Yoox: sito e servizio clienti

A inizio dicembre ho comprato su yoox.com un regalo di Natale per Anna. Tutto bene: il regalo è arrivato ed è stato apprezzato. A fine dicembre volevo fare un altro acquisto: solo che non ero a casa, e quindi ho usato il tablet. Risultato: password errata. Provo anche dal furbofono: password errata. Mi faccio mandare il link per resettare la password. Mi arriva la mail, entro nel sito, metto una nuova password: arriva un messaggio di errore “questo link non è più valido”. Scrivo al servizio clienti: mi arriva un messaggio di errore “non è stato possibile inviare la mail”. Io ho una mezza idea di cosa può essere successo. La mia mail contiene un “+” nel nome utente. Nulla di esoterico: l’opzione esiste da più di trent’anni, io la uso da venticinque anni e gmail lo permette da quindici anni, da quando cioè è stato lanciato. D’altra parte ho fatto un ordine con quell’indirizzo, mi arriva mail da loro e anche il link di recupero mi è stato recapitato; però magari c’è una parte del sito fatta da qualcuno che non era in grado di implementare correttamente uno standard.

Resta l’ultima opzione: telefonare al servizio clienti. Passa una decina di minuti, nei quali scopro che Yoox vuole darmi la migliore esperienza e quindi potrebbe registrare la mia chiamata e che essendo un grande gruppo sovrannazionale le chiamate possono essere smistate ovunque, “anche al di fuori dell’Unione Europea”; i loro obblighi legali sono insomma trasformati in preziose opportunità per me. Finalmente mi risponde Cristina, che continuerà a darmi del tu per tutta la chiamata. Le espongo il problema (dandole accuratamente del lei), mi fa rimandare la mail per il reset della password, faccio l’operazione, ottengo il solito errore. Il suo commento è stato “ho provato a farlo dal mio account e funziona tutto. Può provare a cancellare la cache e usare un altro dispositivo?” Alla mia risposta che avevo già fatto entrambe le cose, ha reiterato il mantra “non è un problema tecnico, gli altri clienti non hanno problemi: usi un altro dispositivo”.

Spero che vi sia chiaro che io non mi aspettavo affatto che un servizio clienti di primo livello potesse risolvere il mio problema: non è il loro lavoro, e anzi mi preoccuperei se ci fossero momenti di creatività non previsti dalla procedura. Quello che però mi aspetto è che la suddetta procedura preveda un’escalation al secondo livello. Evidentemente Yoox non ritiene utile una cosa del genere.

Il nuovo Facebook

Ieri mattina Facebook mi ha detto se volevo vedere il nuovo look che sta approntando. Non avendo molto da fare ho detto di sì, e questo è il risultato. (beh, in effetti uno può anche scegliere il tema chiaro. E naturalmente ho pixelato un po’ di dati più personali).

Il mio commento è “Facebook sta lavorando per i presbiti.” I font sono enormi rispetto a prima (in realtà non hanno ancora cambiato la parte dei settaggi) e ricordano parecchio Twitter. Per il resto, la riduzione delle informazioni (inutili) sulla colonna di destra mi pare accoppiata a un aumento dei post sponsorizzati, e soprattutto Social Fixer non funziona :-) Insomma, sono tornato alla versione standard… lo so che prima o poi mi toccherà, ma preferisco poi.

istigazione all’odio?

Con un tempismo perfetto (non solo a urne chiuse, ma dopo che la prima ondata dei commenti ai risultati stava calando) Facebook ha deciso di rimuovere il video di Salvini che citofona chiedendo se l’inquilino fosse uno spacciatore, perché “incita all’odio”.

Non ho voglia di contare quanti post incitino all’odio, ne vedo già troppi riportati dai miei contatti. Penso solo che se proprio Facebook pensa di dover dare pubblicità a posteriori che almeno faccia anche un esposto in procura.

Il tunnel del Frejus (quello vecchio)

Stavo cercando informazioni sulla linea storica del Frejus, scoprendo tra l’altro che a differenza di quanto pensavo non sono stati gli abitanti di Susa a chiedere che la linea non passasse dalla loro città ma corresse più in basso a Bussoleno; e ho scoperto questo articolo di tre anni e mezzo fa che afferma che per una legge italiana del 2005 il tunnel del Frejus diventerà fuorilegge a fine ottobre. Non parliamo delle leggi europee che sono ancora più restrittive. E insomma che facciamo? Chiudiamo tutto, indipendentemente da Tav o No Tav?

Analisi post voto

Per la Calabria, penso si possano prendere a prestito le parole che don Lisander usa a proposito della morte di donna Prassede: quando si dice che si è votato, è detto tutto. Il risultato in Emilia-Romagna è più interessante. Che i pentastellati avrebbero fatto meglio a seguire l’intuizione di Renzi e non presentarsi nemmeno, è evidente: meno evidente è capire quanti voti siano passati alla Lega (o a Fratelli d’Italia) e quanti al centrosinistra.

