L’altro giorno ho ricevuto una mail da tale Marco Cagnolati, come da header qui sopra e da footer qui sotto (dove ho ovviamente oscurato l’indirizzo di casa: tutti gli altri dati sono pubblici. Come potete notare sempre dal footer, ero stato inserito in una mailing list senza naturalmente che io ne avessi fatto richiesta, anche perché tra l’altro io non vivo nemmeno nel Municipio 3.

Scommetto che tutti voi immaginate quale sia stata la risposta di Cagnolati alla mia richiesta di sapere dove avesse preso il mio indirizzo email. L’unica cosa che posso aggiungere è che quello prima di lui era riuscito a mettere nella sua mailing list *il mio indirizzo aziendale*…
aggiornamento: (16:00) quella mail non mi è arrivata direttamente sulla casella principale ma su quella nome.cognome. Sono andato a controllare, metti il caso che ci fosse una risposta, e ho scoperto che quella era la seconda sua mail. Ce n’era un’altra della settimana precedente: solo che la prima mail era stata spedita dal suo sito, e Gmail l’aveva sgamata come spam. Così Cagnolati ha pensato bene di rimandare tutto con MailUp per essere sicuro di stracciare i cabasissi a me e a non so quante altre persone.


Ricordate che 
In realtà la colpa del voto basso che ho dato al libro non è certo del povero Mario Livio, che ha fatto il possibile e ha anche infarcito il libro di divagazioni. Il guaio è che il rapporto aureo è importante matematicamente, ma ha avuto lo svantaggio di essere stato preso dai new age come numero onnipresente in natura e nell’arte, cosa che non è per nulla vera a meno che non si faccia come nella battuta che afferma che due più due fa tre per un valore sufficientemente grande di tre. Il libro è insomma più un’opera di debunking che di matematica vera e propria, il che però dovrebbe renderla più digeribile a chi matematico non è. Peccato che – almeno a un rapido controllo – la traduzione italiana BUR sia fuori commercio.