Archivi annuali: 2020

Quizzino della domenica: dimensioni sbagliate

Per uno dei miei lavoretti faidatè dovevo riempire un buco di dimensioni 20×90 centimetri. Però avevo a disposizione solo una tavola di dimensioni 30×60. Qual è il minimo numero di parti in cui dovevo tagliarla per riempire il buco?


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p458.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema da Rob Eastaway e David Wells, Mindbenders and Brainteasers; immagine tratta da freepik.com.)


Il barboncino di Schopenhauer (libro)

Nulla di male nel decidere di comporre una rapida carrellata di filosofi dall’antichità a oggi, lasciando delle pillole di ciascuno. Sicuramente poi saper disegnare e quindi fare degli schizzi dei protagonisti è un plus. Anche lo stile è divertente, e ben tradotto da Rossella Franceschini. Per esempio divide la storia dei filosofi in tre periodi e ricorda che tipicamente il filosofo «non è sposato: nell’antichità amava i ragazzi, nel Medioevo la Chiesa e nei tempi moderni il suo ego». Detto tutto questo, il libro (Helme Heine, Il barboncino di Schopenhauer : e altre curiosità filosofiche [Oh… Diese Philosophen], Vallardi 2019 [2016], pag. 151, € 9,90, ISBN 9788869879197, trad. Rossella Franceschini) alla fine non mi è piaciuto troppo; Heine ha parlato di curiosità e ha parlato del pensiero dei filosofi, ma il secondo risulta spesso incomprensibile, e spesso mi pare fuori dal tema principale; e le prime sono molto disuguali.

Ultimo aggiornamento: 2020-11-26 16:14

Il software delle casse automatiche Esselunga

Ieri ho fatto un miniacquisto all’Esselunga, visto che ormai siamo in fase 3, e sono andato a pagare alle casse automatiche. Qualcosa nel tempo l’ho imparato: quando seleziono il pagamento con Satispay, la schermata rimane stolidamente immobile e devo partire dal principio che il sistema stia aspettando che io tiri fuori il telefono e invii il pagamento. Diciamo che questo è un classico problema di interfaccia utente.

Quello che mi è successo stavolta è diverso. Ho inquadrato il codice a barre della tessera Fìdaty (sempre sul telefono), e l’ho inquadrato una seconda volta visto che non era apparentemente successo nulla. Subito è comparso un messaggio di errore: “Tessera passata due volte” e un pulsantone “Assistenza” che ho anche cliccato senza alcun risultato. Come capita spesso, l’unico modo per farmi notare è stato sbracciarmi. Ora, che l’interfaccia utente sia malfatta e non indichi che lo stato del sistema è mutato è un fatto. Ma il vero problema è un altro. Pensateci un attimo: qual è il problema pratico se la stessa carta fedeltà viene passata due, tre, quarantadue volte? Non stiamo facendo un pagamento. Quello che dovrebbe succedere in pratica è che il campo “carta_fedelta” può avere il valore NULL oppure un numero di tessera; il default è NULL e ogni volta che passi una tessera il valore viene sovrascritto. Matematicamente, l’inserzione di un numero di tessera dovrebbe insomma essere idempotente: in formule, A²=A. E invece nulla. Ma chi è che ha scritto quel codice?

Máolǐqíào Kēduōníào

matematica in pausa cinese
Quelli che vedete qui sopra (e che si raggiungono da qui sono le edizioni cinesi di Matematica in pausa caffè e Matematica in pausa pranzo, purtroppo solo in edizione Kindle. Potrei anche comprarmele, ma poi come le sfoggio? Tra l’altro, il libro esiste anche in cartaceo, ma vi voglio vedere a cercarlo… (Il titolo di questo post è la traslitterazione di Maurizio Codogno, per la cronaca)

Ah: ho anche scoperto che esiste Amazon Turchia, avrebbe i miei libri in turco, ma per spedirli vuole una specie di codice di identità, almeno secondo Google Translate, che io non ho. Ma questo significa che tutti gli acquisti di materiale sovversivo sono controllati da Erdogan?

Our Own Devices (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Questo libro (Gilles Messier, Our Own Devices, Petra Books 2013, pag. 240, € 2,99, ISBN 9781927032060) comprende nove racconti con un tema comune: sono tutti ambientati tra il 1940 e il 1969, e parlano di scienza. D’accordo, la fantascienza dovrebbe scrivere di scienza, ma in questo caso siamo anche oltre la hard sf: il libro ha persino un’appendice che spiega quali sono i fatti alla base dei racconti, oltre che varie fotografie d’epoca. Devo però dire che il testo non mi è piaciuto molto. Secondo me le storie sono troppo asciutte: sembra quasi che Messier sia più interessato a mostrarci vicende plausibili che a costruire una storia accattivante. C’è qualche eccezione, però: mi sono piaciute The Fisherman and the Genie (anche se non ho capito il riferimento alle Mille e una notte), The Highest Step e soprattutto In The Ocean Of Storms, che è un gioiellino.