La regione appare divisa, come del resto si immaginava, tra uno zoccolo duro sinistrorso nella pianura centrale e una forte componente di destra negli appennini e agli estremi, non solo Piacenza ma anche Rimini; il Papeete conta. L’altro risultato interessante è che Bonaccini non ha avuto il contraccolpo della riconferma, il che mi fa immaginare che in fin dei conti la regione non era stata governata così male anche se non si poteva fare gli esami ospedalieri di domenica.

I confronti con il 2014 mi paiono poco utili, perché c’era stata un’affluenza così bassa che i numeri sono completamente cambiati; ricordate inoltre che nel 2014 Salvini stava ancora preparando la sua rincorsa. Guardiamo invece le europee dell’anno scorso, dove l’affuenza era praticamente la stessa (67,3% contro il 67.7% di ieri). Bene: si vede che nonostante la lista Bonaccini (che potrebbe avere intercettato il voto dei pentastellati non di destra) il PD ha incrementato i consensi di tre punti percentuali, mentre la Lega ha perso quasi due punti; nonostante l’ulteriore crollo di Forza Italia, chi ci ha guadagnato di più è FdI. Immagino che nei social si parlerà poco di questi dati specifici, ma ho come il sospetto che nelle segreterie saranno molto considerati; non so a cosa porteranno nella Lega, mentre immagino che la strategia dell’opossum di Zingaretti continuerà.

(Una volta o l’altra dovrei dire qualcosa sulla campagna elettorale di Giorgia Meloni che ha deciso di cavalcare consapevolmente la campagna “fate i memi contro di me, che così guadagno voti”…)

Giovanni Filocamo

Ieri pomeriggio è morto Giovanni Filocamo, dopo alcuni anni in cui ha combattuto contro un tumore al cervello: due operazioni, la seconda molto invasiva tanto che dovette imparare da capo a parlare e scrivere, riuscendo comunque a ottenere il dottorato in matematica dopo aver completato il lavoro che aveva dovuto abbandonare a causa della malattia.

Giovanni, anche se si faceva chiamare “il matematico curioso”, in realtà era fisico di formazione, ma poi si era avvicinato alla matematica soprattutto per il suo interesse nella didattica e nella divulgazione. Ci siamo conosciuti nel 2011, quando partecipai per la prima volta al Festival della Scienza; lui era nel comitato scientifico del festival e aveva approntato nei sotterranei di Palazzo Ducale una mostra di matematica interattiva. Purtroppo non siamo mai riusciti a fare nulla insieme. Avrei dovuto collaborare alla rivista MATE, ma lui fu defenestrato da direttore responsabile prima ancora che uscisse il primo numero (onestamente, credo che fosse tagliato esattamente come me a fare quel lavoro, cioè zero: ciò non toglie che non è stata una bella mossa, e comunque la rivista naufragò lo stesso); tecnicamente sono anche stato parte del consiglio scientifico del progetto MathFitness che aveva fondato dopo che aveva lasciato il quasi omonimo Matefitness, ma la sua malattia non ci ha permesso di fare nulla. Ci restano i suoi libri e il ricordo del suo essere tanguero, l’altra grande passione che aveva oltre alla matematica.

Sommare anni ed euro

Da ieri vedevo girare su Facebook questa tabella di ItaliaOggi. Mi era chiaro che i totali non avevano senso, ma non riuscivo a capire come fossero stati ottenuti. Ho dovuto leggere un commento postato su Twitter per capire cosa era successo: l’ignoto preparatore della tabella aveva sommato tutti i numeri delle colonne, compreso quello dell’anno. Tra gli innumerevoli danni portati da Excel dobbiamo insomma anche aggiungere l’incapacità di accorgersi di cosa si sta facendo quando si applica una funzione. Che il tutto sia stato pubblicato sul secondo quotidiano finanziario italiano aggiunge solo tristezza.

Ah: nel contesto è un bruscolino, ma sommare il gettito previsto in quattro anni per fare un titolo più a effetto è qualcosa che dovrebbe essere vietato dalla legge prima che dal buonsenso. Ma d’altra parte è la stessa ragione per cui si continuano a finanziare costi strutturali con gettiti una tantum…

Quizzino della domenica: due fratelli litigiosi

In casa Brambilla ci sono sei figli. Il padre vorrebbe fare loro una foto con tutti in fila, ma non può mettere vicini Gianni e Pinotto perché altrimenti partirebbe una rissa. In quanti modi diversi potrà disporre i ragazzi?


(un aiutino lo trovate sul mio sito, alla pagina http://xmau.com/quizzini/p426.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto da Futility Closet; immagine da FreeSVG.)