Ieri pomeriggio mi trovo questo avviso. Faccialibro ha cancellato un mio post in quanto spam, anche se – bontà sua – non mi ha limitato l’account.
Qual era il post incriminato? Questo. Evidentemente Zuckerberg sta dicendomi che devo abbandonare Facebook.
Archivi autore: .mau.
Antonio, fa caldo
Come non riconoscere il contesto
La scorsa settimana è stato pubblicato in UK Headscratcher, la raccolta dei giochi della rivista New Scientist. Se mi seguite, sapete che riciclo spesso quei giochi per i miei quizzini della domenica: non appena ho saputo che il libro era in preordine mi sono subito lanciato a prenotarlo. A quanto pare però la spedizione è ancora ferma, quindi in un thread su X-già-Twitter ho scritto che la spedizione non era ancora partita, e ho fatto l’ipotesi che Bezos aspettasse di poterlo stampare on-demand in UE in modo da evitare i dazi. Dopo nove minuti, “Amazon Help” ha risposto così: «Hi, when your order is shipped you will receive a shipping confirmation email. Thank you! -Nina».
Sono abbastanza grandicello da sapere che questo tipo di messaggi, nonostante il nome di persona, è generato automaticamente. Ma soprattutto è generato in modo stupido: so benissimo che mi arriverà una mail quando il libro sarà spedito, ma non avevo mica chiesto quando sarà spedito. La vera domanda che mi faccio ora è cosa ha fatto partire questa “interazione” (avevo già scritto Amazon nel tweet precedente, e mi sarebbe piaciuta una risposta a quella domanda…) e se c’è davvero dietro un software di AI oppure si usano le care vecchie euristiche che non funzionano di loro.
Aggiornamento: (h 22:00): come potete vedere, Amazon persevera (e continua a non spedire il libro). Mi è stato chiesto se non avesse trovato i dati facendo un’interpolazione con il mio ordine: la risposta è negativa, considerando che ho usato il Prime di Anna e quindi non è a nome mio, anche se sono la persona che lo ritirerà.
Quizzino della domenica: Feng Shui 1
Vorrei piastrellare la Saletta di Meditazione che sono riuscito a ricavare nel casolare di campagna dove vado ogni tanto a rilassarmi. Però la cosa non è così semplice! Innanzitutto la stanza è quadrata, e fin qui nulla di male. Le piastrelle devono essere rettangolari, tutte della stessa dimensione, e anche questo è sensato. Inoltre non ci deve essere il lato o un angolo di una piastrella sul centro della stanza, e quindi la piastrellatura di destra in figura non è ammessa, e il numero di piastrelle deve essere pari, quindi nemmeno la piastrellatura di sinistra è valida. Riuscite ad aiutarmi?
(trovate un aiutino sul mio sito, alla pagina https://xmau.com/quizzini/p664.html; la risposta verrà postata lì il prossimo mercoledì. Problema di Colin Wright, pubblicato su New Scientist.)
Addio Pippi
Stamattina alle 7, quando mi sono alzato per preparare le cose per Jacopo che andava a scuola, si sono appalesati solamente Tommy e Annika a pretendere la pappa. Nulla di particolarmente strano: spesso qualche gatto dorme su dai ragazzi, e se Cecilia ha poi chiuso la porta di camera sua Pippi è rimasta bloccata su. Cecilia non deve andare a scuola, quindi è inutile svegliarla.
Jacopo si prepara ed esce, e dopo una decina di minuti squilla il citofono. Rispondo, pensando che come al solito si fosse dimenticato la tessera ATM: era invece il vicino di casa, che mi diceva che c’era una gattina rossa per terra sanguinante. Mi precipito giù con Anna: era Pippi. Presumibilmente stanotte era uscita sul balcone, dove c’è la cassetta dei suoi bisogni: quel balcone ha un muro alto un metro, ma in un modo o nell’altro è possibile per un gatto saltare sul mancorrente. Magari aveva visto una mosca o una cimice, ha cominciato a saltare ed è caduta.
