9 moltiplicazione
52 (2587)
potenze di 5 49 (175)
prova del 9 47 (6478)
offese romane 42 (62)
insulti romaneschi 41 (86)

Una benedizione non la si nega a nessuno

prete benedicente Cominciamo con una mia idea: sono ragionevolmente certo che se una coppia omosessuale (ma anche una coppia eterosessuale non sposata in chiesa) fosse interessata ad avere una benedizione da un sacerdote cattolico, ne avrebbe trovato qualcuno. Non il primo che capitava, ma nemmeno qualcuno a mille chilometri di distanza. Questo è abbastanza normale in Santa Romana Chiesa: a volte predica bene e razzola male, ma può anche razzolare bene indipendentemente da ciò che predica.

Cosa c’è di nuovo allora nella dichiarazione Fiducia supplicans, a parte quello tirato fuori dai media che così ad occhio hanno preso un’agenzia che si è fermata al preambolo del testo? Ci sono alcune cose. La prima è che questa è una dichiarazione ufficiale del Dicastero per la Dottrina della Fede, insomma l’ex Sant’Uffizio. Negli ambienti più conservatori della Chiesa sono anni che ci si lamenta perché papa Francesco non risponde mai ufficialmente ai “dubia” dei cardinali; questa è una risposta ufficiale e non messa in una “nota esplicativa” come due anni fa. La seconda cosa è che viene esplicitato il fatto che queste benedizioni non possono essere codificate, perché diventerebbero rapidamente un rito; ma d’altro canto (§12) «vi è il pericolo che un gesto pastorale, così amato e diffuso, sia sottoposto a troppi prerequisiti di carattere morale, i quali, con la pretesa di un controllo, potrebbero porre in ombra la forza incondizionata dell’amore di Dio su cui si fonda il gesto della benedizione.» Tradotto: noi (preti) chiediamo comunque la benedizione di Dio perché Dio ci ama. Sarà poi Lui che farà quanto vorrà, noi non dobbiamo fare una scrematura preventiva. Notate che questo non è in contraddizione con il non voler fare un rito: il rito è della chiesa cattolica, non di Dio. Terza cosa: riprendendo quanto detto nella nota esplicativa del 2021, «quando si chiede una benedizione, si sta esprimendo una richiesta di aiuto a Dio, una supplica per poter vivere meglio, una fiducia in un Padre che può aiutarci a vivere meglio.» (§21) Qui ritorniamo a quanto ho detto all’inizio. Paradossalmente una coppia (eterosessuale) può volere celebrare il rito del matrimonio “perché si fa così e sennò i nostri genitori ci tolgono il saluto e l’eredità”. Ma se ci troviamo «al di fuori di un quadro liturgico» (§23 e soprattutto §39 che esplicita che tutto questo non deve essere in alcun modo riconducibile a un rito di unione civile) e chiediamo una benedizione lo facciamo perché vogliamo averla; e questa benedizione non deve nemmeno essere fatta di nascosto, come si vede negli esempi del §40. Quarto (e ultimo) punto, la stoccata (§25). Citando l’esortazione apostolica Evangeli gaudium, si ribadisce che «La Chiesa, inoltre, deve rifuggire dall’appoggiare la sua prassi pastorale alla fissità di alcuni schemi dottrinali o disciplinari, soprattutto quando danno luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario, dove invece di evangelizzare si analizzano e si classificano gli altri, e invece di facilitare l’accesso alla grazia si consumano le energie nel controllare.» E quindi (§35) «la sensibilità pastorale dei ministri ordinati dovrebbe essere educata anche ad eseguire spontaneamente benedizioni che non si trovano nel Benedizionale.». Tutto questo servirà a far cambiare idea alla gente da una parte e dall’altra? Probabilmente no, però almeno chiarisce qualcosa che dovrebbe essere chiaro sin dall’inizio.

(A proposito di giudicare: devo sempre scrivere qualcosa sulla condanna in primo grado del cardinale Becciu. Ma aspettavo prima di leggere Magister :-) )

(Immagine da pngtree.com/)

Ultimo aggiornamento: 2023-12-19 11:19

Tanto va la gatta al lardo

Sabato sera Anna e io eravamo in cucina, e a un certo punto abbiamo sentito dei suoni metallici provenire dal balcone. Mi alzo, esco e mi trovo Annika che gira disperata con una lattina di pappa infilata in testa. Evidentemente la lattina non era stata pulita bene, e visto che abbiamo due gatti famelici ma Tommy ha la testa troppo grande e quindi non c’è riuscito la vincitrice è stata appunto Annika.
Non ho documentazione fotografica, perché abbiamo preferito togliere subito la scatoletta. Ma tanto, a giudicare da Google, Annika non è certo stata l’unica!