Ultimo aggiornamento: 2020-06-24 18:52

Costanza Miriano, lei ha degli amici molto attenti

Signora Miriano, ieri pomeriggio lei ha scritto un post riprendendo >quanto scritto da Filippo Fiani riguardo ai vandalismi sulla voce Wikipedia di Simone Pillon. Filippo Fiani ha fatto un lavorone nel prendere schermate di tutti i momenti in cui la voce è stata malignamente modificata lunedì sera (non è difficile farlo: basta partire dalla cronologia della voce). Però si è dimenticato una cosa: specificare per quanto tempo quella versione era stata visibile, prima che qualche anima pia rimettesse a posto le cose – anche se Filippo Fiani è convinto che non si ottenga mai nulla Come servizio alla comunità, me ne occupo io: ecco la lista delle versioni da lui postate e il tempo in cui sono rimaste direttamente visibili.

  • 22 giugno, 19:19 – 1 minuto
  • 22 giugno, 19:21 – 1 minuto
  • 22 giugno, 19:26 – 0 minuti (la precisione è il minuto, ecco perché può esserci uno zero)
  • 22 giugno, 19:27 – 1 minuto
  • 22 giugno, 19:34 – 6 minuti
  • 22 giugno, 20:21 – 2 minuti
  • 22 giugno, 20:23 – 0 minuti
  • 22 giugno, 20:24 – 3 minuto
  • 22 giugno, 21:05 – 2 minuti
  • 22 giugno, 21:06 – 1 minuto
  • 22 giugno, 21:13 – 1 minuto
  • 22 giugno, 21:14 – 0 minuti

Per la cronaca, martedì mattina la voce è stata semiprotetta in modo che gli utenti non registrati non possano modificarla e i poveri volontari non debbano quindi rimettere a posto le cose.

La cosa più interessante di tutto questo è che fino al 21 giugno nessuno si filava la voce, come si vede dalle statistiche, e ho come il sospetto che molto del traffico del 22 sia dovuto a quei vandali; mentre il traffico di ieri – che ha portato a una voce senza minacce – probabilmente deriva in buona parte dal suo post. Per quanto ne so, magari questa è stata una sua scelta per creare un nuovo martire; quindi non entro nel merito. Sono perfettamente convinto invece che lei faccia bene a non dare soldi a Wikipedia (che poi sono gli americani) e a non guardare quello che c’è scritto. Stia solo attenta a non prendere risultati copiati da lì.

Ultimo aggiornamento: 2020-06-29 09:54

L’aggiornamento all’ingresso delle chiese

Quando ero bambino, all’ingresso delle chiese c’erano le acquasantiere: tu pucciavi le dita nell’acqua benedetta e ti facevi il segno della croce. Le acquasantiere ci sono ancora, ma credo che non avessero più acqua da decenni: magari le vecchine strusciano ancora le dita per abitudine o speranza, ma nulla di più. Ora, con la riapertura delle chiese dopo il coronavirus, le acquasantietre sono state ufficialmente eliminate e sono stati messi in tutta fretta distributori di gel igienizzante da usare all’ingresso. Ma perché non si è pensato di benedire il gel? Prenderemo due piccioni con una fava!

Cogli l’attimo

Per quattro mesi il materiale scolastico dei miei gemelli è rimasto sequestrato a scuola. Beh, per completezza a metà marzo hanno graziosamente chiesto se eravamo interessati a passare: io diedi l’ok, peccato che poi telefonarono a mia moglie impegnata in un’aula e quando mezz’ora dopo lei finì e provò a richiamare non c’era più nessuno. Essendo io il padre, ovviamente non ero assolutamente stato chiamato, non fosse mai che io avessi qualche interesse.

Bene. Visto che la didattica a distanza è terminata con la fine della scuola – non che per Jacopo fosse mai cominciata, a meno che per DAD si intenda mettere una serie di cose da studiare e una sfilza di compiti da fare – la dirigente ha pensato bene che forse (forse) si poteva restituire quel materiale, e ha così preparato una bellissima tabella per la prossima settimana secondo la quale – classe per classe – la coordinatrice prepara i sacchetti con il materiale dei bimbi e i genitori hanno mezz’ora di tempo per ritirarli nell’atrio. Jacopo che è il più fortunato di tutti e la cui classe è la prima della lista ha il ritiro stamattina alle 10; Cecilia alle 16. Fin qua ancora nessun grande problema. Sapete però quando è stata pubblicata la circolare in questione? Venerdì sera alle 23:48.

Non mi è ancora chiaro il motivo per cui una persona possa immaginare che la cosa più logica da fare sia pubblicare un avviso il venerdì notte per il lunedì mattina. Magari le è arrivata l’illuminazione tutto a un tratto, e non voleva lasciarsela scappare, visto che entro fine giugno la scuola chiude… Certo che pensarci una decina di giorni prima avrebbe forse permesso ai genitori di organizzarsi e di scoprire la cosa non per caso. Provate a chiedervi perché abbiamo categoricamente rifiutato di iscrivere i gemelli alla prima media con quella dirigente (e non siamo stati i soli: da quattro quinte si forma una prima media…)

PS: nei commenti la saga continua.

Ultimo aggiornamento: 2020-06-22 11:09