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matematto non praticante

MATEMATICA – Lezione 4: Gli insiemi

copertina volume 4 La matematica non è “la scienza dei numeri”: anche se non consideriamo la geometria, da quando abbiamo ideato l’algebra i numeri sono una specie di corollario delle strutture algebriche di base. Centocinquant’anni fa si è riusciti a fondare l’analisi matematica sull’aritmetica, così come la geometria era stata riportata all’analisi per mezzo della geometria algebrica; il passaggio successivo è stato quello di fondare l’aritmetica sulla teoria degli insiemi, nella speranza che il concetto di insieme fosse ancora più fondamentale di quello di numero. Non è stato proprio così: o meglio, ci si è accorti che il concetto intuitivo di insieme che abbiamo tutti porta comunque a paradossi, e quindi non si è fatta molta strada in più.
Però un po’ di strada si è fatta, e Paolo Caressa in questo volume ci racconta quali sono gli assiomi sugli insiemi su cui al momento i matematici concordano (chissà, in futuro si potrebbe trovarne qualcuno di più intuitivo). Da qui possiamo rivedere i concetti visti nei volumi precedenti con questo nuovo vestito; Caressa parla così di funzioni e di numeri come particolari tipi e relazioni di insiemi, terminando con un’anticipazione di quello che si ha con insiemi finiti e infiniti.
Nelle sezioni finali Sara Zucchini racconta di Keplero, un personaggio da un lato ancora legato al pensiero filosofico medievale ma dall’altro un vero scienziato, per cui i dati sono la Bibbia: Keplero non ha avuto esitazioni nello scartare quelle che per lui erano teorie metafisicamente perfette ma non si accordavano con le osservazioni. I miei giochi matematici sono legati al concetto di parità, che pervade non solo i problemini ma la matematica tutta.

Paolo Caressa, Matematica – Lezione 4: Gli insiemi, allegato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, €6.99 più il prezzo del giornale

Statistiche del sito per febbraio 2024

Febbraio direi che è stato un mese piuttosto interessante, anche se direi mordi-e-fuggi. Le statistiche di base:

Visitatori unici 22.517 (+5357)
Numero di visite 47.848 (+3228)
Pagine accedute 142.458 (-12070)
Hits 285.339 (-22689)
Banda usata 3,88 GB (-0,10 GB)

A quanto pare il 28 febbraio non sono state raccolte statistiche (il 29 sì). A parte questo, sabato 10 febbraio con 1204 visite si è toccato il minimo, venerdì 3 febbraio con 5242 il massimo. Ma anche giovedì 1 con 3716 e martedì 13 con 2039 sono stati ben sopra la media, e martedì 20 si sono superate le 10000 pagine (13210 per la cronaca). La top 5:

  1. Quizzino della domenica: Offerta speciale: 858 visite
  2. “trovandone condivisione”: 718 visite
  3. Matematica: cosa ci sarà: 620 visite
  4. Matematica lezione 1: i numeri: 518 visite
  5. Gatta da riporto e Quizzino della domenica: nove cifre: 515 visite

C’è anche un altro post sopra le 500 visite. Tutta roba del mese, tra l’altro! Tra gli evergreen, romanaccio si ferma a 1157 visite.


Query Google: abbiamo 3261 clic da mobile (-107), 1147 da desktop (+111) e 65 da tablet (+2). Ecco le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca: più il rapporto è basso, meno sono stato ritenuto interessante).

179 (716) insulti in romano
151 (515) maurizio codogno
117 (166) insulti romaneschi
110 (305) insulti romani
91 (413) zolva1
52 (650) problemi di logica
42 (60) indovinello 100 prigionieri cappelli bianchi e neri
41 (373) stocard problemi
40 (555) codice bianco ikea
36 (101) maurizio codogno matematica

È proprio vero che gli insulti romaneschi tirano!

Quizzino della domenica: Strada rossa e strada blu

Nella figura qui sotto vedete due percorsi possibili per andare dal punto in alto a sinistra a quello in basso a destra: quello in blu segue i lati dei quattro quadrati, quello in rosso è composto da tre segmenti congruenti che ondeggiano tra l’alto e il basso. Quale percorso è più lungo?

(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p685.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema tratto dalla Chris Smith’s Maths Newsletter .)