(immagine di veryhotchips, da DeviantArt)

Quizzino della domenica: Date moltiplicative

Una data moltiplicativa è quella in cui il prodotto del giorno e del mese è uguale alle ultime due cifre dell’anno. Nel 2001 abbiamo cominciato il millennio con una data moltiplicativa, l’1-1-01, ovviamente l’unica dell’anno. Quante sono le date moltiplicative nel 2024? Quanti e quali sono gli anni del secolo senza una data moltiplicativa? E qual è l’anno con più date moltiplicative?

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p674.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Math Jokes for Mathy Folks.)
1-1-01

Il segreto del nucleo (libro)

copertinaDopo una serie di libri scritti per Hoepli, Chinnici è passato a Codice per questo suo nuovo libro. (Sì, fa tanto calciomercato… Peccato che tranne che in rarissimi casi soldi non ne arrivino). In questo testo l’autore racconta gli sforzi durati più di un secolo per riuscire a trovare un modello funzionante a livello atomico prima e subatomico poi di come è composta la materia. Troverete ovviamente molti nomi e molte descrizioni di esperimenti: ma quello che ho trovato più interessante è la descrizione di quello che succede a livello di struttura atomica. In pratica abbiamo un bel bigino di fisica che mi ha permesso di capire meglio quello che avevo appiccicato all’università per passare gli esami: e scusate se è poco! Testo insomma consigliato per chi non è semplicemente interessato a una storiella ma vuole capirci qualcosa in più.

(Giorgio Chinnici, Il segreto del nucleo, Codice 2023, pag. 168, € 18, ISBN 9791254500514)
Voto: 4/5

Ma quanti sono a leggere?

Goodreads ci ha tenuto a farmi sapere che io sono nel top 25% dei lettori forti dell’anno, almeno secondo le statistiche sul loro sito. È tutto bellissimo.
Però le statistiche sono calcolate al 10 dicembre, quando avevo letto 59 libri. (Il mio target è 60, direi che ce la posso fare entro fine anno). Ovviamente non so quale sia la fascia sopra il “top 25%”, ma credo che il top 10% sia una buona stima. Questo significa che in Goodreads c’è almeno un 10% di persone che leggono più di cinque libri al mese. È vero che tra i miei amici Silvia mercoledì era arrivata a 397 e Annarella ben 609, ed è vero che ci sono stati anni in cui sono arrivato a 100 libri – quest’anno sono stato bloccato per varie cause. Però mi sembra davvero tanta gente…

Gli si sono incrociati i flussi

Ricordate la chiamata di dieci giorni fa? Stavolta Anna ha ricevuto una chiamata da un tizio, sedicente “di Enel”, che come da manuale del perfetto callcentrista dopo aver chiesto “È la signora Anna T.?” e aver ricevuto il solito “Chi la desidera?” è andato stolidamente avanti avvisandoci gentilmente che gli era stato segnalato un contratto scaduto. La cosa interessante è che alla domanda “Dove sarebbe intestato questo contratto?” la risposta è stata un mischione del nome della via di casa nostra qui e città al mare dove Anna ha ereditato casa e contratto.

Il tizio è stato molto insistente e direi parecchio stolido: una persona con qualche neurone funzionante in più alla risposta “Guardi che non credo proprio esista quella via in quella città” si sarebbe scusato e avrebbe chiuso la chiamata, mentre lui ha continuato a parlare spergiurando di essere di Enel. (“Vuole che non sappia dove lavoro?”) e alla domanda “Quale azienda del gruppo?” ha poi risposto “Enel energia” (almeno ne ha detta una sensata). A questo punto Anna si è stufata e ha estratto l’arma letale: “Mi passa il suo team leader?”. La chiamata è immediatamente caduta: a volte mi chiedo se non sia un problema del suo telefono che blocca la conversazione non appena registra la frase magica :-)

Della stolidità dei callcentristi ormai mi sono fatto una ragione. Mi resta però da capire come siano riusciti a mischiare via e città (e associarli al numero di telefono mobile, ovviamente)…

Aggiornamento (15 dicembre, 15:00) Stamattina a chiamare Anna sono stati quelli del “Servizio Elettrico Nazionale” (l’azienda Enel per le utenze sotto maggior tutela) che ovviamente diceva che Enel Energia le dava l’offerta migliore. Alla fatidica domanda c’è stato qualche secondo di attesa e la callcentrista ha poi detto che la team leader era al momento occupata e che l’avrebbe chiamata subito. Anna sta ancora aspettando.

Ultimo aggiornamento: 2023-12-15 17:23