Abbiamo provato ad andare nello studio veterinario vicino a casa che teoricamente avrebbe un pronto soccorso: chiuso, e al telefono non rispondeva nessuno. Abbiamo provato a telefonare alla San Francesco, che ha un pronto soccorso veterinario: messaggio registrato che diceva “stanotte non ci sarà servizio di pronto soccorso per cause indipendenti dalla nostra volontà” (e per cause ben dipendenti dalla loro volontà non hanno certo dato un recapito di qualche altra clinica). Abbiamo chiamato la nostra veterinaria che è arrivata di corsa, ha cominciato a dare morfina a Pippi e le ha fatto una lastra: colonna vertebrale fratturata. La veterinaria ha cercato qualche neurologo veterinario, cosa non banalissima di sabato mattina, per vedere se si poteva fare qualcosa: le risposte sono state molto dubbiose, ma soprattutto se sopravviveva a un’operazione sarebbe rimasta quasi certamente paralizzata e con ogni probabilità con problemi alla vescica e forse all’intestino. Abbiamo deciso per l’eutanasia :-(
Space Ships & Other Trips (ebook)
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing] Questa collezione di racconti più o meno lunghi spazia dalla SF standard a… beh, non ho capito nulla di almeno due racconti (“Hands” e “Drip”). In generale, comunque, arrivando alla fine dei racconti sono rimasto spesso con l’impressione che mancasse qualcosa. Rapido commento sugli altri racconti:
◆ The Loss of Luna – c’è quanlcosa, a parte l’antropoformizzazione, che non ho capito. 2/5
◆ Hungry – avendo tre gatti, capisco il concetto. . 4/5
◆ Mouth – troppo spaventoso per me. 1/5
◆ Only a Bird – davvero delicato: non è importante alla fine sapere se l’uccello è vivo o meccanico. 5/5
◆ Q-Be – l’idea di base sui modelli freemium è carina, ma mi pare ci siano troppi buchi nella storia. 3/5
◆ Ol’ St. Nick – trama standard, personaggi poco delineati. 3/5
◆ Level Up – plausibile racconto postapocalittico. 3/5
◆ Scout’s Honor – a parte l’uso di Español básico, racconto carino. 4/5
◆ D.E.A.T.H. – il racconto migliore, direi, almeno dal punto di vista di un programmatore. 5/5
Una cosa positiva sono infine le brevi spiegazioni di Oak su come sono nati i vari racconti.
(Raven Oak, Space Ships & Other Trips, Grey Sun 2023, pag. 186, € 4,62 (cartaceo 12,67), ISBN 9781947712089)
Voto: 3/5
Statistiche del sito per settembre 2023
Eccoci alle statistiche per settembre, dopo due mesi un po’ così visto il buco. I dati sono quindi comparati con quelli di giugno, e mostrano una certa stabilità (o se preferite, calma piatta):
Visitatori unici 13.877 (+43)
Numero di visite 39.119 (+1632)
Pagine accedute 133.181 (-1428)
Hits 326.753 (+9595)
Banda usata 4,48 GB (-0,05 GB)
Nessun giorno è stato sotto le mille visite, anche se sabato 2 ci è andato vicino con 1001; giovedì 28 vede il record con 1743, e la media giornaliera è 1303. La Top 5:
- Codice bianco all’Ikea: 2082 visite
- IT-alert a Milano: 716 visite
- Aldi, shrinkflation e prese per i fondelli: 661 visite
- Raschiare il fondo del barile: 655 visite
- Quizzino della domenica: la parola intrusa: 517 visite
L’unica pagina evergreen sopra le 500 è romanaccio (759). Curioso poi che i due siti con più accessi (tipicamente bot) siano uno sotto retail.telecomitalia.it e l’altro sotto interbusiness.it.
Quanto alle query Google rispetto ad agosto, abbiamo
3662 clic da mobile (+173), 1041 da desktop (+155) e 69 da tablet (-13). Le prime 10 query (tra parentesi le impressions, per capire quanto la mia pagina sia piaciuta a chi cerca):
codice bianco ikea 430 (737)
potenze di 5 comprese tra 0 e 11 87 (193)
insulti romani 75 (404)
ikea codice bianco 70 (97)
zolva1 67 (206)
potenze di 5 56 (689)
problemi di logica 41 (600)
xmau 41 (101)
insulti in romano 39 (748)
zolva 1 messaggi 39 (305)
Un’AI vince il premio Lasker
La Lasker Foundation ha assegnato il suo premio annuale per la ricerca di base al programma di intelligenza artificiale AlphaFold, per la sua capacità di predire la struttura 3D delle proteine. Occhei, tecnicamente il premio è andato agli sviluppatori di Google DeepMind Demis Hassabis e John Jumper, ma sappiamo come vanno queste cose.
La medicina non è il mio campo, quindi non so quanta sia l’importanza di quel premio. Leggo da Wikipedia (non aggiornata…) che il premio è stato fondato nel 1945, e che al 2014 “Ottantasette assegnatari del premio Lasker hanno ricevuto anche il premio Nobel, di cui 32 negli ultimi due decenni”, il che mi fa pensare che non sia proprio l’ultima medaglietta… anche se non mi fido molto della mission “To improve health by accelerating support for medical research through recognition of research excellence, advocacy, and education” e del fatto che per esempio nel 2013 il premio “per il servizio pubblico” è stato assegnato a Bill e Melinda Gates. Insomma, almeno un po’ di battage pubblicitario ci sta.
Per il resto, non so cosa pensare. Predire la forma di una proteina è sempre stato un lavoro complesso. Posso immaginare che AlphaMind faccia qualcosa (abbastanza) in più di un semplice lavoro di forza bruta. Ma di chi è allora il merito? del software o di chi ha progettato il modo in cui il software funziona? In quest’ultimo caso, ha senso premiare l’AD di DeepMind? È chiaro che continuerò a dormire la notte, ma trovo questi punti interessanti.