Mondi lontanissimi (libro)

copertina Le “forze spaziali” del titolo originale di questo libro non sono il nuovo corpo militare statunitense creato da Trump ma quelle che portano alcune persone a cercare di pensare come gli uomini potrebbero colonizzare lo spazio. Scharmen parte da Konstantin Ciolkovskij e John Desmond Bernal, con le loro idee di fine Ottocento e metà Novecento di satelliti artificiali abitati, e continua mantenendo un interessante equilibrio tra la fantascienza (anche Arthur Clarke è trattato in un capitolo), scienza (la NASA, ma anche Werner von Braun e il suo passato nella Germania nazista) e politica (sempre la NASA e il suo modo di presentarsi, ma anche la corsa dei privati allo spazio, dove Scharmen non nasconde per nulla che tra Bezos e Musk preferisce di gran lunga il secondo e il suo punto di vista). In generale il fil rouge di Scharmen è la “tettonica”, nel senso geologico traslato: ci sono forze che si muovono indipendentemente tra loro e che mandano in rotta di collisione i punti di vista della gente. Una lettura molto interessante, che permette di capire come la corsa allo spazio abbia profonde ripercussioni sulla nostra vita in questo pianeta, che almeno per il momento è l’unico posto dove possiamo stare. Buona la traduzione di Massimiliano Bonatto.

(Fred Scharmen, Mondi lontanissimi [Space Forces], Codice 2022 [2021], pag. 267, € 24, ISBN 9791254500279, trad. Massimiliano Bonatto)
Voto: 4/5

pizza al domicilio

Sono a casa in una call. Squilla il telefono, numero privato. Come sempre, prendo la chiamata e non parlo: dopo qualche secondo la linea cade. Squilla di nuovo il telefono, sempre numero privato. Di nuovo prendo la linea: stavolta una voce (italiano senza accenti stranieri) mi chiede di aprire la porta perché è arrivata la pizza alle quattro stagioni ordinata. Io, che so già dove l’amico vuole arrivare, replico che non so chi l’abbia ordinata. L’amico ribatte “c’è scritto qua, codice C3”, e io “in questo palazzo non abbiamo codici di questo tipo”. Il tipo è molto stolido, perché ha continuato a parlare anche dopo che gli ho esplicitamente detto che poteva smetterla di intortarmi perché tanto conosco la truffa, dicendo che ha il mio numero di telefono e che gli devo 25 euro (alla faccia della pizza, l’avrei presa da Cracco?). Oh, ho buttato giù e ha riprovato a chiamare subito dopo.

Quello che non capisco è perché il tipo non ha smesso subito quando ha capito che non c’era trippa per gatti. Se comunque mi richiama qualcuno di questi quando non sono in call provo a dirgli “è qua a Roma in corso d’Italia?” e vediamo come va avanti la storia…

(immagine di johnny_automatic, da OpenClipArt)

trasporti pubblici gratuiti: non serve

un bus ok, è una settimana che piove e quindi gli inquinanti si sono abbassati, ma le polemiche sono rimaste in sospensione, tra chi dice che la qualità dell’aria nella pianura padana è molto migliore di 30, 20 e anche 10 anni fa e chi commenta che non basta. E tra le misure che vengono chieste c’è chi (se non ricordo male un consigliere comunale o regionale pentastellato) riprende la vecchia proposta di rendere gratuiti i mezzi pubblici “per convincere la gente a usarli”.

Lasciamo perdere che almeno qui a Milano e hinterland bus e treni sono al collasso, e almeno nel breve e medio termine si può fare poco. E lasciamo perdere che di gente che si prende i mezzi “gratis” ce ne sono parecchie. Il punto è un altro: voi siete davvero convinti che chi va in macchina, potesse andare gratis coi mezzi (e non perdesse molto più tempo) ci andrebbe? non credo proprio. Se proprio dovessi fare una proposta, sarebbe qualcosa del tipo gamification: “sorteggiamo ricchi premi tra chi ha acquistato un biglietto o un abbonamento”…

(Immagine di enolynn, da OpenClipArt)

“molto pericoloso”

Quanti di quelli che in questi giorni hanno attaccato le forze dell’ordine in modo indiscriminato vogliono anche esprimere solidarietà a questi agenti che stanno facendo il loro lavoro? Perché io penso che sia molto pericoloso togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra: è un gioco che può diventare molto pericoloso. Direi che è abbastanza probabile che la frase di Meloni non si riferiva a Mattarella. Ma una che ha studiato per fare la PresConsMin dovrebbe sapere sin troppo bene che una frase così può essere ritagliata ed estrapolata, e sono quasi certo che l’abbiano fatto in parecchi. (Il Post no, a onor del vero).

Ma più in generale io trovo quella frase molto pericolosa. Il sostegno (delle istituzioni e per quel poco che conta anche mio) è totale in caso le forze di polizia si trovino in pericolo, e questo è assodato (e io sono anche della scuola che in caso di pericolo si possa andare pesante). Ma quel poco che ho visto di quanto successo a Pisa mi sembra tanto un “essere forti con i deboli” (con il sottinteso di tutte le volte in cui non hanno fatto nulla). Meloni pare invocare un’immunità totale: a me non pare proprio il caso.